Nelle pazienti con tumori ovarici di grandi dimensioni sussiste ancora la speranza che l’antiangiogenesi estesa con bevacizumab possa ostacolare la crescita tumorale più efficacemente rispetto alla chemioterapia standard accompagnata o meno dallo stesso bevacizumab, nonostante il fatto che lo studio GOG-218 non abbia riportato…
LeggiCanale Medicina: Tumore al seno
Tumori mammari tripli negativi più frequenti nelle donne giovani e di razza nera
Le donne giovani e di razza nera presentano un elevato rischio di sviluppare tumori mammari che non sono soltanto aggressivi, ma non rispondono neanche al trattamento. Questo dato deriva dall’analisi di più di un milione di casi effettuata da Lia Scott della Georgia State…
LeggiMutazioni BRCA ereditarie ora denominate “sindrome di King”
L’attuale denominazione della sindrome oncologica mammario-ovarica ereditaria (HBOC), che viene comunemente impiegata nelle pazienti con mutazioni genetiche BRCA1 e BRCA2, dovrebbe essere cambiata in quanto fuorviante. Brotman Baty dell’università di Washington, ritiene infatti che essa confonda chiunque, fra cui pazienti, famiglie e medici in…
LeggiMinor rischio di cancro al seno per chi si alza presto
(Reuters Health) –Le donne che si svegliano presto ogni giorno presentano minori probabilità di sviluppare un tumore della mammella rispetto a quelle che si alzano più tardi al mattino. Anche se lavori precedenti hanno correlato cicli di sonno irregolari e l’eccesso di riposo a…
LeggiCarcinoma mammario triplo negativo: allo studio nuove molecole
Arriva da un gruppo di ricercatori dell’Università della Basilicata la realizzazione di nuove molecole attive e selettive per combattere il carcinoma mammario triplo negativo, le cui cellule tumorali non hanno sulla loro superficie bersagli contro cui si può agire con le terapie farmacologiche classiche.…
LeggiTumori ovarici e mammari: utile combinazione niraparib-pembrolizumab
Il niraparib in combinazione con il pembrolizumab, potrebbe risultare promettente nelle donne con carcinoma ovarico ricorrente resistente al platino (PROC) ed in quelle con tumori mammari tripli negativi avanzati o metastatici (TNBC). Lo suggeriscono due studi di cui il primo è stato condotto su…
LeggiTumori ovarici e mammari: sottoimpiegati i test genetici
Soltanto una minoranza delle donne con tumori ovarici e mammari viene sottoposta ai test genetici raccomandati. In un campione di 77.000 donne che hanno ricevuto diagnosi fra il 2013 ed il 2014, infatti, solo il 24% circa delle pazienti con tumore mammario ed il…
LeggiErbium-laser vaginale migliora sessualità nelle donne con anamnesi di tumore mammario
Il trattamento vaginale con erbium-laser sembra migliorare la salute vaginale e la funzionalità sessuale nelle donne in età post-menopausale con anamnesi di tumore mammario. Più del 60% delle sopravvissute ad un tumore mammario va incontro ad almeno un sintomo urogenitale come sequela del trattamento…
LeggiTumori mammari ER+: biopsia liquida predice progressione precoce
L’analisi del DNA tumorale circolante (ctDNA) mediante biopsie liquide all’inizio del trattamento potrebbe rivelare quali pazienti con tumori mammari ER+ avanzati svilupperanno resistenze precoci ai CDK 4/6 inibitori. Lo rivela lo studio PALOMA-3, condotto da Ben O’Leary del Royal Marsden Hospital di Londra, in…
LeggiTumore mammario prima della menopausa: nuovi dati dallo studio TAILORx
Circa un anno fa i risultati dello studio TAILORx hanno dimostrato che una firma genica composta da 21 geni potrebbe identificare le donne con tumore mammario che non necessitano di chemioterapia. Fu dimostrato infatti che le donne con tumori HR-positivi ed HER2-positivi ma linfonodo-negativi…
LeggiAncora nessun consenso sul trastuzumab a breve termine
Nonostante le ricerche estensive, il dibattito sulla durata ottimale della terapia sistemica per i tumori mammari precoci HER2-positivi non accenna a sedarsi. I tanto attesi risultati dei due più grandi studi europei di fase 3 atti a determinare se 6 mesi di trattamento adiuvante…
LeggiTumori mammari PIK3-mutati: alpelisib raddoppia sopravvivenza libera da progressione
L’agente sperimentale noto come alpelisib, in combinazione con il fulvestrantt, porta quasi al raddoppio della sopravvivenza libera da progressione rispetto al solo fulvestrant nelle pazienti con tumori mammari PIK3CA-mutati. L’alpelisib è un PI3K-inibitore alfa-specifico che blocca l’isoforma alfa dell’enzima, che è oggetto della mutazione…
LeggiTumore mammario: mastectomia con risparmio del capezzolo quasi sempre sicura
Molte donne con tumore mammario possono trarre beneficio dalle mastectomie meno invasive che risparmiano il capezzolo, come dimostrato dall’analisi dei dati relativi a 769 pazienti. Questa analisi dimostra che il tasso di complicazioni e fallimento degli impianti correlato a questa tecnica è diminuito significativamente…
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