Il problema del lento reclutamento negli studi randomizzati sull’ictus, presente da lunga data, non è migliorato affatto negli ultimi 25 anni, e casomai sta peggiorando. Ciò minaccia la praticabilità finanziaria degli studi, e ritarda la valutazione e l’adozione di nuove terapie potenzialmente benefiche. Secondo…
LeggiCanale Medicina: Neuroscienze & patologie neurodegenerative
Test ematico distingue Parkinson dai disturbi parkinsoniani atipici
La ricerca di proteine neurofilamentose a catena leggera (Nfl) nel sangue periferico potrebbe aiutare a distinguere il morbo di Parkinson dai disturbi parkinsoniani atipici APD). Secondo uno studio su più di 500 soggetti, questo marcatore risulta elevato in tutti gli APD, compresi paralisi sopranucleare…
LeggiArtigianato e giochi riducono il rischio di lievi deficit cognitivi
Prendere parte ad attività comuni e mentalmente stimolanti in età avanzata potrebbe ridurre il rischio di lievi deficit cognitivi. Questo dato si basa sull’osservazione di un campione di quasi 2.000 soggetti di età media pari a 77 anni, in cui l’autore Yonas Geda della…
LeggiSclerosi Multipla: le novità terapeutiche
“Una delle novità, se così possiamo dire, nella terapia della sclerosi multipla che oggi si presenta in modo più rilevante che in passato ed è per questo una novità, deriva dal disporre di nuovi trattamenti molto potenti in grado di modificare l’assetto del sistema…
LeggiSclerosi Multipla: trattamento precoce con interferone β riduce rischio conversione da episodio isolato
Dopo cinque anni, la terapia precoce, ritarderebbe il tempo di conversione a sclerosi multipla clinicamente definita e ridurrebbe l’attività alla risonanza magnetica. La somministrazione precoce di interferone β-1a per via sottocutanea (SC) sarebbe più efficace nel ridurre il rischio di conversione da un primo…
LeggiCefalea cronica: programma ambulatoriale migliora funzionalità
I pazienti con cefalea cronica che prendono parte ad un programma ambulatoriale interdisciplinare vanno incontro ad una riduzione significativa nella gravità delle cefalee, della disabilità funzionale e dello stress psicologico. Lo ha dimostrato un recente studio che ha portato a nuova speranza per questi…
LeggiMorbo di Alzheimer: integrazione DHA riduce progressione
Elevate dosi di integratori di DHA possono aiutare a prevenire la progressione verso la demenza nei pazienti portatori dell’allele APOE4. Lo suggerisce una recente revisione della letteratura, che auspicabilmente rinnoverà l’interesse nel finanziamento delle ricerche sul DHA nei portatori di questo allele, come affermato…
LeggiCalcio: colpo di testa connesso a sintomi neurologici
Colpire di testa un pallone da calcio, un punto focale di quello che è presumibilmente il gioco più popolare del mondo, potrebbe rappresentare qualcosa di più rispetto ad un evento subconcussivo minore. Un recente studio dimostra che sia colpire la palla intenzionalmente con la…
LeggiAnziani: “giocare con la mente” significa preservarla
(Reuters Health) – Gli anziani che si impegnano in attività che stimolano la mente presentano un minor rischio di sviluppare deterioramento cognitivo lieve rispetto ai loro coetanei che non mettono “alla prova” il loro cervello. Per gli adulti dai 70 anni in su con…
LeggiAlzheimer: ferro a livello cerebrale predice progressione
Un recente studio ha suggerito che i livelli cerebrali di ferro possano predire la progressione della malattia nei soggetti con morbo di Alzheimer portatori dell’allele a rischio APOE epsilon-4. Secondo Ashley Bush dell’Università di Melbourne, autrice dello studio, il ferro cerebrale rappresenta un fattore…
LeggiSclerosi Multipla: particelle di microRNA ne svelano l’andamento
(Reuters Health) – Le particelle di microRNA nel siero potrebbero essere correlate alle alterazioni evidenziate dalla Risonanza Magnetica nei pazienti affetti da Sclerosi Multipla. Ricerche precedenti hanno evidenziato cambiamenti nell’espressione dei microRNA nel tessuto cerebrale, nel plasma e nelle cellule immunitarie di pazienti con Sclerosi…
LeggiSclerosi Multipla: dai singoli percorsi terapeutici alla creazione di una rete comune. L’esperienza in Emilia Romagna di MSMLab
Analizzare diverse forme gestionali e organizzative per la presa in carico delle persone affette da sclerosi multipla (SM) e mettere in luce come, a fronte delle peculiarità di ciascuna azienda ospedaliera, è possibile creare un modello di rete clinica e assistenziale efficace e di…
LeggiAnziani: c’è correlazione tra andatura lenta e deterioramento cognitivo
(Reuters Health) – Secondo una nuova metanalisi svolta in Cina, le persone anziane con un’andatura lenta sono esposte a un maggior rischio di deterioramento cognitivo e demenza. Alcune ricerche avevano rilevato una correlazione tra andatura a disfunzione cognitiva, ma fino a oggi non era…
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