Nei pazienti adulti con dermatite atopica (DA), l’aggiunta di bagni di candeggina due volte alla settimana alla terapia migliora il prurito e il sonno, oltre alle misure fisiologiche della funzione di barriera cutanea, secondo uno studio pubblicato su Archives of Dermatological Research. “Alcuni studi…
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Disbiosi microbica e DA: gli studi dovranno sempre più concentrarsi sulle interazioni di questo fattore con la genetica
Una revisione della letteratura pubblicata sull’International Journal of Molecular Sciences mira a chiarire le interazioni tra il sistema immunitario, i geni di suscettibilità, i fattori epigenetici e il microbioma intestinale nello sviluppo della dermatite atopica (DA). “La dermatite atopica è una malattia infiammatoria cronica…
LeggiDA: la terapia con abrocitinib a lungo termine offre miglioramenti significativi
Un’analisi ad interim dello studio di estensione JADE EXTEND, presentata al congresso della European Academy of Dermatology and Venereology 2023 a Berlino, in Germania, ha mostrato che un trattamento con una durata fino a due anni con abrocitinib fornisce nei pazienti con dermatite atopica…
LeggiSocietà Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica, Valentino Cherubini è il nuovo presidente
Valentino Cherubini, Direttore dell’Unità di Diabetologia Pediatrica presso l’Azienda Ospedaliera – Università delle Marche di Ancona, è il nuovo presidente della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica, società scientifica che associa 700 pediatri del mondo universitario, ospedaliero e delle strutture territoriali. Originario di…
LeggiLe statine non hanno effetto sulla mortalità da cancro
La terapia con statine non riduce l’incidenza o la mortalità relativamente al cancro, secondo quanto riferisce uno studio pubblicato su Lipids in Health and Disease. “Le statine vengono regolarmente prescritte per abbassare il colesterolo e hanno dimostrato di avere benefici significativi nella malattia cardiovascolare…
LeggiLa gravità della coronaropatia è bene indicata dal rapporto monociti-lipoproteine ad alta densità in pazienti con sindrome acuta
Il rapporto monociti-lipoproteine ad alta densità è un predittore migliore della gravità della coronaropatia rispetto al rapporto monociti-linfociti e al rapporto neutrofili-linfociti nei pazienti con sindrome coronarica acuta, nonostante tutti e tre gli indici siano correlati significativamente con la gravità stessa, secondo uno studio…
LeggiIl colesterolo residuo si conferma strettamente legato all’infiammazione
Uno studio pubblicato su Nutrition, Metabolism & Cardiovascular Diseases conferma ulteriormente la stretta relazione tra infiammazione e colesterolo residuo. “Il colesterolo residuo (RC) ha recentemente guadagnato crescente attenzione a causa della sua associazione con eventi cardiovascolari avversi. Tuttavia, la relazione tra i livelli di…
LeggiTenere sotto controllo il colesterolo lipoproteico a bassa e ad alta densità: un’arma contro la demenza
L’aumento dei livelli di colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL-c) e la diminuzione dei livelli di colesterolo lipoproteico ad alta densità (HDL-c) sono importanti fattori di rischio rispettivamente per il carico di β-amiloide (Aβ) e malattia dei piccoli vasi cerebrali (CSVD). Questo è quanto…
LeggiPazienti con BPCO post riabilitazione polmonare: l’efficacia di un programma di allenamento a casa
Un programma di allenamento a casa, con esercizi di forza minima, della durata di dodici mesi dopo la riabilitazione polmonare (RP) può avere un effetto sulla dispnea, sulla capacità di esercizio e sui risultati riportati dai pazienti con BPCO? Questa è la domanda di…
LeggiIpercapnia cronica da BPCO: la terapia con cannula nasale ad alto flusso
Per i pazienti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) con ipercapnia stabile e una pregressa storia di esacerbazioni, l’impiego della cannula nasale ad alto flusso può essere una valida opzione terapeutica, anche a casa. Lo hanno dimostrato da un gruppo di ricercatori giapponesi il…
LeggiAssociazione tra asma e obesità: la risposta in un ormone
La leptina, un ormone proteico principalmente prodotto dal tessuto adiposo, rappresenta un fattore centrale nella fisiopatologia dell’asma nei pazienti obesi, come evidenziato da uno studio condotto da un gruppo di ricerca spagnolo e pubblicato su International Journal of Molecular Sciences nel 2022. Gli autori…
LeggiPotenziare l’attività fisica nell’asma grave
Nel 2022, degli studiosi australiani hanno pubblicato un articolo su The European respiratory journal evidenziando gli effetti benefici dell’attività fisica per chi soffre di asma. Lo studio, una revisione sistematica e meta-analisi, mirava a valutare l’efficacia nel potenziare l’attività fisica nelle persone affette dalla…
LeggiOrtopedia pediatrica, Farsetti (SIOT): “È il pilastro dell’ortopedia dell’adulto”
“L’ortopedia pediatrica rappresenta il pilastro dell’ortopedia dell’adulto. Molte patologie non trattate durante l’infanzia e in adolescenza, infatti, possono manifestarsi con complicanze maggiori e più difficili da trattare nell’età adulta”. A sottolineare l’importanza dell’ortopedia pediatrica, non a caso inserita tra i principali focus del 106°…
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