L’aggregazione piastrinica promossa da diversi agonisti dell’aggregazione è essenziale nei normali processi di coagulazione del sangue, i quali se in forma eccessiva possono causare sindromi coronariche. In ogni caso, è stata costantemente riscontrata la necessità dell’attivazione dell’acido arachidonico da parte della cicloossigenasi per la…
LeggiCanale Medicina: Sangue & coagulazione
Arresto cardiaco, gestione della temperatura ed aggregazione piastrinica
La coagulazione può essere visualizzata mediante analisi mirate del sangue intero come la tromboelastometria ed i test di aggregazione piastrinica ma, l’influenza della temperatura in queste analisi, è ambigua. Un recente studio ha dunque esaminato l’influenza della temperatura sui test della coagulazione del sangue…
LeggiFertilizzazione in vitro e parametri coagulativi
Gli elevati livelli di estrogeni indotti dalla fertilizzazione in vitro sono associati ad uno stato di ipercoagulabilità. Il tromboelastogramma (TEG) rappresenta un metodo di analisi dell’emostasi effettuabile sul posto su sangue intero che misura la funzionalità dei parametri di aggregazione. E’ stato condotto uno…
LeggiValutazione dinamica e quantitativa della coagulazione con elastografia a coerenza ottica
Sono necessari sistemi diagnostici affidabili per l’aggregazione allo scopo di dirigere il trattamento in un’ampia gamma di patologie cardiovascolari e coagulopatie. E’ stato riportato l’impiego della misurazione non a contatto del modulo elastico per la valutazione dinamica e quantitativa della coagulazione del sangue intero…
LeggiStato di ipercoagulabilità nei tumori
E’ stato stimato che i pazienti oncologici presentino un rischio di tromboembolia venosa incrementato di 4-7 volte rispetto alla popolazione generale. Lo stato protrombotico deriva in modo variabile da fattori correlati sia al tumore che al paziente. La fisiopatologia delle trombosi associate ai tumori,…
LeggiTest della coagulazione: come raccogliere i campioni
La comprensione e la capacità di sviluppare una strategia per prevenire errori preanalitici dei test di laboratorio nell’area dell’emostasi sono fra le capacità più importanti di medici e tecnici di laboratorio. Negli ultimi tempi, il gruppo di lavoro per la standardizzazione dei campioni nei…
LeggiEmofilia: per 4.300 pazienti è rivoluzione delle terapie
Una vera e propria rivoluzione nelle terapie è quella che attende i 4.300 italiani che soffrono di emofilia. Ad affermarlo sono gli esperti nel corso della conferenza organizzata dalla federazione delle associazioni di pazienti (Fedemo) e da quella dei centri (Aice) in occasione della giornata mondiale dedicata alla…
LeggiOsteocalcina plasmatica connessa a livelli emoglobina nell’anziano
E’ stato suggerito che gli osteoblasti siano coinvolti nella regolazione delle cellule staminali ematopoietiche, ma non era sinora noto se l’osteocalcina, che deriva dagli osteoblasti ed è metabolicamente attiva, influenzi i livelli di emoglobina. E’ stato dunque condotto uno studio per accertare questo punto…
LeggiTrombosi maggiori e conta piastrinica e leucocitaria
Per quanto le attuali linee guida raccomandino la normalizzazione della conta piastrinica come esito appropriato per il trattamento della trombocitemia essenziale ad alto rischio, alcuni studi retrospettivi non sono riusciti a dimostrare una correlazione fra conta diagnostica delle piastrine ed incremento del tasso trombotico,…
LeggiRialzi temperatura corporea da esercizio e risposta coagulativa
L’esercizio fisico induce cambiamenti nei parametri emostatici e nella temperatura corporea centrale. E’ stato condotto uno studio atto a valutare se l’incremento della temperatura corporea indotto dall’esercizio sia in grado di indurre a sua volta cambiamenti pro-trombotici in modo dose-dipendente. Lo studio, di natura…
LeggiResezione epatica maggiore connessa ad alterazioni della coagulazione
L’INR risulta spesso aumentato nei pazienti sottoposti a resezioni epatiche maggiori e si presume che questo segno rappresenti un potenziale rischio di emorragie. Questi pazienti, comunque, presentano anche un incremento del rischio di eventi tromboembolici venosi, nonostante il fatto che i test convenzionali della…
LeggiTromboembolia venosa: edoxaban più efficace di warfarin nel lungo termine
(Reuters Health) – L’anticoagulante edoxaban sarebbe migliore rispetto al warfarin nei trattamenti a lungo termine dei pazienti con tromboembolia venosa. A dimostrarlo è uno studio coordinato da Gary Raskob, dell’Università dell’Oklahoma, e pubblicato su Lancet Haematology. “I nostri risultati – ha dichiarato Raskob – indicano…
LeggiDiabete: attivazione piastrinica post-prandiale connessa ad insulina
In uno studio sulla risposta insulinica ai pasti nel diabete di tipo 2, l’attivazione piastrinica post-prandiale è stata posta in correlazione con l’insulina post-prandiale piuttosto che con la glicemia. Una recente indagine ha dunque paragonato l’attivazione piastrinica post-prandiale nei pazienti con diabete di tipo…
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