Le persone affette da condizioni neurologiche presentano, a volte, problemi a deglutire, quindi per loro può essere difficile mangiare e bere in modo sicuro. Questa condizione, chiamata disfagia neurogena, può essere “alleviata” dalla stimolazione elettrica della faringe. È quanto suggerisce lo studio PHADER, i…
LeggiCanale Medicina: Neuroscienze & patologie neurodegenerative
Concluso il primo biennio di lavoro di SMALab, il laboratorio manageriale sull’atrofia muscolare spinale
Conoscere come sono organizzate le Unità operative che si occupano di atrofia muscolare spinale (SMA) e come rispondono ai fabbisogni di pazienti e famiglie è il primo passo per capire come migliorare i processi di presa in carico e gestione di una malattia così…
LeggiP-tau217 nel plasma, biomarcatore per malattia di Alzheimer precoce
(Reuters Health) – Secondo un nuovo studio pubblicato da JAMA Neurology, i livelli di P-tau217 nel sangue sono più alti nella malattia di Alzheimer preclinica precoce e il cambiamento avviene prima che la proteina tau venga rilevata alla tomografia a emissione di positroni (tau-PET).…
LeggiEmicrania: erenumab superiore al topiramato nella prevenzione degli episodi
HER-MES, il primo studio di fase IV, randomizzato, in doppio cieco, double-dummy, head to head di erenumab versus topiramato, un antiepilettico usato nella profilassi dell’emicrania, in pazienti con emicrania episodica e cronica, ha raggiunto i suoi endpoint primari e secondari. I risultati raggiunti mostrano…
LeggiAgenesia del corpo calloso: grazie alla plasticità cerebrale 1/4 dei soggetti non presenta problemi cognitivi
In assenza del corpo calloso, una struttura che funge da ponte tra i due emisferi cerebrali, il cervello si riorganizza aumentando le connessioni intra-emisferiche. Lo hanno scoperto i ricercatori dell’università di Ginevra, in uno studio pubblicato dalla rivista Cerebral Cortex. Una persona su 4.000…
LeggiUn farmaco per il deficit da trasporto di riboflavina
La Rtd, o deficit da trasporto di riboflavina, è una malattia neurodegenerativa, di cui sono affette circa 250 persone in tutto il mondo, caratterizzata da una paralisi progressiva dei motoneuroni. I ricercatori dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù hanno scoperto qual è il difetto delle cellule…
LeggiAlla scoperta dei percorsi cerebrali dell’attenzione
Il controllo dell’attenzione deriva dalla capacità di ignorare le distrazioni e dalla disciplina per frenare gli impulsi. Queste due abilità, secondo uno studio condotto dai ricercatori del Massachusetts Institute of Technology, sono indipendenti, ma regolate entrambe dai neuroni del locus coeruleus (LC), un nucleo…
LeggiDisturbi del neurosviluppo: l’uso di anti-epilettici in gravidanza può aumentare il rischio
I bambini nati da madri che hanno assunto il valproato, un farmaco anti-epilettico, durante la gravidanza possono avere un rischio da quattro a cinque volte maggiore di sviluppare disturbi dello sviluppo neurologico nella prima infanzia. È quanto suggerisce uno studio francese pubblicato sulla rivista…
LeggiDeterioramento cognitivo: un sintomo comune e trascurato della sclerosi multipla – intervista a Ralph Benedict
Il deterioramento cognitivo è un segno a volte trascurato, ma comune, della sclerosi multipla e ha un impatto profondo sulla vita quotidiana dei pazienti. La ricerca neuro-psicologica suggerisce che la velocità di elaborazione cognitiva e la memoria episodica sono i domini cognitivi più frequentemente…
LeggiParkinson: perché la levodopa non è più efficace con il progredire della malattia
La malattia di Parkinson viene spesso trattata con un farmaco, la levodopa, che allevia il rallentamento dei movimenti che caratterizza questi pazienti. Con il progredire della malattia però, i benefici di questa molecola vengono meno: un dosaggio basso non è efficace e un dosaggio…
LeggiSclerosi multipla: interazione tra fattori genetici e ambientali
La sclerosi multipla colpisce circa 2,5 milioni di persone in tutto il mondo, la maggior parte delle quali giovani. La causa di questa patologia autoimmune è una complessa interazione tra fattori genetici e ambientali come il fumo o le infezioni. Il 60% del rischio…
LeggiEpilessia del lobo temporale: la D-serina potrebbe prevenire la morte dei neuroni
Le crisi epilettiche del lobo temporale sono debilitanti e possono causare danni permanenti nei pazienti, inclusa la morte dei neuroni. La D-serina potrebbe svolgere un ruolo cruciale nella prevenzione di questo tipo di crisi epilettica, secondo uno studio condotto dai ricercatori del Florida State…
LeggiMedicina e realtà virtuale: come rendere possibile l’impossibile – Intervista a Marco Iosa
E se, durante il lockdown, in ogni casa ci fosse stato un caschetto di realtà virtuale? Probabilmente ci saremmo sentiti meno soli, le lezioni a distanza sarebbero state meno “alienanti” e sarebbe stato possibile, per esempio, portare una classe intera al Louvre, o al…
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