L’iperglicemia acuta in corso di infarto miocardico (MI) è un fenomeno frequente anche in pazienti senza anamnesi di diabete mellito e risulta associata a prognosi peggiori. Sebbene studi precedenti abbiano evidenziato che l’inibizione dell’attività dello scambiatore Na⁺/H⁺ tipo 1 (NHE1) possa migliorare gli esiti…
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Quotidiano Cardiologia
Dieci anni di progressi che stanno cambiando il trapianto di cuore
Il trapianto di cuore sta vivendo un’importante evoluzione grazie alla donazione dopo arresto circolatorio (Donation after Circulatory Death, DCD), una tecnica che quest’anno celebra il suo decimo anniversario nella sua forma moderna. Durante il congresso annuale della International Society of Heart and Lung Transplantation…
LeggiPost-trapianto cardiaco: il testing molecolare riduce biopsie e personalizza le terapie
Il post-trapianto cardiaco sta vivendo una trasformazione significativa grazie al testing molecolare, che promette di ridurre drasticamente la necessità di procedure invasive e di migliorare la personalizzazione delle terapie farmacologiche. Durante il congresso annuale della International Society of Heart and Lung Transplantation (ISHLT), Jeffrey…
LeggiDarbepoetina settimanale o bisettimanale nei neonati pretermine
Uno studio pubblicato sul Journal of Perinatology ha esplorato l’efficacia della somministrazione settimanale rispetto a quella bisettimanale di darbepoetina (Darbe) nei neonati pretermine, con l’obiettivo di ottimizzare la gestione dell’anemia e ridurre la necessità di trasfusioni di globuli rossi. Tradizionalmente, Darbe viene somministrata alla…
LeggiDapagliflozin riduce il rischio cardiaco nei diabetici sottoposti a PCI
Un’analisi trasversale pubblicata su Cardiovascular Diabetology ha valutato l’efficacia cardiorenale dell’inibitore del SGLT2 dapagliflozin nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 (T2DM) e sindrome coronarica cronica (CCS) sottoposti a intervento coronarico percutaneo (PCI). Sebbene i benefici cardiorenali di questa classe di farmaci siano…
LeggiCalibrazione dei modelli deep learning migliora l’interpretabilità nella diagnosi di cardiomiopatia ipertrofica
Uno studio pubblicato su NEJM AI ha analizzato le prestazioni di un algoritmo deep learning (DL) autorizzato dalla FDA per la diagnosi della cardiomiopatia ipertrofica (HCM) a partire dall’elettrocardiogramma (ECG), con particolare attenzione all’interpretazione clinica delle previsioni fornite dal modello. Nonostante l’entusiasmo per l’integrazione…
LeggiIntervento educativo digitale riduce la pressione arteriosa dopo le dimissioni dal pronto soccorso
Uno studio pubblicato su JAMA Cardiology ha esplorato il potenziale del pronto soccorso (ED) come punto strategico per intercettare e gestire l’ipertensione, una delle principali cause di malattie cardiovascolari spesso non diagnosticata. L’obiettivo era valutare l’efficacia dell’intervento Education and mHealth Empowerment (E2) rispetto alla…
LeggiIdentificate sottopopolazioni neutrofiliche come biomarcatori di recidiva nella vasculite a piccoli vasi
Uno studio pubblicato su Nature Communications ha analizzato i meccanismi dell’autoimmunità neutrofilica nella vasculite associata ad anticorpi anti-citoplasma dei neutrofili (ANCA), focalizzandosi sulla poliangioite microscopica (MPA) a esordio recente. Attraverso analisi combinate di trascrittomica e proteomica superficiale a singola cellula sui globuli bianchi periferici,…
LeggiEndarterectomia riduce il rischio di ictus nei pazienti con stenosi carotidea lieve sintomatica
Uno studio multicentrico prospettico pubblicato sul Journal of Neurosurgery ha esaminato il ruolo della composizione della placca, più che del grado di stenosi, nello sviluppo di eventi ischemici ricorrenti nei pazienti con stenosi carotidea lieve (< 50%) sintomatica. L’obiettivo era caratterizzare le caratteristiche cliniche…
LeggiLa salute cardiovascolare in giovane età riduce il rischio di eventi in mezza età
Uno studio pubblicato su JAMA Network ha evidenziato come una buona salute cardiovascolare mantenuta nel tempo, dall’età di 18 fino ai 45 anni, sia associata a una riduzione significativa del rischio di malattia cardiovascolare (CVD) e mortalità nella mezza età. La ricerca, condotta nell’ambito…
LeggiAttività fisica intensa riduce la mortalità ma non gli eventi coronarici clinici
Uno studio pubblicato su Circulation ha analizzato la relazione tra il volume di attività fisica (PA), la presenza di malattia coronarica subclinica (misurata tramite calcio coronarico, CAC) e il rischio di eventi coronarici clinici e mortalità. Nonostante l’associazione tra attività fisica intensa e una…
LeggiLorundrostat riduce efficacemente la pressione arteriosa nei pazienti con ipertensione resistente
Uno studio pubblicato su The New England Journal of Medicine ha evidenziato l’efficacia di lorundrostat, un inibitore della sintesi dell’aldosterone, nel ridurre la pressione arteriosa nei pazienti con ipertensione non controllata nonostante l’assunzione di più farmaci antipertensivi. La sperimentazione clinica, multicentrica, randomizzata, in doppio…
LeggiPredire la progressione della calcificazione arteriosa periferica nei pazienti con diabete di tipo 2
Uno studio pubblicato su Cardiovascular Diabetology ha identificato una nuova possibile applicazione clinica del FibroTest®, noto biomarcatore non invasivo per la valutazione della fibrosi epatica: la previsione della progressione della calcificazione arteriosa degli arti inferiori nei pazienti con diabete di tipo 2 (T2D). La…
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