Più magnesio nella dieta di tutti i giorni porta a una migliore salute del cervello. È quanto ha osservato un team di ricercatori del Neuroimaging and Brain Lab dell’Australian National University, secondo il quale portare a tavola cibi ricchi di magnesio, come spinaci e…
LeggiAutore: Marco Landucci
Diete: “effetto yo-yo” dovuto a neuroni dell’ipotalamo
L’”effetto yo-yo”, che porta a riprendere chili dopo una dieta, è imputabile a un’alterazione della comunicazione fra cellule del cervello che si verifica quando si è sottoposti a regime alimentare ristretto; i neuroni che mediano il senso della fame ricevono segnali più forti che…
LeggiRumore del traffico determina aumento della pressione sanguigna
Vivere vicino a una strada trafficata provoca un aumento della pressione sanguigna, ma la causa è il rumore, non l’inquinamento .A chiarirlo è uno studio pubblicato da JACC: Advances e coordinato da Jing Huang dell’Università di Pechino, in Cina. “Siamo rimasti un po’ sorpresi…
LeggiBassa densità ossea associata a più alta probabilità di sviluppare demenza
Le persone con una bassa densità ossea corrono un rischio più elevato del 42% di sviluppare demenza rispetto alle persone con una buona densità. È quanto emerge da uno studio condotto dall’Erasmus University Medical Center di Rotterdam e pubblicato da Neurology. Lo studio, però,…
LeggiLa musica migliora l’efficacia dei farmaci anti-nausea dopo chemioterapia
Ascoltare la propria canzone preferita non fa bene solo all’umore, ma migliora anche l’efficacia dei farmaci, in particolare di quelli contro la nausea indotta da chemioterapia. E’ la tesi sostenuta da una ricerca pubblicata su Clinical Nursing Research da un gruppo di ricercatori della…
LeggiDalle acque di scarico si può monitorare il rischio di diffusione di epidemie
Il monitoraggio di routine delle acque di scarico è uno strumento per raccogliere segnali precoci di eventuali future epidemie di influenza o norovirus. È quanto emerge da uno studio coordinato dell’Università di Bath, nel Regno Unito, e pubblicato dal Journal of Hazardous Materials. Lo…
LeggiCAR-T: identificate le fonti chiave che portano ad esaurimento delle cellule T
Un team del Dana-Farber Cancer Institute ha evidenziato il “ruolo di comando” svolto da un gruppo specializzato di proteine nel nucleo delle nostre cellule, il complesso mSWI/SNF o BAF, sia nell’attivare le cellule T ad attaccare quelle tumorali, sia a portare ad ’esaurimento’ queste…
LeggiAncora un’evidenza: il sistema immunitario nell’intestino è collegato a depressione indotta da stress
Le cellule T intestinali gamma delta (cellule T γδ) giocano un ruolo importante nel modificare le risposte psicologiche allo stress. È quanto emerge da uno studio condotto da un team di ricercatori della Johns Hopkins Medicine di Baltimore (USA), che ha evidenziato anche l’importanza…
LeggiTumori solidi: da nuovo studio potenziale strategia per migliorare la terapia CAR-T
Colpire due regolatori che controllano le funzioni dei geni correlate all’infiammazione porta a decuplicare l’espansione delle cellule T, con un aumento dell’attività immunitaria anti-tumorale e della loro persistenza nel sito tumorale. È il concetto su cui si basa un nuovo approccio contro i tumori…
LeggiSLA: trattamento a livello del DNA potrebbe ritardare la paralisi
Un team dell’Università della California ha descritto, su Science, un metodo per ripristinare nei motoneuroni i livelli della proteina statmina-2 (STM2), necessaria per mantenere la funzionalità di queste cellule nervose. Questa scoperta potrebbe ritardare la paralisi che si manifesta nelle persone che soffrono di…
LeggiLa memoria, una questione di sincronizzazione
Un team dell’Università di Bristol, nel Regno Unito, ha osservato che la mancata sincronizzazione tra ippocampo e corteccia prefrontale produce effetti negativi sulla memoria. I risultati dello studio, condotto su animali da laboratorio, sono stati pubblicati da Current Biology. Apprendere, ricordare qualcosa e richiamarla…
LeggiUna febbre lieve aiuta a eliminare le infezioni più velocemente
Lasciare fare” il suo corso” a una lieve febbre può aiutare l’organismo a combattere più in fretta le infezioni. È la conclusione cui è arrivato un team dell’Università dell’Alberta (Canada) con uno studio pubblicato da eLife. Lo studio è stato condotto su pesci infettati…
LeggiIpertensione polmonare: inibire il gene ATIC potrebbe ridurre la progressione
Inibire un gene essenziale per la formazione del DNA, il gene ATIC, coinvolto nella produzione delle basi puriniche (costituenti dei nucleotidi), potrebbe ridurre in maniera significativa la proliferazione cellulare distruttiva e la progressione dell’ipertensione polmonare. E’ quanto emerge dallo studio condotto da un gruppo…
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