Negli ultimi tempi, sono state apportate innovazioni significative nell’ambito dell’immunoterapia antitumorale che hanno prodotto risultati positivi, compreso un sostanziale miglioramento degli esiti clinici per i pazienti affetti da neoplasie e, soprattutto, nel contesto dei tumori maligni delle cellule B. In particolare, la terapia CAR-T…
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Impiego della terapia CAR-T per combattere l’osteosarcoma: revisione
L’osteosarcoma (OS) è un tumore osseo primario frequente che colpisce soprattutto bambini, adolescenti e giovani adulti. Prima del 1970, la resezione chirurgica era il principale metodo di trattamento per l’OS, ma i risultati clinici non erano promettenti. Successivamente, l’avvento della chemioterapia ha migliorato la…
LeggiMiglioramento della terapia CAR-T mediante l’ausilio del sistema CRISPR
Le cellule T del recettore chimerico dell’antigene (CAR) presentano enormi potenzialità per il trattamento del cancro ma vari ostacoli ne impediscono un uso universale. Questi problemi includono la scarsa funzionalità delle cellule T nei microambienti tumorali, la carenza di antigeni tumore-specifici, l’alto costo, il…
LeggiAumentare la sicurezza della terapia CAR-T attraverso metodi di biologia sintetica
La terapia con cellule T del recettore chimerico dell’antigene (CAR-T) è un trattamento mirato promettente per il cancro che ha dimostrato un notevole potenziale nelle applicazioni cliniche. Tuttavia, gravi effetti avversi ne limitano l’utilizzo. Sono principalmente causati dall’attivazione incontrollabile delle cellule CAR-T, inclusa l’eccessiva…
LeggiTerapie online per il PTSD: iCT-PTSD sembra la più efficace
Un recente studio pubblicato sulla rivista The Lancet Psychiatry ha esaminato l’efficacia economica di due terapie cognitive comportamentali assistite da terapisti e fornite via internet per il disturbo da stress post-traumatico (PTSD): la terapia cognitiva per il PTSD (iCT-PTSD) e un programma focalizzato sulla…
LeggiL’uso dei media in adolescenza può influenzare la salute mentale
Uno studio recente pubblicato sulla rivista JAMA Psychiatry ha esaminato le traiettorie longitudinali dell’uso dei media in adolescenza e le loro associazioni con le esperienze psicotiche (PEs) a 23 anni. Lo studio di coorte ha incluso partecipanti dallo Studio longitudinale sullo sviluppo del bambino…
LeggiMonitoraggio Covid. Stabili i ricoveri ma l’indice Rt sale sopra la soglia epidemica
Nell’ultima settimana sono stati registrati 646 nuovi casi positivi al Covid con una variazione di +27,9% rispetto alla settimana precedente (n: 505). Sono stati 15 i deceduti con una variazione di -28,6% rispetto alla settimana precedente (n: 21). Effettuati 119.189 tamponi con una variazione…
LeggiParacetamolo in gravidanza non aumenta il rischio di disturbi neurologici nei bambini
Uno studio recentemente pubblicato sulla rivista JAMA ha esaminato l’associazione tra l’uso di paracetamolo durante la gravidanza e il rischio di autismo, disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) e disabilità intellettiva nei bambini. Lo studio ha coinvolto un campione di 2.480.797 bambini nati in…
LeggiSolitudine nell’infanzia: un possibile fattore di rischio precoce per la psicosi
Uno studio presentato al 23esimo European Congress of Psychiatry suggerisce che i bambini che si sono sentiti soli per più di 6 mesi prima dei 12 anni hanno maggiori probabilità di sperimentare un episodio di psicosi rispetto ai bambini che non lo hanno fatto,…
LeggiMalattia coronarica precoce riscontrata negli asintomatici con infezione da HIV
L’aumento dello spessore della parete dei vasi coronarici è significativamente associato a una compromessa funzionalità diastolica negli individui asintomatici di mezza età con infezione da virus HIV. A mostrarlo sono Zhaled Abd-Elmoniem e colleghi dell’Università di Chicago (USA), che hanno pubblicato i risultati di…
LeggiPrEP e incidenza di infezioni sessualmente trasmissibili: uno studio danese
Un articolo pubblicato su Eurosurveillance mostra un aumento dell’incidenza complessiva delle infezioni batteriche a trasmissione sessuale (STI) legate all’uso della profilassi pre esposizione. L’indagine è stata guidata da Sebastian von Schreeb, del Copenhagen University Hospital, in Danimarca. I ricercatori hanno analizzato dati provenienti da…
LeggiEffetti dell’insicurezza alimentare su NAFLD e fibrosi epatica avanzata tra persone con HIV
L’insicurezza alimentare è altamente prevalente tra le persone con HIV ed è associata a una minore probabilità di steatosi epatica non alcoolica, mentre tra le persone con infezione virale e diabete, è associata a una maggiore probabilità di fibrosi avanzata. È quanto osserva un…
LeggiEsiti del trattamento antiretrovirale tra le persone anziane con HIV
Sebbene la risposta virologica al trattamento antiretrovirale contro l’HIV sia simile tra vari gruppi di età, le persone più anziane mostrano risposte immunitarie più deboli e una maggiore suscettibilità agli effetti collaterali. È quanto evidenzia, su AIDS, un team della Kunmig Medical University, in…
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