Predire il rischio di Alzheimer con un semplice prelievo del sangue. Questa la speranza a seguito di uno studio, pubblicato su Nature, condotto da Katsuhiko Yanagisawa del National Center for Geriatrics and Gerontology presso Obu, in Giappone, che ha individuato nel plasma sostanze che indicano se e…
LeggiTag: Alzheimer
Alzheimer: insonnia e troppi riposini diurni influiscono sull’insorgenza
Campanelli d’allarme per l’Alzheimer potrebbero essere l’insonnia e i troppi riposini diurni. Se, infatti, vengono alterati i ritmi di sonno/veglia e quindi il ritmo circadiano, questa malattia neurodegenerativa potrebbe avere la strada spianata. La scoperta potrebbe quindi consentire di predire molto precocemente la comparsa di…
LeggiAlzheimer: proteina beta-amiloide associata a “segnali” ansioso-depressivi
(Reuters Health) – Negli anziani cognitivamente normali, una maggiore concentrazione di proteina beta-amiloide nel cervello sembra associata ad un aumento dei sintomi di ansioso-depressivi nell’arco di cinque anni. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato dall’American Journal of Psychiatry. Questi risultati supportano la teoria secondo…
LeggiSonno: le alterazioni sono collegate all’aumento della proteina beta-amiloide
(Reuters Health) – Aumento della proteina beta-amiloide nel liquido cerebrospinale (CSF) e alterazioni del sonno sono collegati. Infatti, l’interruzione del sonno sembra aumenti i livelli di beta-amiloide del liquido cerebrospinale. Aumento che a sua volta è stato associato ad un più elevato rischio di…
LeggiAlzheimer: terapia cognitivo-comportamentale “telefonica” per i caregiver
(Reuters Health) – Uno speciale programma di terapia di tipo cognitivo-comportamentale (CBT – cognitive behavioral therapy), condotta per telefono sarebbe in grado di sostenere i caregiver che si occupano di un parente che soffre di Alzheimer o altre forme di demenza. A evidenziarlo uno…
LeggiAlzheimer: allo studio un test infallibile per predirlo
Un test sonoro per predire l’Alzheimer. E’ questo l’obiettivo dello studio condotto presso l’Università di Zagabria e pubblicato su Human Brain Mapping. Grazie a questo metodo, in grado di fornire una risposta binaria (positiva o negativa, ovvero si ammalerà o non si ammalerà), i ricercatori…
LeggiAlzheimer: tanti esami diagnostici ma nessuna cura risolutiva
Da semplici test del sangue a esami della retina e altri tessuti fino a esami di imaging come risonanza e pet. Sono tante le possibilità diagnostiche per individuare precocemente la malattia di Alzheimer, che rappresenta ormai la forma più diffusa di demenza senile, ma…
LeggiAnimali: anche gli scimpanzé soffrono di Alzheimer
Anche gli scimpanzé possono ammalarsi di Alzheimer. A suggerirlo è uno studio pubblicato su Neurobiology of Aging che mette in evidenza come siano state ritrovate delle placche amiloidi nel cervello di questi “antenati” dell’uomo, ma che non è ancora chiaro se provochino demenza anche negli…
LeggiMalattie neurodegenerative: realizzato test per distinguere Alzheimer e demenza frontotemporale
Riuscire a distinguere la malattia si Alzheimer da altre forme di demenza sarà presto possibile grazie ad un test ad hoc realizzato da un gruppo di ricercatori italiani guidati da Barbara Borroni. Nello specifico il test è in grado di riconoscere se una persona è…
LeggiAlzheimer: 29 nuove varianti genetiche legate alla malattia
Nuove basi genetiche sono state scoperte sulla malattia di Alzheimer; i ricercatori dell’Università di Cardiff (Uk) e del Penn Neurodegeneration Genomics Center di Philadelphia (Usa), in collaborazione con l’Unità Malattie Neurodegenerative del Policlinico di Milano hanno infatti scoperto 29 nuove varianti genetiche associate allo sviluppo…
LeggiDemenza: per evitarla bisogna partire dall’infanzia
Oltre un terzo dei casi di demenza sarebbe evitabile ma per farlo occorrerebbe seguire piccole regole già dall’infanzia. Buone notizie arrivano anche per chi è già malato: in 5-10 anni si renderanno disponibili farmaci in grado di modificare il decorso della malattia rallentando la perdita…
LeggiAlzheimer: difficoltà nel parlare spia della malattia
Le difficoltà nel linguaggio potrebbero essere un campanello d’allarme per la malattia di Alzheimer. A porre l’attenzione sulla difficoltà a trovare le parole, sui troppi intercalari o sulle molte pause nel discorso come possibili segnali dell’Alzheimer è un maxi-studio, il più ampio mai condotto…
LeggiDeclino cognitivo: livelli plasmatici tau possibile biomarker
(Reuters Health) – Alti livelli di proteina tau totale nel plasma sarebbero associati a declino cognitivo, indipendentemente dall’aumento dei livelli, nel cervello, della proteina amiloide. È quanto ha dimostrato uno studio coordinato da Michelle Mielke, della Mayo Clinic di Rochester, in Minnesota. I risultati…
Leggi