I traumi cranici rappresentano un significativo problema economico, sociale e medico nelle zone in via di sviluppo, e rimane una delle principali cause di morbiditĂ e mortalitĂ pediatriche. L’associazione fra traumi cerebrali e coagulopatie nei bambini è connessa ad un incremento della mortalitĂ ed…
LeggiCanale Medicina: Sangue & coagulazione
Espressione di biomarcatori nei pazienti con CID da sepsi
La CID rappresenta la principale causa di mortalitĂ nei pazienti con sepsi. In particolare, una bassa conta piastrinica è predittiva di esiti negativi, ma la significativitĂ dell’attivazione piastrinica nei pazienti con CID da sepsi è stata sinora scarsamente compresa. Allo scopo di determinare le…
LeggiTest della coagulazione di base come surrogato dei livelli di dabigatran nel pre-operatorio
Nei pazienti sotto trattamento con dabigatran, un anticoagulante orale diretto, potrebbe essere necessaria in alcune cicostanze la misurazione dell’effetto anticoagulante prima di un intervento chirurgico. Per quanto il tempo di trombina diluita (dTT) possa valutare in modo affidabile i livelli di dabigatran, questo metodo…
LeggiEffetti del fumo su test di screening della coagulazione e conta piastrinica
E’ stato condotto in Sudan uno studio per esaminare gli effetti del fumo di sigaretta intensivo sui test di screening della coagulazione e sulla conta piastrinica. Sono stati presi in considerazione 100 soggetti grandi fumatori ed altri 100 non fumatori di controllo. In base…
LeggiContributo elementi ematici individuali alla variabilitĂ della tromboelastografia
La tromboelastografia (TEG) viene comunemente indicata come un metodo rapido per ottenere dati critici sulla coagulazione del sangue, ma questo metodo conosce limiti ben noti in termni di sensibilitĂ , ripetibilitĂ ed interpretabilitĂ . Nell’ambito di una recente indagine sono state create misture di componenti ematici…
LeggiTrombosi venosa durante il trattamento con olanzapina: un’associazione complessa
L’olanzapina, un antipsicotico di seconda generazione, è stata precedentemente associata ad un incremento del rischio di tromboembolia venosa. E’ stato descritto il caso di un paziente schizofrenico di 50 anni che ha ricevuto diagnosi di trombosi venosa profonda sei mesi dopo l’introduzione della terapia…
LeggiFibrinogeno e fattore VIII nei pazienti con disordini tiroidei
Nei pazienti con disfunzioni della tiroide sono stati riportati molteplici disturbi della coagulazione. A livello globale, essi coinvolgono sia l’emostasi primaria che quella secondaria, e variano da anomalie di laboratorio subcliniche a rari eventi trombotici ed emorragici pericolosi per la sopravvivenza. Per quanto l’ipotiroidismo…
LeggiCirrosi e trombocitopenia: bassi livelli fibrinogeno connessi ad emorragie
La cosiddetta EVBL (Endoscopic Variceal Band Ligation) rappresenta una procedura praticata di frequente nei pazienti cirrotici per la profilassi primaria delle emorragie. I pazienti cirrotici presentano vari gradi di alterazione dei comuni parametri della coagulazione, ma non è noto se queste alterazioni possano determinare…
LeggiRuolo dei neutrofili nella trombosi
Nonostante le significative evidenze che implicano un ruolo importante per i neutrofili nella trombosi, il loro impatto nel processo trombotico è rimasto una questione controversa. Sino al 2010 piastrine, fattori della coagulazuone, fibrinogeno e monociti erano implicati nel processo trombotico, ma diversi studi condotti…
LeggiGestione integrata pazienti in terapia anticoagulante. Toscana: esempio per intercettare e gestire persone con tromboembolismo venoso
La creazione di una rete assistenziale integrata di I e II livello che permetta la diagnosi e la gestione, anche a domicilio, dei pazienti che possono necessitare di terapie anticoagulanti: questo il progetto al quale stanno lavorando gli esperti di settore che si sono…
LeggiFibrosi polmonare idiopatica: integrazione della vitamina K o sua inibizione?
Sussiste la continua necessitĂ di ulteriori interventi per la la fibros polmonare idiopatica, in quanti i farmaci antifibrotici attualmente disponibili inibiscono soltanto la progressione della malattia, senza arrestarla del tutto. La vitamina K è un cofattore per l’attivazione dei fattori della coagulazione, ma è…
LeggiSepsi: attivazione piastrinica e terapia antipiastrinica
L’attivazione delle piastrine svolge un ruolo importante nello sviluppo della sepsi. Durante la sepsi, l’attivazione piastrinica porta a danno a carico delle cellule endoteliali, e promiove l’intrappolamento extracellulare dei neutrofili e la formazione di microtrombi, esacerbando la coagulazione settica e le reazioni infiammatorie. L’induzione…
LeggiTraumi cerebrali: valenza dei test della coagulazione per la mortalitĂ intraospedaliera
Le coagulopatie sono di comune riscontro a seguito di un trauma cerebrale, ma non è noto se l’uso dei fattori predittivi indipendenti standard in congiunzione con i test della coagulazione migliorerebbe la loro valenza prognostica. E’ stata dunque condotta un’indagine per valutare l’incidenza delle…
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