La gestione dei trigliceridi (TG) è fondamentale per valutare il rischio cardiovascolare, soprattutto nei pazienti con diabete di tipo 2 (T2DM) e coronaropatia (CHD). Un nuovo studio ha esaminato l’associazione tra diversi indici metabolici derivati dai TG, tra cui l’indice aterogenico del plasma (AIP),…
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Quotidiano Cardiologia
Dieta mediterranea e aterosclerosi: riduzione della progressione con modulazione di AGE
Evidenze crescenti indicano che i prodotti di glicazione avanzata (AGEs) svolgono un ruolo centrale nello sviluppo dell’aterosclerosi, sia nei pazienti diabetici che non diabetici. È noto come la dieta mediterranea possa influenzare positivamente i biomarcatori associati all’aterosclerosi e modulare il metabolismo degli AGEs, ma…
LeggiSacubitril/valsartan: benefici anche in pazienti con insufficienza renale grave
Sacubitril/valsartan è un trattamento fondamentale per i pazienti con scompenso cardiaco, ma la sua somministrazione in pazienti con funzionalità renale gravemente compromessa è controversa. Attualmente, le linee guida della FDA statunitense non forniscono indicazioni sull’uso del farmaco in pazienti con una riduzione della velocità…
LeggiExenatide e rischio di scompenso cardiaco nei pazienti con diabete di tipo 2
L’utilizzo degli agonisti del recettore del peptide-1 simile al glucagone (GLP-1 RA), come exenatide, ha mostrato di ridurre gli eventi cardiovascolari maggiori (MACE) e la mortalità cardiovascolare nei pazienti con diabete di tipo 2 (T2D). Tuttavia, esistono incertezze riguardo agli effetti sul rischio di…
LeggiInibitori sglt-2 efficaci contro lo scompenso cardiaco, indipendentemente dall’IMC
Uno studio pubblicato sul Journal of Cardiovascular Pharmacology ha analizzato l’efficacia degli inibitori del trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 (SGLT-2) nei pazienti con scompenso cardiaco cronico, prendendo in considerazione diversi livelli di indice di massa corporea (IMC). Gli inibitori SGLT-2 sono noti per migliorare…
LeggiGestione della dissezione aortica ascendente durante interventi PCI per occlusioni totali croniche
Uno studio pubblicato sulla rivista Catheterization and Cardiovascular Interventions ha analizzato la gestione e la prevalenza delle dissezioni aortiche ascendente iatrogene nei pazienti sottoposti a intervento coronarico percutaneo (PCI) per occlusioni totali croniche (CTO). Questo tipo di complicanza, pur essendo raro, risulta più frequente…
LeggiRestenosi intra-stent: efficacia e sicurezza di palloncini e stent farmacologici
Uno studio pubblicato sulla rivista Catheterization and Cardiovascular Interventions ha confrontato due trattamenti consolidati per le restenosi intra-stent (ISR) in pazienti che avevano già ricevuto uno stent a rilascio di farmaco (DES). I ricercatori hanno esaminato l’efficacia e la sicurezza dei palloncini a rilascio…
LeggiLimiti dell’EPS nella sindrome di brugada indotta da farmaci
Uno studio pubblicato sul Journal of Cardiovascular Medicine mette in discussione l’efficacia dello studio elettrofisiologico (EPS) per la stratificazione del rischio nei pazienti con sindrome di Brugada tipo-1 indotta da farmaci. Questa condizione, in cui alcuni farmaci possono provocare sintomi tipici della sindrome di…
LeggiRosuvastatina vs atorvastatina: confronto sugli effetti post-infarto
Un nuovo studio pubblicato su Cardiovascular Drugs and Therapy ha confrontato l’efficacia di alte dosi di rosuvastatina e atorvastatina nei pazienti con infarto miocardico con elevazione del tratto ST (STEMI) dopo un intervento coronarico percutaneo primario (PCI). Entrambi i farmaci sono noti per migliorare…
LeggiTrattamento antitrombotico post-PCI: DOAC riduce gli eventi avversi
Un recente studio, pubblicato sul Journal of Cardiovascular Pharmacology, ha analizzato l’uso contemporaneo dei regimi antitrombotici in pazienti sottoposti a intervento coronarico percutaneo (PCI) con impianto di stent, che erano già in terapia con anticoagulanti orali (OAC). Le linee guida internazionali raccomandano l’uso di…
LeggiConfronto tra dispositivi di chiusura vascolare post TAVI
Uno studio retrospettivo, pubblicato sulla rivista Catheterization and Cardiovascular Interventions, ha confrontato due strategie ibride per la chiusura vascolare dopo un intervento di impianto transcatetere di valvola aortica (TAVI). La tecnica ibrida combinava dispositivi di chiusura vascolare (VCD) basati su plug con VCD basati…
LeggiStudio sulla familiarità dell’infarto: rischi genetici per MI-CAD
Un nuovo studio, pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology, ha indagato il rischio familiare di infarto del miocardio (MI) nei pazienti con infarto con e senza ostruzione coronarica, rispettivamente MI-CAD (infarto dovuto a malattia coronarica) e MINOCA (infarto con arterie coronariche non ostruite). Fino…
LeggiPolipillola e terapia di associazione nella prevenzione cardiovascolare
L’uso della polipillola e la semplificazione terapeutica nei pazienti con dislipidemia ad alto rischio cardiovascolare consentono una migliore aderenza alla terapia, il raggiungimento dei target di colesterolo LDL e un risparmio economico sia per il Ssn che per il paziente. Questi sono i principali…
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