Fino al 34%. Di tanto potrà ritardare la progressione dell’Alzheimer un nuovo farmaco su pazienti in fase iniziale della malattia. Si tratta della molecola solanezumab, i cui effetti, come riporta la Bbc, sono stati descritti in occasione della Conferenza internazionale della Alzheimer’s Association in corso…
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Farmaci contro le demenze: i test non soddisfano
Le sperimentazioni di farmaci contro le demenze come l’Alzheimer sono tra quelle con il tasso più alto di fallimento, al punto che si rischia che le aziende “abbandonino il campo”. La preoccupazione è emersa durante l’incontro internazionale nell’ambito del progetto Dementia Integrated Development Initiative, in corso…
LeggiMalattie neurologiche: il sistema immunitario è collegato al cervello
Nuove strade si aprono per il trattamento delle malattie neurologiche, dall’autismo al morbo di Alzheimer fino alla sclerosi multipla. Grazie ad uno studio condotto dai ricercatori della University of Virginia School of Medicine, pubblicato su Nature, è stato scoperto che ci sono dei vasi linfatici, che in precedenza si…
LeggiDopo la gravidanza il cervello delle donne non è più lo stesso
La maternità cambia il cervello delle donne e la loro risposta agli ormoni, per sempre. La causa sta nell’ondata di estrogeni (gli ormoni sessuali femminili) che si ha durante la gravidanza e che può influenzare lo sviluppo di aree chiave del sistema nervoso centrale. La ricerca, condotta da Liisa…
LeggiAlzheimer: non sempre la perdita di memoria ne è il primo segno
(Reuters Health) – Un grande studio statunitense sostiene che, sebbene la perdita di memoria sia considerata un classico primo segno di malattia di Alzheimer, alcuni individui di mezza età e giovani anziani possono avere altri problemi cognitivi come difficoltà nel linguaggio o nella risoluzione…
LeggiTerza età: quando sono efficaci le cure alternative?
Alzheimer, menopausa, iperplasia prostatica benigna, degenerazione maculare ed herpes Zoster. queste le malattie tipiche della terza età che possono essere affrontate anche con l’aiuto di terapie complementari, come tai chi, vitamine e agopuntura. Seguendo i dati del National Center for Complementary and Integrative Health,…
LeggiPerdita di memoria sintomo di patologie psichiatriche e degenerative
Depressione, disturbi bipolari, schizofrenia, Alzheimer queste alcune delle patologie che vedono come comune denominatore la perdita di memoria e la conseguente progressiva alienazione e perdita di identità. Proprio la demenza è uno dei problemi emergenti in salute pubblica. Nel 2005 si contavano 25 milioni di…
LeggiLumache di mare e ritorno memorie perdute
Per decenni la maggior parte dei neuroscienziati ha pensato che i ricordi venissero conservati dalla sinapsi, la connessione che sussiste fra i neuroni, che vengono distrutti dal morbo di Alzheimer. Un recente studio ha però confutato quest’idea: il sistema nervoso sembra essere in grado…
LeggiMappatura cerebrale vince il Nobel per la medicina
Tre scienziati hanno vinto il premio Nobel per la medicina e la fisiologia per le loro scoperte sul modo in cui il cervello crea una mappa del mondo e vi naviga. Le loro scoperte hanno individuato le cellule che le persone ed anche altri…
LeggiLa tela del ragno: perché può essere utile all’uomo?
Le ragnatele rappresentano uno dei materiali più incredibili in natura: sono sottili, elastiche, praticamente prive di peso e quasi trasparenti, eppure sono anche più resistenti dell’acciaio, in proporzione. I ragni le usano per proteggere le loro uova ed intrappolare le loro prede, ma l’uomo…
LeggiScoperto il meccanismo che scatena l’Alzheimer
Per la prima volta è stato osservato in azione il meccanismo all’origine della malattia di Alzheimer. Il risultato, pubblicato su Nature Communications, si deve alla ricerca condotta in Italia, nell’Istituto Europeo per la Ricerca sul Cervello (Ebri) fondato dal Nobel Rita Levi Montalcini. Coordinatore…
LeggiScoperta la ‘custodia’ dei ricordi recenti
I ricordi degli episodi recenti vengono immagazzinati nell’ippocampo. A scoprirlo una ricerca dell’Università di San Diego, pubblicata sulla rivista Pnas, che ne ha identificato i processi cellula per cellula. Una scoperta che potrebbe avere importanti conseguenze per curare malattie come epilessia e Alzheimer. I…
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