I ricercatori del Massachusetts General Hospital hanno scoperto come la beta amiloide si forma negli assoni. I loro risultati, pubblicati su Cell Reports, potrebbero servire da guida per lo sviluppo di nuove terapie per prevenire l’insorgenza di questa devastante malattia neurologica. Dal 1986, momento…
LeggiCanale Medicina: Neuroscienze & patologie neurodegenerative
Deep Time: un’esperienza “oltre il tempo”
La maggior parte delle persone (immagino) inizia la propria giornata al suono di una sveglia, impostata ad una certa ora. Seguono una serie di impegni, scanditi dalle lancette dell’orologio: al lavoro alle 8:30, meeting (probabilmente virtuale) alle 10, pranzo alle 13, aperitivo (quando le…
LeggiParkinson: un dispositivo wireless per monitorare l’attività cerebrale dei pazienti
La registrazione diretta dell’attività cerebrale profonda e superficiale offre uno sguardo unico sulle cause alla base di molti disturbi cerebrali; tuttavia, le sfide tecnologiche fino a questo punto hanno limitato le registrazioni dirette del cervello umano a periodi di tempo relativamente brevi in contesti…
LeggiNon solo il fegato, anche il cervello metabolizza l’alcol
Fin ora si è sempre pensato che la maggior parte dell’alcool ingerito venisse metabolizzato dal fegato, mentre una restante piccola porzione venisse espulsa attraverso urine e respiro. Una ricerca pubblicata dalla rivista Nature Metabolism mostra invece che l’etanolo può essere metabolizzato dai neuroni del…
LeggiGli effetti dell’anestesia sull’attività neuronale
I meccanismi attraverso i quali gli anestetici fanno sprofondare i pazienti in uno stato di incoscienza non sono stati ampiamente studiati. I ricercatori del Picower Institute for Learning and Memory al MIT hanno quindi deciso di studiare i cambiamenti dell’attività cerebrale indotti da un…
LeggiL’epilessia in Cina: ostacoli e progressi nella gestione della malattia
La Cina è il paese più popolato al mondo, composto da 1,38 miliardi di abitanti. Negli ultimi decenni ha visto una rapida crescita economica e uno sviluppo in tutti i settori, compreso quello sanitario. Qui i progressi della ricerca e della medicina possono portare…
LeggiLa privazione del sonno ostacola la “pulizia” del cervello
Nel 2013 uno studio pubblicato da Science mostrava come, nei topi, dormire consente la rimozione di prodotti di scarto potenzialmente neurotossici che si accumulano nel sistema nervoso centrale durante la veglia. Veniva proposta quindi l’affascinante teoria che il motivo, o uno dei motivi, per…
LeggiLa barriera ematoencefalica compromessa nella schizofrenia
L’alterazione della barriera emato-encefalica potrebbe promuovere la neuroinfiammazione nelle persone affette da schizofrenia associata a sindrome da delezione 22q11.2. È quanto rivela uno studio condotto dai ricercatori della Perelman School of Medicine e del Children’s Hospital of Philadelphia (CHOP) e pubblicato dalla rivista Brain.…
LeggiObesità: scoperto il meccanismo d’azione del farmaco setmelanotide
Ormai da decenni si sa che il recettore della melanocortina 4 (MC4R) svolge, al livello del sistema nervoso centrale, un ruolo fondamentale nella regolazione dell’omeostasi energetica e nel controllo del peso corporeo. Di recente la molecola setmelanotide, agonista del recettore MC4R, è stata approvata…
LeggiLa solitudine persistente associata al rischio di Alzheimer
La solitudine persistente durante la mezza età (45-64 anni) sembra aumentare le probabilità che le persone sviluppino la demenza e il morbo di Alzheimer (AD) più avanti nella vita. La solitudine è un sentimento soggettivo derivante da una discrepanza percepita tra le relazioni sociali…
LeggiPossibile associazione tra l’attività dei neuroni dell’amigdala e la sindrome di Takotsubo
Uno studio pubblicato dall’European Heart Journal suggerisce che un aumento dell’attività dei neuroni dell’amigdala possa essere in qualche modo correlato allo sviluppo della sindrome di Takotsubo (TTS). Secondo i ricercatori, gli interventi per ridurre questa attività cerebrale correlata allo stress potrebbero aiutare a ridurre…
LeggiL’impatto delle mutazioni somatiche sullo sviluppo della schizofrenia
Uno studio pubblicato dalla rivista Biological Psychiatry suggerisce che le mutazioni geniche somatiche nelle cellule cerebrali potrebbero spiegare alcune malattie neuropatologiche. La ricerca è stata guidata da Jeong Ho Lee, del Korea Advanced Institute of Science and Technology e dal team dello Stanley Medical…
LeggiDifferenze tra cervello maschile e cervello femminile: sono poche e riguardano soprattutto le dimensioni
Le neuroscienze hanno cercato per decenni di capire se il cervello avesse un genere. Se quindi il sistema nervoso centrale di uomini e donne presentasse delle differenze significative, responsabili delle caratteristiche che siamo abituati a considerare più “femminili” o più “maschili”. Si sono alternate…
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