Uno studio di fase 2 sul farmaco noto come bictegravir, usato in combinazione con emtricitabina e tenofovir alafenamide, suggerisce che presto sarĂ possibile iniziare la terapia antiretrovirale senza dover individualizzare il trattamento tenendo conto di fattori come epatite B, funzionalitĂ renale, sensibilitĂ all’abacavir e…
LeggiCanale Medicina: HIV
Hiv: terapia antiretrovirale immediata protegge da gravi infezioni batteriche
L’inizio immediato della terapia antiretrovirale riduce il rischio di gravi infezioni batteriche nei pazienti Hiv-positivi con elevate conte CD4. Lo dimostrano i dati dello studio START, che ha illustrato una riduzione del 57% nel rischio di morbiditĂ e mortalitĂ da AIDS e non-AIDS nei…
LeggiHiv: idrocortisone a basse dosi favorisce apprendimento verbale
I glucocorticoidi vengono rilasciati in risposta allo stress, ed alterano sia la cognizione che la funzionalitĂ cerebrale mediante meccanismi sia rapidi e non genomici che lenti e genomici. La somministrazione di glucocorticoidi sotto forma di idrocortisone favorisce alcuni aspetti dell’apprendimento e della memoria nei…
LeggiHiv: strategia test con cartelle elettroniche rivela infezioni non diagnosticate in ospedale
I test dell’Hiv di routine nei pazienti ricoverati in ospedale sono raccomandati, ma sono state sinora descritte poche strategie per espandere questi test in ambito ospedaliero. Un recente studio ha valutato l’impatto di un richiamo sulle cartelle cliniche elettroniche sul test dell’Hiv per i…
LeggiTerapia antiretrovirale combinata e diffusione Hiv wild-type e farmacoresistente
L’Hiv-1 si dissemina fra le cellule T mediante infezione intercellulare libera oppure tramite una via di diffusione cellula-cellula diretta altamente efficiente. L’elevata molteplicitĂ locale che caratterizza l’infezione cellula-cellula causa una certa variabilitĂ nell’efficacia dei farmaci antiretrovirali applicati come singoli agenti. Per quanto gli inibitori…
LeggiHiv: infarto tipo 2 comune quanto il tipo 1
In un ampio campione di pazienti con Hiv, metĂ degli infarti sono stati di tipo 2, una frequenza che supera di gran lunga quella osservata nella popolazione generale. Come affermato da Heidi Crane dell’UniversitĂ di Washington, autrice della ricerca, i dati sulla popolazione generale…
LeggiProfilassi post-espositiva spesso non segue le linee guida sul rischio
Le decisioni sull’opportunitĂ di prescrivere o meno la profilassi post-espositiva (PEP) a pazienti che si presentano in pronto soccorso si dissociano dalle linee guida sul rischio nel 20% circa dei casi, come riportato da una recente indagine condotta in Svizzera da Alex Marzel e…
LeggiHiv: strumento di calcolo ACC/AHA sottostima rischio infarto
In un campione cumulativo di 11.258 pazienti con Hiv, l’equazione ACC/AHA del 2013 per prevedere il rischio a 10 anni di patologie cardiovascolari arteriosclerotiche risulta in genere adeguato nella previsione del rischio di infarto, specialmente negli uomini di razza bianca, ma risulta meno efficace…
LeggiHiv: anello vaginale alla dapivirina previene la trasmissione
Gli anelli vaginali alla dapivirina risultano efficaci per la prevenzione della trasmissione dell’Hiv nelle donne, come emerge da due recenti studi. Secondo Jared Baeten dell’universitĂ di Washington, autore di uno di essi, questi risultati provano che un microbicida possa realmente ridurre il rischio di…
LeggiHiv: rimanere a scuola riduce incidenza nelle giovani donne
Il trasferimento di fondi non riduce i tassi di acquisizione dell’Hiv da parte delle giovani donne africane, ma rimanere a scuola risulta molto piĂą efficace. Come illustrato da Audrey Pettifor dell’UIniversitĂ del North Carolina, autrice di un recente studio, il trasferimento di fondi è…
LeggiTerapie antiretrovirali e barriere riportate dal paziente
Mantenere un elevato livello di aderenza alla terapia antiretrovirale rappresenta una sfida in qualunque ambito ed in qualsiasi popolazione, e comprendere l’importanza relativa delle diverse barriere che si oppongono all’aderenza aiuterebbe ad informare l’adattamento specifico di diversi interventi e le future prioritĂ di ricerca.…
LeggiHiv: immunoterapie basate su cellule dendritiche
La comunitĂ scientifica fronteggia ancora la sfida di sviluppare strategie per curare l’infezione da Hiv. Una delle strategie perseguite consiste nello sviluppo di vaccini immunoterapeutici basati sulle cellule dendritiche, attivate dal virus, che puntino a potenziare la risposta immune specifica anti-Hiv. Secondo la revisione…
LeggiHiv e funzionalità cognitiva nelle prime fasi dell’infezione
E’ stato condotto uno studio atto ad esaminare la funzionalitĂ cognitiva nelle fasi acute-precoci dell’infezione da Hiv e nei 2 anni susseguenti. Lo studio ha preso in esame gli 86 soggetti del Chicago Early HIV Infection Study, che sono stati sottoposti ad una valutazione…
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