L’ipertensione e le iperintensitĂ della materia bianca (WMH) sono fattori di rischio reciprocamente associati di deficit cognitivi, ma l’etĂ potrebbe modificare fra ipertensione e WMH ed il loro collegamento con i deficit cognitivi stessi. E’ stato dunque condotto uno studio allo scopo di valutare…
LeggiCanale Medicina: Ipertensione & Scompenso
Ipertensione e qualitĂ della vita correlata alla salute
L’ipertensione rappresenta uno dei principali fattori di rischio di patologie cardiovascolari, e costituisce un problema sanitario epidemico, dato che nel mondo ne risulta affetto un miliardo di persone. Pochi studi sinora hanno esaminato l’impatto dell’ipertensione sulla funzionalitĂ fisica, psicologica e sociale dei pazienti ed…
LeggiHfpEF: ancora misteriosa la differenza fra i sessi nella risposta a sacubitril/valsartan
La spiegazione per gli impressionanti benefici clinici di sacubitril/valsartan nelle donne con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione preservata (HFpEF) nello studio PARAGON-HF, non riscontrati negli uomini, rimangono elusive, come affermnto da Jonathan Cunningham dell’ACC/WHF, autore di un sottostudio sull’NT-proNBNP che comunque ha portato…
LeggiTrapianto cardiaco: ampia variabilitĂ nelle gravidanze successive
I profili della pratica clinica riguardanti la gravidanza a seguito di un trapianto cardiaco variano ampiamente negli USA, e molti medici erroneamente credono che la gravidanza sia controindicata in tutti i casi. Ciò emerge da un recente sondaggio condotto da Michelle Kittleson del Cedars-Siani…
LeggiIctus, linee guida: chiusura del forame ovale pervio nei pazienti under 60
(Reuters Health) – Le linee guida aggiornate dell’American Academy of Neurology (AAN) raccomandano la chiusura del forame ovale pervio (PFO) come misura preventiva per alcune pazienti con un’etĂ inferiore ai 60 anni che hanno avuto un ictus. Queste linee guida aggiornano una raccomandazione del…
LeggiArresto cardiaco extraospedaliero: fumi degli incendi aumentano il rischio
L’esposizione ai fumi degli incendi forestali potrebbe incrementare il rischio di arresto cardiaco extraospedaliero anche del 70%, come dimostrato da uno studio condotto su 5336 pazienti. Per quanto la maggior parte degli adulti e dei bambini sani si riprenda rapidamente dall’esposizione ai fumi degli…
LeggiInsufficienza cardiaca: molti pazienti non ricevono terapia medica ottimale
Un’analisi secondaria dello studio GUIDE-IT ha rivelato che molti pazienti con insufficienza cardiaca potrebbero non ricevere adattamenti della terapia medica, e quindi potrebbero non ottenere una terapia medica ottimale diretta dalle linee guida (GDMT). Lo studio originale riguardava l’uso di un biomarcatore per iniziare…
LeggiRAS-bloccanti da proseguire durante la pandemia di CoVid-19
Non sussistono evidenze per abbandonare l’uso dei RAS-bloccanti durante l’attuale pandemia di CoVid-19. Non ci sono infatti dati a supporto dell’ipotesi secodo cui ACE.-inibitori ed ARB facilitino l’entrata del coronavirus incrementando l’espressione di ACE2, come affermato da A. H. Jan Dansen della Erasmus MC…
LeggiPilates migliora salute cardiovascolare nelle giovani donne obese
Un nuovo studio che ha dimostrato i benefici per la salute del pilates potrebbe aiutare ad alleggerire l’umore delle persone bloccate a casa in conseguenza del distanziamento sociale legato al CoVid-19. Lo studio, condotto su 14 donne obese ed ipertese, dimostra che al termine…
LeggiSolide evidenze di danno miocardico nel CoVid-19
Le caratteristiche cliniche di 4 pazienti con insufficienza cardiaca terminale e CoVid-19 forniscono solide evidenze a supporto del fatto che il virus possa causare danni cardiaci. Le evidenze emergenti suggeriscono che il CoVid-19 interessi preferenzialmente gli anziani ed in particolar modo, quelli affetti da…
LeggiRischio suicidio nei pazienti con LVAD
Una nuova ricerca ha dimostrato un incremento dell’incidenza dei tentativi di suicidio nei soggetti in cui è stato impiantato un LVAD (Left Ventricular Assist Device). Si tratta dello studio ASSIST-ICD, condotto su 659 pazienti da Vincent Galand della CHU di Rennes, secondo cui il…
LeggiLeucemia mieloide cronica. Possibile tossicitĂ cardiovascolare degli inibitori delle tirosin chinasi
Gli inibitori delle proteine tirosin chinasi (TKI), usati nel trattamento di pazienti affetti da leucemia mieloide cronica, sembrano essere associati ad un maggiore rischio di complicanze cardiovascolari rispetto ad altri farmaci antitumorali. Lo suggerisce uno studio condotto dall’UniversitĂ degli studi di Messina in collaborazione…
LeggiBiomarcatori nei giovani adulti predicono origine insufficienza cardiaca
Due biomarcatori correlati all’attivazione endoteliale, se misurati nei giovani adulti, potrebbero predire cambiamenti miocardici subclinici nella mezza etĂ che precedono una successiva insufficienza cardiaca con frazione di eiezione preservata (HFpEF). I due marcatori, ossia E-selectina ed ICAM-1, svolgono un ruolo nel processo fisiopatologico che…
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