Un nuovo studio pubblicato su Age and Ageing ha evidenziato che l’indice di fragilitĂ (Frailty Index, FI), un indicatore di invecchiamento biologico, può migliorare significativamente la capacitĂ predittiva degli strumenti tradizionali nella valutazione del rischio cardiovascolare. La ricerca si è concentrata su individui di…
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Quotidiano Cardiologia
Lepodisiran riduce drasticamente le lipoproteine(a)
Uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine ha dimostrato che lepodisiran, una piccola molecola interferente a RNA (siRNA) somministrata per via sottocutanea, è in grado di ridurre in modo marcato e prolungato i livelli sierici di lipoproteina(a) [Lp(a)], un noto fattore di…
LeggiUso di metanfetamina e cocaina legato ad aritmie ventricolari e mortalitĂ
Un’ampia analisi retrospettiva condotta su oltre 29 milioni di adulti in California ha evidenziato una solida associazione tra l’uso di metanfetamina o cocaina e un aumento del rischio di aritmie ventricolari (VA) e mortalitĂ per tutte le cause. Lo studio, recentemente pubblicato sull’European Heart…
LeggiACE-inibitori e sartani a confronto nei pazienti anziani con diabete di tipo 2
Nei pazienti anziani affetti da diabete di tipo 2, la scelta tra ACE-inibitori (ACEIs) e sartani (ARBs) come trattamento antipertensivo di prima linea potrebbe avere implicazioni cliniche rilevanti in termini di rischio cardiovascolare. Uno studio osservazionale pubblicato su Cardiovascular Diabetology ha analizzato l’associazione tra…
LeggiTerapie di conversione associate a danni cardiovascolari nei giovani SGM
Un nuovo studio pubblicato su JAMA Network ha evidenziato un’associazione tra l’esposizione alle cosiddette “terapie di conversione” — formalmente note come interventi per il cambiamento dell’orientamento sessuale e dell’identitĂ di genere (SOGICE) — e un peggioramento di diversi indicatori di salute cardiovascolare nei giovani…
LeggiVaccino contro l’herpes zoster riduce il rischio cardiovascolare nella popolazione over 50
Un ampio studio di coorte condotto in Corea del Sud e pubblicato sull’European Heart Journal ha dimostrato che la vaccinazione contro l’herpes zoster con virus vivo attenuato è associata a una significativa riduzione del rischio di eventi cardiovascolari nella popolazione adulta di etĂ pari…
LeggiEfficienza ventilatoria al CPET distingue atleti sani da soggetti con cardiomiopatia ipertrofica
Un recente studio pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology ha evidenziato come l’efficienza ventilatoria valutata tramite test da sforzo cardiopolmonare (CPET) possa rappresentare un parametro discriminante tra atleti sani e soggetti con cardiomiopatia ipertrofica (HCM), anche quando entrambi presentano valori simili e supranormali di…
LeggiSupporto prolungato con pVAD consente l’ottimizzazione terapeutica nello shock cardiogeno
Un nuovo studio pubblicato sul Journal of Cardiac Failure ha evidenziato come l’impiego prolungato di dispositivi di assistenza ventricolare percutanei (pVAD) nei pazienti con shock cardiogeno (CS) possa facilitare la titolazione ottimale della terapia medica per lo scompenso cardiaco, risultando al contempo sicuro e…
LeggiIpragliflozin migliora la funzione diastolica in pazienti con frazione di eiezione e BMI elevati
Un’analisi secondaria del trial PROCEED, pubblicata sulla rivista Cardiovascular Diabetology, ha valutato l’impatto dell’inibitore SGLT2 ipragliflozin sulla funzione diastolica ventricolare sinistra in pazienti affetti da diabete mellito di tipo 2 (T2DM) e malattia renale cronica (CKD). Sebbene l’effetto globale del farmaco sulla funzione diastolica…
LeggiEtà cardiaca funzionale: un nuovo modello CMR predice l’invecchiamento cardiaco
Un nuovo modello automatizzato basato sulla risonanza magnetica cardiaca (CMR) è in grado di stimare l’etĂ funzionale del cuore, rivelando differenze significative tra l’invecchiamento fisiologico e quello accelerato da patologie croniche. Lo studio, pubblicato sull’European Heart Journal Open, ha coinvolto un’analisi multicentrica internazionale condotta…
LeggiCamminare a passo sostenuto riduce il rischio di aritmie cardiache
Un passo di cammino piĂą veloce si associa a un minor rischio di sviluppare aritmie cardiache, secondo uno studio su vasta scala pubblicato sulla rivista Heart. La ricerca ha valutato il legame tra velocitĂ di camminata — sia autoriportata sia misurata con accelerometro —…
LeggiColchicina e prevenzione cardiovascolare secondaria: ridotto il rischio di eventi maggiori
In ambito di prevenzione secondaria della malattia cardiovascolare aterosclerotica, l’utilizzo della colchicina ha suscitato crescente interesse, ma gli studi randomizzati pubblicati finora hanno mostrato risultati eterogenei. Una recente meta-analisi, pubblicata sull’European Heart Journal, ha cercato di chiarire l’efficacia globale del farmaco analizzando i dati…
LeggiBiomarcatori predittivi per il diabete gestazionale: CMI, SIRI e adipsina
L’identificazione precoce delle donne a rischio di sviluppare diabete gestazionale (GDM) rappresenta un obiettivo chiave per ridurre le complicanze materne e fetali associate a questa condizione. Uno studio recentemente pubblicato su Cardiovascular Diabetology ha analizzato il valore predittivo di tre biomarcatori emergenti: l’indice cardiometabolico…
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