Uno studio pubblicato su Neurology conferma l’utilità clinica dei test di performance funzionale come strumenti predittivi della progressione della disabilità nella sclerosi multipla (SM), rafforzando la proposta di utilizzare l’indicatore composito cCDW/cCDP (composite Confirmed Disability Worsening/Progression) come endpoint primario nei trial clinici. Il cCDW/cCDP…
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Nuove mutazioni in Rna spliceosomiali associate a disturbo neuroevolutivo grave
Uno studio recentemente pubblicato su Nature Genetics ha identificato mutazioni ricorrenti nel gene RNU2-2, finora considerato un pseudogene, come causa di un nuovo e grave disturbo monogenico del neurosviluppo. Questo gene codifica per l’RNA nucleare piccolo U2-2, parte del maggiore complesso di splicing, e…
LeggiL’ipercolesterolemia severa è frequente nei pazienti con sindrome coronarica acuta
Secondo uno studio pubblicato su Medicina, l’ipercolesterolemia severa è ampiamente prevalente nei pazienti ospedalizzati per sindrome coronarica acuta, con una presenza confermata nel 9,9% dei casi. “Abbiamo voluto determinare la prevalenza dell’ipercolesterolemia severa tra i pazienti con sindrome coronarica acuta, considerando che questa patologia,…
LeggiAtorvastatina attenua l’aumento dei livelli di colesterolo LDL indotto da batoclimab
Secondo uno studio pubblicato su Drug Safety, la co-somministrazione di atorvastatina è in grado di mitigare l’aumento dei livelli di colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL-c) associato al trattamento con batoclimab, un anticorpo monoclonale anti-recettore Fc neonatale in fase di sviluppo per malattie autoimmuni.…
LeggiL’indice aterogenico del plasma predice la mortalità nei pazienti con sindrome cardiovascolare-renale-metabolica
Secondo uno studio pubblicato su Cardiovascular Diabetology, livelli elevati di indice aterogenico del plasma (AIP) sono associati a un aumentato rischio di mortalità per tutte le cause e cardiovascolare nei pazienti affetti da sindrome cardiovascolare-renale-metabolica (CKM). “Il nostro obiettivo era quello di esplorare l’associazione…
LeggiIl rapporto piastrine-colesterolo HDL (PHR) come nuovo biomarcatore per il rischio di tumori gastrointestinali
Secondo uno studio pubblicato su BMC Gastroenterology, il rapporto tra conta piastrinica e livelli di colesterolo ad alta densità (PHR) emerge come un nuovo potenziale biomarcatore per la stratificazione del rischio di tumori gastrointestinali (GI), tra cui tumore gastrico, del colon-retto ed esofageo. “Abbiamo…
LeggiSarcopenia tra persone con HIV, indice EWGSOP1 più efficace dell’EWGSOP2 nel rilevarla
La prevalenza di sarcopenia nelle persone con HIV/AIDS sarebbe otto volte superiore utilizzando l’indice EWGSOP1, del 2010, rispetto all’EWGSOP2, messo a punto nel 2018. Dal punto di vista della prevenzione delle malattie, dunque, i criteri dell’EWGSOP1 sembrano più appropriati per le persone con HIV/AIDS.…
LeggiAssociazione tra HIV e rischio di tumore, uno studio coreano
Le persone con infezione da HIV presenterebbero un rischio maggiore di nuove diagnosi di tumore legato all’AIDS rispetto agli individui senza infezione. Tra i tumori non collegabili all’AIDS, inoltre, le persone affette da HIV hanno mostrato un rischio maggiore di tumori del rinofaringe, dell’ano…
LeggiContenere l’infezione dal parassita W. Bancrofti per ridurre il rischio di contrarre l’HIV
Dopo aver dimostrato che l’infezione del nematode Wuchereria bancrofti aumenta il rischio di contrarre l’HIV, un team coordinato da Inge Kroidl, dell’University Hospital di Monaco di Baviera, in Germania, ha confermato che il contenimento della diffusione del parassita porta a una riduzione di infezioni…
LeggiHIV: lacune nell’assistenza agli adolescenti con l’infezione virale
A livello di assistenza sanitaria specificatamente dedicata agli adolescenti con infezione da HIV, una ricerca pubblicata sul Journal of International AIDS Society ha evidenziato diffuse lacune nei centri di assistenza per l’infezione virale analizzati. Secondo i ricercatori, guidati da Lonnie Embleton della Icahn School…
LeggiEffetti età-dipendenti della Genisteina contro il cancro mammario
La genisteina, un isoflavone derivato dalla soia, presenta somiglianze strutturali con il 17β-estradiolo e dimostra proprietà antiossidanti, antinfiammatorie ed estrogeniche. Nonostante la sua bassa biodisponibilità, il suo impiego in clinica mostra un potenziale nella prevenzione e nel trattamento del carcinoma mammario. Zhebin Xiang e…
LeggiDifficoltà nella gestione di pazienti con cancro mammario e malattia mentale preesistente
Il carcinoma mammario è il tumore più comunemente diagnosticato a livello mondiale e la diagnosi precoce unita a trattamenti avanzati contribuiscono alla diminuzione dei tassi di mortalità. Tuttavia, la gestione delle comorbidità, in particolare delle malattie mentali, presenta sfide significative nel percorso terapeutico. Un…
LeggiDiagnostica delle metastasi ossee da cancro mammario
Oke Gerke e i suoi collaboratori hanno eseguito una revisione sistematica e una meta-analisi con l’obiettivo di confrontare l’accuratezza diagnostica di 2-[18F]FDG-PET/CT, 18F-NaF-PET/CT, risonanza magnetica (MRI), tomografia computerizzata con contrasto (CE-CT) e scintigrafia ossea per la diagnosi di metastasi ossee in pazienti con carcinoma…
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