(Reuters Health) – Una ridotta sensibilità all’insulina può indurre un più rapido declino delle facoltà mentali nelle persone più anziane, anche tra quelle che non soffrono di diabete. A confermare questo collegamento è uno studio coordinato da David Tanne, della Tel Aviv University, in…
LeggiCanale Medicina: Neuroscienze & patologie neurodegenerative
Sclerosi Multipla, la malattia che non conosce le buone maniere
Si chiama “#ApriGliOcchi – La sclerosi multipla non conosce le buone maniere la nuova campagna di sensibilizzazione per la Sclerosi Multipla, una malattia neurodegenerativa che in Italia riguarda oltre 110 mila persone, soprattutto donne tra i 20 e i 40 anni, con 3.400 nuove…
LeggiAlzheimer: l’uso di benzodiazepine aumenta il rischio di polmoniti
(Reuters Health) – L’uso di benzodiazepine aumenterebbe il rischio di soffrire di polmonite tra i malati di Alzheimer. A ipotizzarlo è uno studio finlandese coordinato da Heide Taipale, del Kuopio Research Centre of Geriatric Care, dell’University of Eastern Finland. La ricerca è stata pubblicata…
LeggiSclerosi multipla: la mancanza di sonno aumenta il rischio di recidive
(Reuters Health) – Una scarsa qualità del sonno sembra essere associata ad un aumento del rischio di ricadute nei pazienti affetti da sclerosi multipla (SM). Lo suggerisce in uno studio condotto da un gruppo di ricercatori iraniani. “Per quanto ne sappiamo, nessuno studio ha fino…
LeggiIctus: con la tecnica interventistica recupero funzionale migliore e più veloce
(Reuters Health)– Un follow up di lungo periodo su pazienti partecipanti ad uno studio del 2014 conferma che il recupero dall’ictus è migliore se il coagulo di sangue è stato rimosso chirurgicamente e non affidato ai farmaci trombolitici. Le conclusioni si basano sull’osservazione di…
LeggiSLA, studio italiano: la proteina C-reattiva biomarker anche per il trattamento farmacologico
(Reuters Health) – Elevati livelli di proteina C-reattiva (CRP) sono associati a una più rapida progressione della sclerosi laterale amiotrofica (SLA). A dirlo uno studio retrospettivo condotto in Italia. Secondo quanto emerso nel lavoro, nelle malattie neurodegenerative come la SLA, la neuroinfiammazione potrebbe svolgere…
LeggiPerdita visus associata a demenza nell’anziano
La riduzione della funzionalità visiva da vicino nei pazienti anziani potrebbe incrementare il rischio di sviluppare successivamente demenza, ma questa associazione non è valida per quanto riguarda la visione a distanza, come rivelato dallo studioThree City, condotto su più di 7.700 pazienti da Virginie…
LeggiInterruzione del sonno a domicilio aumenta rischio delirio postoperatorio
L’interruzione del sonno a domicilio incrementa il rischio di delirio post-operatorio negli anziani, e questo rischio può risultare ulteriormente aumentato se anche il sonno in ospedale viene interrotto. Il delirio interessa il 10-31% dei soggetti anziani ricoverati in ospedale, e rappresenta un fattore predittivo…
LeggiGlioblastoma: un goffo strumento aumenta la sopravvivenza
Un dispositivo indossabile a batteria che somministra campi elettrici alternati tramite elettrodi collegati al cuoio capelluto estende la sopravvivenza complessiva dei pazienti con glioblastoma di recente diagnosi di quasi 5 mesi. Lo ha rivelato uno studio di fase 3 che supporta dati precedenti che…
LeggiLievi deficit cognitivi: assenza di amiloide significa comunque declino funzionale
Nei pazienti anziani con lievi deficit cognitivi (MCI) che non presentano beta-amiloide, l’andamento della demenza è meno grave rispetto alle loro controparti che la presentano, ma si verifica comunque un declino cognitivo. Secondo Ariel Graff-Guerrero del Center for Addiction and Mental Health di Toronto,…
LeggiSM: il rapporto tra neurologo e paziente per una gestione ottimale della malattia
Nella gestione di una malattia complessa come la sclerosi multipla, sono tante le componenti che occorre tenere ben presente e una di queste è il rapporto tra specialista e paziente. Fondamentale è la condivisione in ogni step del processo di cura ed in particolare…
LeggiDisturbo ossessivo compulsivo: tra i trattamenti di prima linea anche la terapia cognitivo-comportamentale
(Reuters Health) – La terapia cognitiva-comportamentale (CBT) sta accumulando evidenze sempre più robuste per il trattamento del disturbo ossessivo-compulsivo, tanto da giustificarne la diffusione attraverso piattaforme online e in contesti di gruppo. A dirlo un team di psichiatri USA che ha recentemente pubblicato uno…
LeggiMacula dell’occhio, “spia” dell’Alzheimer
(Reuters Health) – Un’indagine approfondita della macula permette di evidenziare difetti visivi caratteristici della malattia di Alzheimer. È quanto emerge da uno studio spagnolo pubblicato da Eye. “Il nostro studio ha evidenziato cambiamenti rilevanti nei parametri retinici attraverso l’utilizzo di tecnologie di imaging oftalmologico, modifiche…
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