I risultati dello studio CALGB 40502/NCCTG N063H, condotto su 783 pazienti, hanno dimostrato che le pazienti con tumore mammario avanzato presentano una migliore sopravvivenza libera da progressione con la somministrazione di paclitaxel che con quella del più nuovo ixabepilone. Peraltro, un ramo dello studio…
LeggiCanale Medicina: Tumore al seno
Nuove linee guida ACOG per lo screening
La valutazione del rischio di tumori ereditari rappresenta la chiave per identificare pazienti e famiglie che potrebbero essere esposte ad un aumento del rischio di sviluppare alcune neoplasie ginecologiche. Secondo gli autori delle nuove linee guida ACOG in materia, incentrate sulle sindromi oncologiche ereditarie…
LeggiTumori al seno: il DDT ne quadruplica i rischi
Che il DDT avesse effetti cancerogeni si sapeva, ma un nuovo studio ha scoperto che potrebbe aumentare sensibilmente il rischio di cancro al seno non solo direttamente ma anche nelle figlie di madri che lo hanno usato o inalato mentre erano incinte. Lo studio americano,…
LeggiSindrome dell’ovaio policistico. La palestra migliora i sintomi e l’attività sessuale
(Reuters Health) – Rafforzare i muscoli di braccia, gambe e tronco può rendere il sesso meno doloroso e più piacevole per le donne con sindrome dell’ovaio policistico.È quanto emerge da uno studio brasiliano- condotto dal team guidato Lucia Alves Silva Lara – che ha…
LeggiChemioterapia: singola dose antiemetico riduce nausea
(Reuters Health) – Una singola dose endovenosa di fosaprepitant aiuta a ridurre nausea e vomito indotti dalla chemioterapia. Secondo uno studio di fase III, condotto su 1000 pazienti, l’aggiunta di questo antagonista del recettore NK-1 ad ondansetrone e desametasone produce una risposta superiore del…
LeggiTumore mammario: prelievi shaved riducono il rischio post-chirurgico
Lo studio dei margini chirurgici attraverso prelievi bioptici effettuati su sezioni parallele/tangenziali intorno alla cavità lasciata da una mastectomia parziale determina una significativa riduzione dei tassi di margini positivi e di re-escissioni. Le pazienti sottoposte tale procedura, peraltro, non vanno incontro ad esiti cosmetici peggiori rispetto…
LeggiCarcinomi duttali in situ: potenziale cambiamento nella pratica clinica
Nei carcinomi duttali in situ (DCIS), un aromatasi-inibitore risulta più efficace del tamoxifene nella prevenzione della recidiva della malattia, assimilando quindi il comportamento di questi precursori clinici a quello dei tumori invasivi. Questo dato deriva da uno studio su 3.104 pazienti di Richard Mangolese…
LeggiPalbociclib nuovo strumento contro la resistenza endocrina?
Secondo i risultati dello studio PALOMA 3, incentrato sull’impiego del palbociclib, il primo CDK4/6-inibitore per il trattamento del tumore mammario, questo agente offrirebbe la speranza di invertire la resistenza endocrina da parte di questi tumori. Lo studio di fase 3, condotto su 521 pazienti…
LeggiTumori ovarici avanzati: chemioterapia primaria efficace quanto la chirurgia primaria
Nelle donne con una nuova diagnosi di carcinoma ovarico avanzato, la chemioterapia basata sul platino seguita da chirurgia costituisce un’alternativa sicura ed efficace alla rimozione chirurgica primaria seguita dalla chemioterapia. Ciò è stato accertato dallo studio CHORUS, condotto da Matthew Nankivell dello University College…
LeggiTumore ovarico: scoperto come le cellule resistono alla chemioterapia
Un gruppo di ricercatori australiani ha eseguito la più estesa analisi genetica del cancro alle ovaie mai compiuta finora e ha scoperto come questa forma di tumore diventi resistente alla chemioterapia e ad alcuni farmaci. Gli studiosi del Peter McCallum Cancer Centre di Melbourne…
LeggiTumore al seno: la mammografia riduce la mortalità del 40%
Nella fascia di età compresa tra i 50 e i 69 anni i benefici degli screening mammografici sono notevolmente superiori degli effetti avversi. Lo afferma una monografia dell’Airc, l’agenzia dell’Oms per la ricerca sui tumori, pubblicata sul New England Journal of Medicine. Il rapporto si basa…
LeggiTumore seno, blocco enzima puo’ fermare mestastasi ossee
Fermare con dei farmaci l’azione di un enzima detto Lox potrebbe evitare che il tumore al seno di tipo estrogeno negativo, che rappresenta circa un terzo dei casi ma e’ molto aggressivo,trovi terreno fertile nelle ossa e si diffonda,evitando i cosiddetti tumori secondari metastatici…
LeggiTumore al seno: non sempre la storia familiare incide sulla sopravvivenza
(Reuters Health) – Secondo un nuovo studio, in giovani donne con cancro al seno, avere una storia familiare di questa malattia potrebbe non incidere negativamente sulle possibilità di sopravvivenza. Il gruppo di ricerca coordinato da Ramsey Cutress, dell’Università di Southampton (Gran Bretagna), ha studiato…
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