Le pazienti in post-menopausali con tumori mammari a rischio “ultra-basso” potrebbero essere in grado di evitare la terapia endocrina standard con tamoxifene, che viene prescritta di routine dopo la chirurgia per molte pazienti. Questo dato deriva dal monitoraggio a lungo termine delle pazienti sottoposte…
LeggiCanale Medicina: Tumore al seno
Trapianto di adipe post-mastectomia migliora esiti per la paziente
Le donne con tumore mammario sottoposte a trapianto autologo di adipe a seguito di una ricostruzione mammaria post-mastectomia desiderano un seno più naturale, e sostengono che esso migliori la propria vita a livello psicologico, emotivo e sessuale. I risultati dello studio MROC hanno dimostrato…
LeggiTumore mammario: efficaci epirubicina e capecitabina sequenziali come terapia adiuvante
L’epirubicina seguita dalla capecitabina risulta efficace come terapia adiuvante nelle donne con tumore mammario in fase precoce. Lo rivela lo studio TACT2, condotto su 4.400 pazienti da David Cameron dell’Università di Edinburgo, secondo cui non esiste una singola chemioterapia adiuvante standard per queste pazienti,…
LeggiSintomi menopausa scambiati per effetti collaterali del tamoxifene
I sintomi che vengono presupposti essere effetti collaterali del tamoxifene potrebbero invece essere naturali. Un ampio studio randomizzato condotto su più di 4.000 donne ha riscontrato la presenza di sintomi simili fra le donne che assumono tamoxifene per la prevenzione del tumore mammario e…
LeggiTumore del seno: test genetico identifica rischio recidiva a 20 anni
(Reuters Health) – Un test multigenico sarebbe in grado di individuare le donne a rischio bassissimo di incorrere in una recidiva del tumore del seno a 20 anni, consentendo così di ridurre i controlli su questo gruppo di pazienti. È quanto emerge da uno…
LeggiTumore al seno: dopo terapia conservativa, per diagnosi meglio RMN e mammografia insieme
(Reuters Health) – Aggiungere la Risonanza Magnetica Nucleare o l’ecografia all’esame mammografico sembra migliorare la rilevazione di nuovi tumori mammari nelle donne più giovani con cancro della mammella sottoposte ad una terapia conservativa del seno (BCT). È quanto emerge da uno studio coreano e secondo…
LeggiACOG: individualizzare lo screening del tumore mammario
Le nuove linee guida ACOG sullo screening del tumore mammario evidenziano l’importanza della condivisione del processo decisionale fra medico e paziente. Gli autori, focalizzandosi sulle donne a medio rischio, riconoscono la confusione che deriva dalla mancanza di consenso fra le principali linee guida sul…
LeggiTumore mammario in fase precoce: possibile ruolo dell’immunoterapia
Il blocco del checkpoint immune potrebbe avere un ruolo nel trattamento pre-chirurgico dei tumori mammari ad alto rischio in fase precoce. Lo rivela lo studio I-SPY 2, condotto su 249 pazienti da Rita Nanda dell’università di Chicago. Attualmente nessuna forma di immunoterapia è approvata…
LeggiRicostruzione mammaria post-mastectomia: disparità nelle discussioni
La mancanza di fiducia del paziente o di skill di comunicazione efficaci nel medico potrebbe contribuire alle disparità nelle ricostruzioni mammarie post-mastectomia ed in altre procedure elettive. Come affermato da Elham Mahmoudi dell’università del Michigan, autrice di uno studio su più di 43.000 pazienti,…
LeggiCancro al seno: studio stima il rischio per mutazioni BRCA1 e BRCA2
(Reuters Health) – 72% e 69%. Sono le percentuali che le donne- all’età di 80 anni – hanno di sviluppare un cancro al seno se presentano mutazioni rispettivamente a livello di BRCA1 e BRCa2. Sono i calcoli fatti da uno studio prospettico che è…
LeggiTumori mammari ed ovarici: i rischi della sindrome di Lynch
Per quanto si presuma che la sindrome di Lynch aumenti il rischio di tumori colorettali ed uterini, alcune mutazioni potrebbero portare ad un incremento del rischio di tumori mammari ed ovarici. La maggior parte degli studi descrive la sindrome di Lynch come una patologia…
LeggiTumori mammari con mutazione BRCA: olaparib nuovo standard terapeutico?
E’ emersa una nuova opzione per le donne con tumore mammario con mutazione BRCA; il PARP-inibitore noto come olaparib migliora significativamente la sopravvivenza libera da progressione nelle pazienti con tumori mammari HER2-negativi metastatici con mutazione BRCA rispetto alla terapia standard. Questo farmaco è stato…
LeggiLo studio APHINITY: è la fine per le terapie aggiuntive al trastuzumab?
L’aggiunta di pertuzumab al trattamento standard con trastuzumab nelle pazienti con tumore mammario HER2-positivo in fase precoce porta soltanto a miglioramenti modesti, ed incrementa gli effetti collaterali. Lo ha dimostrato lo studio APHINITY, condotto su 4.805 pazienti, che mette in dubbio il futuro degli…
Leggi