Un esame tromboelastografico (TEG) modificato con l’aggiunta di tPA al sangue del paziente può identificare i soggetti vittime di traumi che necessitano di trasfusioni massive. Al momento questo esame è disponibile soltanto a scopo di ricerca, ma la sua utilitĂ in ultima analisi si…
LeggiCanale Medicina: Sangue & coagulazione
Emofilia: nuovo agente riduce livelli antitrombina
Un agente sperimentale RNA-interferente che riduce i livelli circolanti di antitrombina promuove la formazione dei coaguli nei soggetti affetti da emofilia A o B. Con la deplezione dell’antitrombina, questo agente, noto come fitusiran, consente una generazione sufficiente di trombina per un’emostasi efficace. Dato che…
LeggiDabigatran: inversione rapida con l’idarucizumab
E’ stato dimostrato che mediante l’uso dell’anticorpo monoclonale noto come idarucizumab si ottiene una rapida, completa e prolungata inversione dell’anticoagulazione da dabigatran in pazienti anziani con molteplici comorbiditĂ in circostanze d’emergenza pericolose per la sopravvivenza. I tempi di emostasi riportati sono stati di circa…
LeggiCardiopatie congenite e tromboembolia venosa
Le cardiopatie congenite rappresentano una condizione comune nella popolazione pediatrica, interessando l’1% dei neonati. Per quanto esse siano caratterizzate da un’ampia gamma di livelli di gravitĂ , entro i 5 anni circa l’80% dei pazienti richiede almeno un intervento chirurgico per ottenere una riparazione cardiaca…
LeggiOssigenazione extracorporea pediatrica: coagulazione non predice eventi cerebrovascolari
E’ stato effettuato uno studio retrospettivo caso-controllo per valutare se il profilo della coagulazione tradizionale possa predire gli eventi cerebrovascolari nei bambini sotto ossigenazione a membrana extracorporea (ECMO) in un’unitĂ di terapia intensiva da 71 letti di un ospedale pediatrico terziario. Sono stati in…
LeggiFattore V di derivazione piastrinica mediatore critico trombosi arteriosa
Il fattore V della coagulazione svolge un ruolo chiave nell’omeostasi, è presente nel plasma e nelle piastrine ed ha proprietĂ sia procoagulanti che anticoagulanti, ma il contributo del fattore V di derivazione piastrinica alla trombosi arteriosa rimane indeterminato. Un recente studio ha valutato il…
LeggiAntiaggreganti: negli anziani rischio emorragico aumentato, ma PPI possono contrastarlo
Reuters Health) – Secondo i risultati dell’ Oxford Vascular Study, pubblicati da Lancet, il rischio di un sanguinamento maggiore associato all’uso di farmaci anti-piastrinici, compresa l’aspirina, aumenta sostanzialmente con l’etĂ , ma l’uso di inibitori della pompa protonica (PPI) può impedire tale sanguinamento. La premessa…
LeggiLa tromboembolia venosa neonatale
I neonati rappresentano la popolazione pediatrica a maggior rischio di sviluppare tromboembolie venose, e l’incidenza di questi eventi nella popolazione neonatale è in aumento, soprattutto nei soggetti critici. Diversi ampi studi hanno indicato che l’incidenza della tromboembolia venosa neonatale sia quasi triplicata negli ultimi…
LeggiBeta-talassemia, attivazione piastrinica, ipercoagulabilitĂ ed ipertensione polmonare
L’incremento del tasso di sopravvivenza dei pazienti talassemici ha portato a svelare complicazioni correlate alla loro gestione di riscontro poco frequente: è stato condotto uno studio con lo scopo di analizzare l’incremento della coagulazione e dell’attivazione piastrinica nei bambini con beta-talassemia, esaminare i fattori…
LeggiTraumi: test tPA predice necessitĂ trasfusioni massive
Un esame tromboelastografico (TEG) modificato con l’aggiunta di tPA al sangue del paziente potrebbe identificare i pazienti traumatici che necessitano di trasfusioni massive. Secondo Hunter Moore dell’universitĂ del Colorado, autore di uno studio su 324 pazienti, questo esame al momento ha solo scopi sperimentali,…
LeggiAttivitĂ procoagulante delle cellule staminali mesenchimali umane
Le cellule staminali mesenchimali allogeniche (MSC) dimostrano un grande potenziale per il trattamento dei traumi militari e civili in base alla loro immunogenicitĂ ridotta ed alla loro capacitĂ di modulare l’infiammazione e la funzionalitĂ immunitaria nel ricevente. Per quanto considerate generalmente sicure, le MSC…
LeggiIl sistema della coagulazione nel paziente nefropatico
Gli eventi tromboembolici rappresentano il principale fattore che influenza la prognosi dei pazienti con nefropatie. Le alterazioni emostatiche rappresentano possibili cause di queste complicazioni, ma il loro ruolo rimane scarsamente caratterizzato. Un recente studio prospettico osservazionale ha investigato l’intero processo della coagulazione nei pazienti…
LeggiEpatopatie infantili, ostruzione portale extraepatica e profilo della coagulazione
Le epatopatie croniche causano un disfacimento dei fattori procoagulanti ed anticoagulanti, il che determina uno stato fragile, propenso ad un incremento dei tassi sia delle emorragie che delle trombosi. Attualmente la letteratura che descrive i cambiamenti osservati nelle epatopatie pediatriche e nell’ostruzione o shunt…
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