Nei pazienti oncologici sottoposti ad interventi di chirurgia maggiore, l’impiego pre-operatorio di anticoagulanti non incrementa la frequenza delle emorragie maggiori o la necessità di trasfusioni. La somministrazione di un anticoagulante è anche associata ad una significativa riduzione nella frequenza della tromboembolia venosa. Secondo Vivian…
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Trombosi oncologica: sicuro il passaggio da LMWH a warfarin
Passare al warfarin dopo 6 mesi di trattamento anticoagulante con eparine a basso peso molecolare (LMWH) appare sicura nei pazienti con trombosi oncologica. Secondo Chatree Chai-Adisaksopha, della McMaster University di Hamilton, autore di uno studio su 1.502 pazienti, questo cambiamento non porta ad alcun…
LeggiTrombolisi incentrata sul catetere previene sindrome post-trombotica
La trombolisi incentrata sul catetere riduce significativamente la frequenza della sindrome post-trombotica a seguito di una trombosi venosa profonda. Questo dato deriva dai risultati a lungo termine dello studio CaVenT, condotto da Per Mortensen dell’Ospedale Universitario di Oslo su 209 pazienti, nel quale la…
LeggiRisposta al warfarin: analisi multifattoriale
Il warfarin rappresenta l’anticoagulante orale di più largo uso nel mondo ma esso è caratterizzato da un indice terapeutico ristretto che necessita di un costante monitoraggio della risposta anticoagulante. Alcuni precedenti studi genomici sono stati incentrati sull’identificazione di fattori che spieghino la varianza per…
LeggiMalaria: alterazioni della coagulazione nelle infezioni controllate
E’ opinione comune che nella patogenesi della malaria siano coinvolte alterazioni della coagulazione ematica. E’ stato effettuato uno studio per investigare i cambiamenti della coagulazione in condizioni standardizzate di infezione malarica umana controllata su 24 pazienti. All’atto del primo rilevamento di parassitemia da P.…
LeggiAnticoagulazione con eparina non frazionata e scambio plasmatico terapeutico
Lo scambio plasmatico terapeutico (TPE) potrebbe rimuovere i farmaci dal plasma del paziente ma i dati disponibili sugli effetti del TPE sui livelli di eparina non frazionata (UFH) sono limitati. E’ stata dunque effettuata una revisione retrospettiva su 16 casi di TPE ed infusione…
LeggiAsma: marcatori protrombotici aumentano con la gravità
I marcatori protrombotici aumentano con la gravità dell’asma, il che potrebbe potenzialmente spiegate l’incremento del rischio di tromboembolia venosa. Secondo Marlous Sneeboer dell’Università di Amsterdam, autore di una ricerca che ha coinvolto poco meno di 100 pazienti, i soggetti con asma grave presentano un…
LeggiImmunoncologia, il futuro contro i tumori del sangue
L’immunoncologia, che ‘risveglia’ il sistema immunitario contro il cancro, rappresenterà il ”cardine” contro i tumori del sangue. Ne sono convinti gli ematologi, per il 98% dei quali le molecole immononcologiche innovative sono una risorsa perché offrono speranze di lungo-sopravvivenza (69%) e rallentano la progressione della malattia (23%), senza dimenticare l’impatto…
LeggiContro emofilia A meno effetti collaterali da plasmaderivato
Il trattamento dell’emofilia A con fattore VIII di tipo plasmaderivato dà minore sviluppo di enzimi inibitori, che rischiano di vanificare la terapia, rispetto al fattore ricombinante. Lo afferma uno studio di iniziativa italiano presentato al congresso della società Americana di Ematologia. SIPPET è uno studio internazionale, multicentrico, prospettico, randomizzato in aperto, avviato…
LeggiStent bioriassorbibili non inferiori agli attuali standard
Un raffronto testa a testa fra gli stent everolimus-eluenti con struttura bioriassorbibile ed uno stent everolimus-eluente al cobalto-cromo ha dimostrato che questi due dispositivi presenta tassi simili di insufficienza della lesione target (TLF) ad un anno. Questo dato deriva dallo studio ABSORB III, condotto…
LeggiDifferenze fra stent al sirolimus nelle cinetiche di eluizione
Secondo lo studio PANDA, condotto su più di 2.000 pazienti, due stent sirolimus-eluenti, differenti nei tassi di eluizione e di riassorbimento dei polimeri, portano ad esiti clinici simili ma a tassi di trombosi dello stent diversi dopo la PCI. Gli stent polimerici BuMA si…
LeggiFibrillazione atriale e PCI: tripla terapia antitrombotica aumenta rischio emorragico
La tripla terapia antitrombotica, consistente nell’aggiunta di un anticoagulante orale alla duplice terapia antipiastrinica (DAPT), risulta associata ad un incremento del rischio di complicazioni emorragiche entro un anno rispetto alla sola DAPT negli ottuagenari con fibrillazione atriale sottoposti a PCI. Questo dato deriva dall’analisi…
LeggiTrombosi: comune causa precoce di insufficienza bioprotesi valvolari
La trombosi delle bioprotesi valvolari (BPVT) è più comune di quanto spesso percepito, e si sviluppa molto prima di quanto la valvola non si degeneri strutturalmente nei pazienti con sintomi indirizzati alla chirurgia. Questo dato deriva da uno studio effettuato su 387 pazienti da…
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