I livelli sierici di proteina C-reattiva (PCR) sono stati proposti come fattore prognostico utile, praticabile e potenzialmente efficace nei pazienti con sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Elevati livelli di PCR potrebbero identificare i pazienti con SLA che rispondono meglio ad un nuovo farmaco in via…
LeggiCanale Medicina: Neuroscienze & patologie neurodegenerative
Morbo di Parkinson: DBS migliora qualità del sonno e riduce sonnolenza diurna
I pazienti con morbo di Parkinson dormono meglio dopo essersi sottoposti a stimolazione cerebrale profonda (DBS), e vanno incontro ad una riduzione della sonnolenza diurna. Lo ha dimostrato un piccolo studio condotto su 50 pazienti da Esther Werth dell’università di Zurigo, second cui il…
LeggiMorbo di Parkinson: infusioni di apomorfina riducono tempi “off”
Il trattamento con infusioni sottocutanee (SCI) dell’agonista della dopamina noto come apomorfina potrebbe ridurre i tempi “off” nelle forme avanzate di morbo di Parkinson. Questo termine si riferisce alla scomparsa degli effetti dei farmaci con la progressione della malattia, che spesso prelude a periodi…
LeggiSindrome di Lennox-Gastaut: cannabidiolo riduce attacchi epilettici
L’aggiunta di cannabidiolo (CBD) alla terapia farmacologica antiepilettica (AED) riduce significativamente la frequenza delle cadute da attacco epilettico nei pazienti con sindrome di Lennox-Gastaut (LGS), determinando un aumento degli effetti collaterali, ma risultando comunque in genere ben tollerato. Questo dato deriva da uno studio…
LeggiInsulino-resistenza e declino cognitivo: nuovo studio dimostra collegamento
(Reuters Health) – Una ridotta sensibilità all’insulina può indurre un più rapido declino delle facoltà mentali nelle persone più anziane, anche tra quelle che non soffrono di diabete. A confermare questo collegamento è uno studio coordinato da David Tanne, della Tel Aviv University, in…
LeggiSclerosi Multipla, la malattia che non conosce le buone maniere
Si chiama “#ApriGliOcchi – La sclerosi multipla non conosce le buone maniere la nuova campagna di sensibilizzazione per la Sclerosi Multipla, una malattia neurodegenerativa che in Italia riguarda oltre 110 mila persone, soprattutto donne tra i 20 e i 40 anni, con 3.400 nuove…
LeggiAlzheimer: l’uso di benzodiazepine aumenta il rischio di polmoniti
(Reuters Health) – L’uso di benzodiazepine aumenterebbe il rischio di soffrire di polmonite tra i malati di Alzheimer. A ipotizzarlo è uno studio finlandese coordinato da Heide Taipale, del Kuopio Research Centre of Geriatric Care, dell’University of Eastern Finland. La ricerca è stata pubblicata…
LeggiSclerosi multipla: la mancanza di sonno aumenta il rischio di recidive
(Reuters Health) – Una scarsa qualità del sonno sembra essere associata ad un aumento del rischio di ricadute nei pazienti affetti da sclerosi multipla (SM). Lo suggerisce in uno studio condotto da un gruppo di ricercatori iraniani. “Per quanto ne sappiamo, nessuno studio ha fino…
LeggiIctus: con la tecnica interventistica recupero funzionale migliore e più veloce
(Reuters Health)– Un follow up di lungo periodo su pazienti partecipanti ad uno studio del 2014 conferma che il recupero dall’ictus è migliore se il coagulo di sangue è stato rimosso chirurgicamente e non affidato ai farmaci trombolitici. Le conclusioni si basano sull’osservazione di…
LeggiSLA, studio italiano: la proteina C-reattiva biomarker anche per il trattamento farmacologico
(Reuters Health) – Elevati livelli di proteina C-reattiva (CRP) sono associati a una più rapida progressione della sclerosi laterale amiotrofica (SLA). A dirlo uno studio retrospettivo condotto in Italia. Secondo quanto emerso nel lavoro, nelle malattie neurodegenerative come la SLA, la neuroinfiammazione potrebbe svolgere…
LeggiPerdita visus associata a demenza nell’anziano
La riduzione della funzionalità visiva da vicino nei pazienti anziani potrebbe incrementare il rischio di sviluppare successivamente demenza, ma questa associazione non è valida per quanto riguarda la visione a distanza, come rivelato dallo studioThree City, condotto su più di 7.700 pazienti da Virginie…
LeggiInterruzione del sonno a domicilio aumenta rischio delirio postoperatorio
L’interruzione del sonno a domicilio incrementa il rischio di delirio post-operatorio negli anziani, e questo rischio può risultare ulteriormente aumentato se anche il sonno in ospedale viene interrotto. Il delirio interessa il 10-31% dei soggetti anziani ricoverati in ospedale, e rappresenta un fattore predittivo…
LeggiGlioblastoma: un goffo strumento aumenta la sopravvivenza
Un dispositivo indossabile a batteria che somministra campi elettrici alternati tramite elettrodi collegati al cuoio capelluto estende la sopravvivenza complessiva dei pazienti con glioblastoma di recente diagnosi di quasi 5 mesi. Lo ha rivelato uno studio di fase 3 che supporta dati precedenti che…
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