Formulazioni diverse di uno stesso farmaco antiepilettico (AED) possono avere un effetto significativo sulla qualitĂ della vita delle persone affette da epilessia e disabilitĂ intellettuale. Spesso propensi a difficoltĂ di comunicazione e comprensione, i soggetti con disabilitĂ intellettuale potrebbero non desiderare di riportare gli…
LeggiCanale Medicina: Neuroscienze & patologie neurodegenerative
Dieta malsana riduce le dimensioni cerebrali
Il consumo di una malsana dieta occidentale caratterizzata da carne, hamburger, patatine e bevande gassate potrebbe ridurre il volume dell’ippocampo di sinistra, mentre una dieta sana a base di verdure fresche e pesce potrebbe incrementare proprio il volume ippocampale. Uno studio condotto su piĂą…
LeggiL’occlusione carotidea non è una bomba a tempo
Un recente studio condotto su 3.681 pazienti ha dimostrato che l’occlusione carotidea non è di fatto associata ad un elevato rischio di ictus e, pertanto, molte procedure di stenting carotideo o endoarteriectomia per pazienti asintomatici di fatto potrebbero fare piĂą male che bene. Secondo…
LeggiItalia leader in cura di ischemia e ictus tramite ‘immagini’
Italia leader nella cura di ischemia, ictus ed aneurisma cerebrale tramite ‘immagini’. Attraverso software d’avanguardia che applicano tecniche di radiografia alle neuroscienze, nel nostro Paese, si interviene, infatti, con operazioni salvavita mini invasive che disostruiscono meccanicamente i vasi sanguigni. Anche per questo di terra’ proprio in Italia, per la settima…
LeggiEpilessia: se la cura fosse chirurgica?
Guarire dall’epilessia grazie ad un intervento chirurgico. A tanto sono arrivate le possibilitĂ di cura per questa patologia che colpisce in Italia circa 500mila persone, con una percentuale di riuscita di quasi l’80%. A fare il punto sugli ultimi progressi sono gli oltre 2.000 neurochirurghi provenienti…
LeggiOcclusione arteria retinica centrale e rischio ictus
Il rischio di ictus o infarto miocardico acuto risulta aumentato nei pazienti che sono andati incontro ad occlusione dell’arteria retinica centrale (CRAO), specie nella settimana successiva all’occlusione stessa. Secondo Sang Yung Park dell’Ospedale Universitario Bundang di Seongnam, autore dello studio su 1.585 pazienti che…
LeggiEmorragie intracerebrali: scarso controllo pressorio aumenta il rischio recidive
Un inadeguato controllo della pressione ematica a seguito di un’emorragia intracerebrale (ICH) aumenta il rischio di recidiva e l’associazione risulta piĂą forte con l’aumentare della gravitĂ dell’ipertensione. Secondo Jonathan Rosand, autore di uno studio in materia condotto su 1.145 pazienti, questo dato supporta l’ipotesi…
LeggiSclerosi multipla: ruolo causale della vitamina D
Uno studio innovativo ha supportato un possibile ruolo causale per la vitamina D nella sclerosi multipla. E’ stata riscontrata una fortissima correlazione fra bassi livelli di vitamina D nel corso di tutta la vita e l’incremento del rischio di sclerosi multipla, come confermato da Brent…
LeggiEncefaliti rare: l’adalimumab aiuta metĂ dei pazienti
Quasi la metĂ dei pazienti con encefalite di Rasmussen (RE) risponde al trattamento con l’anti-TNF noto come adalimumab, dimostrando una rapida e prolungata riduzione degli attacchi epilettoformi ed una buona tollerabilitĂ . La RE è una patologia infiammatoria grave e cronica che colpisce uno degli…
LeggiGlioma pediatrico: la sopravvivenza differisce fra i sessi
I bambini sottoposti ad intervento chirurgico per gliomi di grado elevato (HGG) vanno incontro ad un miglioramento delle probabilitĂ di sopravvivenza se il tumore viene completamente rimosso, ed inoltre le pazienti di sesso femminile sopravvivono almeno 6 anni in piĂą rispetto a quelli di…
LeggiRiperfusione endovascolare post-ictus: i minuti contano
Per quanto riguarda la riperfusione endovascolare nei pazienti con ictus, il tempismo è essenziale. I pazienti di uno studio con un’arteria occlusa che sono stati trattati con il sistema Solitaire entro 120 minuti dalla comparsa dei sintomi sono andati incontro ad una possibilitĂ superiore…
LeggiConsumo moderato di alcool e caffè migliorerebbe la deambulazione negli anziani
Il consumo di alcool e caffè potrebbe essere associato ad un miglioramento della deambulazione negli anziani, ma i fumatori hanno maggiori probabilitĂ di presentare una deambulazione peggiore rispetto ai non fumatori. Secondo M. Arfan Ikram della Erasmus MC University Medical Centre di Rotterdam, autore…
LeggiIctus: problemi di salute per coniugi dei sopravvissuti
I coniugi dei sopravvissuti ad un ictus potrebbero affrontare in prima persona problemi di salute mentale e fisica anche sette anni dopo l’ictus intervenuto a carico del coniuge, come riscontrato da uno studio condotto su 248 coppie da Josefine Persson dell’UniversitĂ di Goteborg. Il…
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