Il crescente aumento a livello globale dell’incidenza di obesità, patologie cardiovascolari e neurodegenerative, come ad esempio il morbo di Alzheimer, è attribuito a diversi fattori quali stili di vita poco salutari e l’invecchiamento demografico. Tuttavia, la connessione profonda tra queste malattie rimane in parte…
LeggiCanale Medicina: Neuroscienze & patologie neurodegenerative
Possibili effetti dei polifenoli sulle malattie neurodegenerative
L’aumento dell’aspettativa di vita della popolazione mondiale ha inevitabilmente comportato un maggior coinvolgimento del cervello nei processi di invecchiamento e una più elevata incidenza di malattie neurodegenerative determinando sfide sempre più significative per la salute pubblica. In questo contesto, le piante medicinali, utilizzate da…
LeggiLe cellule staminali come potenziale trattamento di alcune malattie neurodegenerative
Da diversi anni le cellule staminali suscitano grande interesse nel campo della ricerca grazie al loro enorme potenziale terapeutico. Numerose malattie neurologiche, ad esempio la sclerosi multipla (SM), la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), il morbo di Alzheimer (MA), il morbo di Parkinson (PD) e…
LeggiPolicy Brief Camerae Sanitatis – Verso una nuova gestione dell’epilessia come priorità di salute pubblica
L’epilessia è la seconda patologia cronica più diffusa al mondo e ad oggi i farmaci anticrisi curano il sintomo ma non la causa. Anche per questo la cura è una priorità a livello globale come dimostra il primo Action Plan a livello globale sull’epilessia…
LeggiCome il lattato contribuisce allo sviluppo cerebrale
Gli scienziati della Tohoku University hanno scoperto il ruolo fondamentale che il lattato svolge nella differenziazione delle cellule staminali neurali. Hanno anche scoperto un mezzo attraverso il quale il lattato invia segnali alle cellule, contribuendo a modificare e rafforzare le funzioni neuronali. I dettagli…
LeggiOlio d’oliva e rischio di demenza fatale
Un nuovo studio suggerisce che incorporare l’olio d’oliva nella dieta potrebbe aiutare a ridurre il rischio di morire di demenza. I risultati sono stati presentati in occasione del NUTRITION 2023, l’incontro annuale di punta dell’American Society for Nutrition. Gli scienziati hanno analizzato questionari dietetici…
LeggiMicrobioma intestinale, compromissione cognitiva lieve e probiotici
I risultati di un nuovo studio suggeriscono che l’assunzione di un probiotico potrebbe aiutare a prevenire il declino della memoria che può accompagnare l’invecchiamento. La ricerca potrebbe aprire la strada a nuovi trattamenti non invasivi che sfruttano il microbioma intestinale per mitigare il declino…
LeggiMarker proteici del rischio di demenza in età avanzata
Uno studio che ha coinvolto migliaia di persone con più di 25 anni ha identificato le proteine legate allo sviluppo di demenza. I risultati, pubblicati dalla rivista Science Translational Medicine potrebbero contribuire allo sviluppo di nuovi test diagnostici, o di nuovi trattamenti, per le…
LeggiEccesso di mortalità per Alzheimer e demenze durante la pandemia
Uno studio pubblicato dalla rivista JAMA Neurology ha rilevato aumenti della mortalità nei pazienti con malattia di Alzheimer e demenze correlate (ADRD)(la demenza era la causa di morte sottostante o contribuente) durante il primo anno di pandemia di Covid-19. Questi aumenti si sono ridotti…
LeggiValutazione clinico-radiologica e patologica della sindrome cortico-basale
I risultati di uno studio pubblicato dalla rivista Neurology mostrano che nei pazienti con sindrome corticobasale può essere identificata una varietà di disturbi neurodegenerativi, ma le differenze di imaging clinico e regionale possono aiutare a prevedere la neuropatologia sottostante. Secondo gli autori sono necessari…
LeggiParkinson: neuroni derivati da cellule staminali pluripotenti indotte
Gli scienziati della Scripps Research e dell’Università di Cardiff hanno usato la terapia autologa, che utilizza cellule staminali pluripotenti indotte (iPSC) per sostituire i neuroni nel Parkinson. Nello studio, i ricercatori hanno utilizzato iPSC ricavate dalle cellule della pelle di due persone con malattia…
LeggiProgramma di assistenza post-ictus ambulatoriale
In uno studio pubblicato dalla rivista The Lancet Neurology non sono state identificate differenze tra i pazienti con ictus ischemico nel gruppo di intervento, costituito da pazienti trattati in un programma di assistenza post-ictus ambulatoriale strutturato, e nel gruppo di controllo (pazienti che hanno…
LeggiSpasticità post-ictus, la riabilitazione non è accessoria ma un tassello essenziale del percorso di cura. Il punto a Camerae Sanitatis
L’ictus colpisce in Italia circa 185mila persone all’anno: 150mila sono i nuovi casi e 35mila le persone che hanno un nuovo ictus dopo il primo episodio. È la terza causa di morte (dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie) e la prima causa di…
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