La riserva funzionale cardiovascolare migliora a seguito di un trapianto di rene nei pazienti con nefropatie terminali anche in assenza di alterazioni significative della morfologia ventricolare, come emerge dallo studio CAPER, condotto su 85 pazienti. Gli indici relativi alla capacità d’esercizio cardiopolmonare (CPET), ed…
LeggiCanale Medicina: Ipertensione & Scompenso
Insufficienza cardiaca resistente ai diuretici: promettente soluzione salina ipertonica
La soluzione salina ipertonica (HS) risulta sicura e ben tollerata come trattamento adiuvante per i diuretici dell’ansa nell’insufficienza cardiaca acuta scompensata (ADHF), come emerge da uno studio retrospettivo condotto su 58 casi. Per quanto questo approccio si sia dimostrato alquanto promettente già in precedenza,…
LeggiAbitudini sane cedono il passo dopo l’introduzione di statine ed antipertensivi
Per quanto uno stile di vita sano per il cuore rappresenti una potente medicina nella gestione del rischio cardiovascolare, uno studio condotto su 11.225 soggetti ha riscontrato che molti pazienti, se non tutti, tralasciano le abitudini sane quando iniziano il trattamento con una statina…
LeggiIpertensione: meno rischi con lo sci cross-country a lunga distanza
I soggetti che praticano sci cross-country a lunga distanza hanno meno probabilità di sviluppare l’ipertensione rispetto agli altri. Lo ha accertato uno studio che ha esaminato i dati relativi a 206.889 soggetti che hanno partecipato ad una gara di sci di 90 km e…
LeggiControversie sulle nuove soglie pressorie diastoliche
L’ipertensione diastolica isolata è oggi maggiormente prevalente, data la definizione di ipertensione impiegata nelle più recenti linee guida statunitensi, ma questa condizione non sembrerebbe essere associata ad alcun incremento del rischio di esiti cardiovascolari. Secondo John William McEvoy della National University of Ireland di…
LeggiInsufficienza cardiaca sistolica non ischemica: ICD per tutti?
Lo studio multicentrico DANISH del 2016 ha messo in dubbio l’opportunità di impiegare defibrillatori impiantabili (ICD) di routine in tutti i pazienti con insufficienza cardiaca sistolica non ischemica. Essi non hanno apportato alcun beneficio in termini di sopravvivenza complessiva, ma un approccio più mirato…
LeggiLVAD: esiti simili con trattamento definitivo o bridging
Gli esiti clinici del trattamento con LVAD sono simili a prescindere dal fatto che il paziente sia o meno candidato ad un trapianto cardiaco, come emerge dallo studio MOMENTUM 3. Come affermato dall’autore Mardeep Mehra del Brigham and Women’s Hospital di Boston, tradizionalmente si…
LeggiAssistenza post-natale a seguito di disturbi ipertensivi della gravidanza
E’ stato condotto uno studio allo scopo di esplorare i punti di vista e le esperienze cliniche relative all’assistenza post-natale per le donne che hanno manifestato disturbi ipertensivi della gravidanza (HDP), la consapevolezza delle principali indicazioni delle linee guida NICE per l’informazione della gestione…
LeggiAldosteronismo primario può presentarsi sotto forma di fibrillazione atriale
La fibrillazione atriale può costituire un segno di presentazione dell’aldosteronismo primario nei pazienti con ipotensione. Lo suggerisce lo studio PAPHY, condotto su 411 pazienti da Gianpaolo Rossi dell’ospedale universitario di Padova, secondo cui i pazienti con ipertensione e fibrillazione atriale dovrebbero essere sottoposti a…
LeggiInsufficienza cardiaca: antagonisti recettoriali dei mineralcorticoidi non inducono ipotensione
I pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione preservata (HFrEF), possono essere trattati con antagonisti recettoriali dei mineralcorticoidi (MRA) con scarsi rischi di sviluppare ipotensione, come rivela l’analisi congiunta di due grandi studi randomizzati. Come affermato da John McMurray dell’università di Glasgow, autore…
LeggiIncremento pressione più precoce ed intenso nelle donne
Una nuova analisi delle traiettorie sesso-specifiche della pressione, ha dimostrato che a partire da un’età precoce e per tutta la vita le donne vanno incontro ad incrementi più marcati della pressione rispetto agli uomini. Quanto riscontrato da Susan Cheng del Cedars-Sinai Medical Center di…
LeggiIctus: il fumo incide sugli esiti funzionali
(Reuters Health) – Le persone che fumano o hanno smesso di recente presentano maggiori probabilità di avere conseguenze dopo un ictus rispetto alle persone che non hanno mai fumato. L’evidenza emerge da uno studio condotto in Giappone, nel quale le persone che fumavano al…
LeggiInsufficienza cardiaca acuta: strategia vasodilatativa aggressiva non aumenta sopravvivenza
La terapia vasodilatativa precoce, anche se aggressiva, fa poco per migliorare la sopravvivenza o altri esiti clinici nei pazienti ricoverati per insufficienza cardiaca acuta, come suggerisce l’unico studio randomizzato che sminuisce il ruolo dei vasodilatatori in questo contesto. Si tratta dello studio GALACTIC, condotto…
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