(Reuters Health) – L’espressione di NR2F1 potrebbe aiutare a prevedere se un tumore che ha avuto origine nel seno andrà a formare metastasi a livello osseo. A suggerirlo è una ricerca pubblicata su Breast Cancer Research e coordinata da Julio Aguirre-Ghiso, della Icahn School…
LeggiCanale Medicina: Tumore al seno
Tumore al seno, i fattori che ostacolano la terapia endocrina
(Reuters Health) – Poca convinzione che possa contrastare la comparsa di recidive e non condivisione della scelta con il medico. È quanto emerge da una ricerca coordinata da Stephanie Wheeler, dell’University of North Carolina di Chapel Hill, e pubblicata dal Journal of National Cancer…
LeggiCancro al seno: per alcune pazienti con nodulo negativo chirurgia ascellare non necessaria
(Reuters Health) – Secondo un ampio studio retrospettivo condotto negli USA , le pazienti con carcinoma al seno triplo negativo (Tnbc) clinicamente negativo (cN0)cT1/cT2 o Erbb2-positivo, che rispondono bene alla chemioterapia neoadiuvante, potrebbero non necessitare di un intervento chirurgico ascellare. Lo studio Judy C.…
LeggiNuovo potenziale test di screening per i tumori ginecologici
Un campione ottenuto per un Pap test di routine può essere sottoposto ad un test multiplex chiamato PapSEEK per ricercare tumori endometriali ed ovarici, due neoplasie ginecologiche in cui la diagnosi precoce è stata sinora un problema. Secondo Yuxan Wang della Johns Hopkins University…
LeggiMutazioni BRCA: estrogeni sicuri dopo ooforectomia
L’impiego di una terapia ormonale esclusivamente estrogenica dopo l’ooforectomia non incrementa il rischio di tumori mammari BRCA1-associati, per quanto questo potrebbe non essere il caso della terapia contenente progesterone. Questo dato deriva da uno studio condotto su 872 donne portatrici di mutazioni BRCA1, effettuato…
LeggiTumori testicolari connessi a tumori ovarici
Gli uomini con tumori testicolari hanno prbabilità significativamente superiori di avere la propria madre affetta da tumore ovarico rispetto agli altri, come emerge dallo studio FOCR, condotto su 2.636 famiglie da Kirsten Moysich del Roswell Park Comprehensive Cancer Center, secondo cui questi due tumori…
LeggiCarcinoma ovarico a cellule chiare: endometriosi non migliora prognosi
L’endometriosi è considerata un precursore dei carcinomi ovarici a cellule chiare (OCCC), ma il suo ruolo prognottico nel contesto di questi tumori rimane controverso. E’ stato dunque condotto uno studio per investigare il ruolo prognostico dell’endometriosi preesistente sulla sopravvivenza delle pazienti con OCCC, tentando…
LeggiCellule staminali di tumore ovarico: un target per la terapia oncologica
Secondo diversi studi, i fallimenti nel trattamento dei tumori ovarici, ossia i casi di recidiva e metastasi, derivano da una piccola popolazione di cellule staminali cancerose. Esse possono essere resposabili anche per l’iniziazione del processo oncologico. Le cellule staminali cancerose CSC) sono resistenti a…
LeggiTumori ovarici sierosi: identificati nuovi fattori di rischio
Il carcinoma ovarico non è una singola patologia, ma piuttosto un insieme di sottotipi caratterizzati da diverse proprietà molecolari e profili di rischio differenti. Il più comune di questi sottotipi è il tumore ovarico sieroso di grado elevato (HGSC). E’ stato condotto uno studio…
LeggiTumore mammario: acido zoledronico previene perdita d’osso prima della menopausa
L’acido zoledronico può prevenire la perdita d’osso correlata al trattamento nelle pazienti in pre-menopausa con tumore mammario, e questo beneficio persiste anche per tre anni dopo il trattamenti. Lo dimostra lo studio PROBONE II, condotto su 65 pazienti da Ioannis Kyvernitakis del Buergerhospital and…
LeggiTumore mammario: linfedema peggiora difficoltà economiche
Un recente studio condotto negli USA ha riscontrato che le donne che vanno incontro ad effetti collaterali del trattamento per un tumore mammario, come il linfedema, devono sopportare un carico economico particolarmente gravoso che ha un impatto profondo e duraturo sul loro futuro economico.…
LeggiTumore mammario BCRA+: utile il PARP-inibitore talazoparib
I risultati dello studio EMBRACA, condotto su 287 pazienti, confermano che il talazoparib, un PARP-inibitore, prolunga la sopravvivenza libera da progressione nei tumori mammari BRCA+ rispetto alla sola chemioterapia con un singolo agente, e migliora anche significativamente la qualità della vita. Secondo la prof.ssa…
LeggiTumore mammario: nuovo strumento online supporta decisioni sulla terapia endocrina
Un nuovo strumento online potrebbe consentire ai medici di prevedere in modo semplice e rapido i rischi a lungo termine di recidiva a distanza per le donne con tumori mammari positivi ai recettori ormonali sottoposte a 5 anni di terapia endocrina aiutando quindi a…
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