Il trattamento dell’iperkaliemia (o iperpotassemia) nei pazienti affetti da malattie renali croniche (CKD) rappresenta ancora una sfida terapeutica. Questa condizione, nella maggior parte dei casi, non viene trattata adeguatamente: ciò porta alla progressione della patologia e a un piĂą precoce ricorso alla terapia sostitutiva…
LeggiCanale Medicina: Rene & patologie urogenitali
Iperkaliemia: “occorre un cambio di passo” – Intervista a Luca De Nicola (SIN)
La SocietĂ Italiana di Nefrologia (SIN), ha pubblicato un anno fa, sul Journal of Nephrology, un Position Paper che metteva in luce la necessitĂ di implementare nuovi trattamenti per l’iperkaliemia, una condizione frequente nei pazienti con malattia renale cronica per cui, in Italia, non…
LeggiTumori prostatici ad alto rischio: la rivoluzione della PSMA-PET
I dati clinici raccolti di routine aiutano ad identificare gli uomini con tumori prostatici ad alto rischio che hanno le maggiori probabilitĂ di trarre beneficio da una scansione PET all’antigene di membrana prostata-specifico marcato con gallio-68 (PSMA), come emerge da uno studio condotto su…
LeggiDisfunzione erettile: dieta sana riduce il rischio
Gli uomini che seguono una dieta sana possono ridurre il proprio rischio di disfunzione erettile con l’invecchiamento. Ciò emerge da un’analisi effettuata su piĂą di 20.000 pazienti da Scott Bauer dell’universitĂ della California, secondo cui l’indicazione nutrizionale consiste nell’assumere verdura, frutta, frutta a guscio,…
LeggiTumori prostatici avanzati: maggiore sopravvivenza con sipuleucel-T
Il primo ed unico prodotto immunoterapeutico per i tumori avanzati, noto come sipuleucel-T, non è stato largamente impiegato dopo il suo lancio avvenuto 10 anni fa, ed è stato largamente eclissato da due farmaci lanciati successivamente, ossia gli ASPI abiratenone acetato ed enzalitamide, ma…
LeggiLeucemia mieloide cronica: TKI riducono funzionalitĂ renale
La funzionalitĂ renale declina con il tempo con il trattamento a base di TKI per la leucemia mieloide cronica, per quanto non sia chiaro se la correlazione sia causale, come dimostra uno studio di 10 anni condotto da Richard Hinton della London North West…
LeggiNefropatie croniche moderate-gravi connesse ad esiti peggiori tromboembolie venose
Uno studio condotto sulle cartelle cliniche relative a quasi 9.000 pazienti con tromboembolie venose, suggerisce che le nefropatie croniche moderate-gravi siano associate ad un maggior rischio di mortalitĂ , recidiva delle tromboembolie ed emorragie maggiori rispetto alle nefropatie lievi o assenti. Come affermato dall’autrice Shunya…
LeggiDiabete: livelli urinari fetuina-A potenziale biomarcatore di disfunzione renale
Nei pazienti con diabete di tipo 2, il livello urinario del peptide noto come fetuina-A risulta associato ad un deficit di funzionalitĂ renale prima della comparsa dell’albuminuria, come risulta dall’analisi di un set di dati proteomici derivanti da 1.491 pazienti diabetici. Questo peptide apporta…
LeggiNuova equazione eGFR meno influenzata da etĂ e funzionalitĂ renale
Una nuova equazione per la stima della filtrazione glomerulare (eGFR), un parametro di funzionalitĂ renale, dimostra una migliore accuratezza e precisione rispetto a quelle di uso comune. Si tratta dell’equazione EKFC, che porta ad un minor grado di errore statistico nello spettro dell’etĂ e…
LeggiDiabete nei nefropatici: nuove linee guida
Un nuovo set di linee guida KDIGO si è occupato di rispondere ai problemi della gestione del diabete nei pazienti con nefropatie croniche. PiĂą del 40% dei soggetti diabetici sviluppa nefropatie croniche, ed un numero significativo di questi pazienti sviluppa insufficienze renali che richiedono…
LeggiDialisi continua: meglio il citrato che gli anticoagulanti eparinici
Un ampio studio randomizzato condotto su 596 pazienti supporta l’uso del citrato regionale rispetto agli anticoagulanti eparinici per aiutare a prevenire la formazione di coaguli ematici a livello dei filtro nei pazienti sotto terapie dialitiche continue. Questa strategia porta ad un incremento di 15…
LeggiTumori e trattamento con ICI: a rischio gli allotrapianti renali
I tassi di rigetto acuto dei trapianti di rene sono elevati in modo allarmante dopo che il paziente viene trattato con inibitori del checkpoint immune (ICI) per un tumore, e sono anche elevati i susseguenti tassi di perdita del trapianto, come emerge da uno…
LeggiCoVid-19: funzionalitĂ renale ridotta connessa ad esiti peggiori
I pazienti con deficit renali in condizioni critiche per il CoVid-19 vanno incontro ad esiti peggiori rispetto a quelli con funzionalitĂ renale intatta, come dimostrato da uno studio condotto su 372 pazienti da Sanooj Soni dell’Imperial College London, secondo cui sussistono importanti differenze fra…
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