Nei pazienti con diabete di tipo II, l’alogliptina non risulterebbe associata ad un aumento del rischio di eventi correlati all’insufficienza cardiaca. Questo dato deriva dallo studio EXAMINE, il primo di due studi randomizzati e controllati atti a valutare i principali esiti cardiaci nei pazienti…
LeggiCanale Medicina: Ipertensione & Scompenso
Ipertensione, mai ritardare l’intensificazione del trattamento
Attendere che la pressione sistolica del paziente superi i 150 mmHg, prima di intensificare il trattamento antipertensivo, è una pratica associata ad un incremento del rischio di eventi cardiovascolari acuti e della mortalitĂ . Secondo una recente analisi, inoltre, un ritardo di circa sei settimane…
LeggiTroponina T e BNP, utili per predire la prognosi in pazienti in lista per la CRT
La misurazione simultanea della troponina T cardiaca e del Peptide Natriuretico B (BNP) fornisce una proiezione sulla prognosi dei pazienti in lista per la resincronizzazione cardiaca (CRT) dopo 12 mesi. La classificazione dei pazienti in una categoria di rischio bassa, intermedia o elevata sulla…
LeggiRischio ictus, elevare i target pressori potrebbe aumentarlo
I pazienti anziani liberi da diabete o nefropatie che presentano una pressione sistolica compresa fra 140 e 149 mmHg presentano un rischio di ictus superiore rispetto alle loro controparti con una pressione sistolica al di sotto dei 140 mmHg ed un livello di rischio…
LeggiTAVI, un anno di dati per valutare rischi e benefici
In uno studio condotto negli USA su 12.000 pazienti di etĂ media pari ad 84 anni, relativo agli esiti dell’impianto valvolare aortico transcatetere (TAVI= transcatheter aortic valve implantation o TAVR = transcatheter aortic valve replacement), soltanto il 26% dei pazienti è andato incontro ad ictus o…
Leggi

