La fibrosi epatica è comune, specialmente nei pazienti affetti da Hiv. Questi pazienti presentano un eccesso di scompenso cardiaco congestizio rispetto ai soggetti non infetti e, sinora, è rimasto ignoto se lo stadio della fibrosi epatica influenzi il rischio di scompenso cardiaco congestizio o…
LeggiCanale Medicina: HIV
Hiv: esiti paragonabili con raltegravir ed efavirenz
I tassi di mortalitĂ e progressione verso l’AIDS a 4 anni sono bassi e simili fra i regimi antivirali contenenti raltegravir ed efavirenz. In base alle evidenze randomizzate sul controllo virologico sinora disponibili, era stato ipotizzato che il raltegravir potesse portare ad esiti clinici…
LeggiHiv: controllo migliore nel liquido seminale con rilpivirina o un integrasi inibitore
La rilpivirina o un integrasi inibitore hanno maggiori probabilitĂ rispetto ad un proteasi inibitore di portare precocemente a livelli non rilevabili di Hiv nel liquido seminale negli uomini con infezione da Hiv mai trattati. Lo afferma Luis Lopez-Cortes dell’ospedale universitario Virgen del Rocio di…
LeggiHiv: pesante uso di cannabis incrementa rischio cardiovascolare
Un uso intensivo di marijuana è associato ad un incremento del rischio di eventi cardiovascolari multipli negli uomini con Hiv, indipendentemente dall’abitudine al fumo di tabacco. Questo dato, proveniente da uno studio su 558 pazienti, suggerisce che i medici dovrebbero mettere in guardia i…
LeggiHIV. Dagli anni ’90 cresce di 10 anni l’aspettativa di vita
(Reuters) – L’aspettativa di vita per gli adulti positivi all’HIV negli Stati Uniti e in Europa, rispetto agli anni ’90, è aumentata di 10 anni, grazie a miglioramenti nella terapia antiretrovirale, tanto che, ad oggi, molti pazienti possono aspettarsi di vivere quanto quelli sani.…
LeggiHiv: omosessuali curati in aumento, ma permangono disparitĂ
Gli uomini omosessuali e bisessuali che ricevono diagnosi di Hiv negli USA ricevono prontamente i trattamenti necessari piĂą spesso rispetto al passato, ma i soggetti di razza nera hanno ancora meno possibilitĂ di ricevere una terapia antiretrovirale rispetto alle loro controparti di razza bianca.…
LeggiHiv: leggi penali non scoraggiano la trasmissione
Dopo piĂą di 30 anni da quando negli USA è stata approvata la prima legge penale per tentare di prevenire la diffusione dell’Hiv, un recente studio ha suggerito che questi provvedimenti hanno fallito nel rallentare la trasmissione del virus. Le leggi in vigore negli…
LeggiHiv: utile la pitavastatina per l’ipercolesterolemia da antivirali
Non Il trattamento dei pazienti Hiv-positivi con una statina che abbia un basso potenziale di interazione negativa con la terapia antiretrovirale potrebbe migliorare significativamente le lipoproteine ed altri marcatori di dislipidemia senza influenzare i tassi di fallimento virologico o il metabolismo del glucosio. Lo…
LeggiInfezione da Hiv e funzione immunologica delle cellule di Langerhans
Le cellule di Langerhans (LC) rappresentano uno dei target cellulari iniziali dell’Hiv a seguito dell’esposizione sessuale al virus, ed esse vengono infettate produttivamente dal virus. Le LC infettate dall’Hiv migrano verso i linfonodi drenanti (dLN) e trasmettono il virus alle cellule CD4+, portando alla…
LeggiHiv: infiammazione, attivazione immunitaria e terapia antiretrovirale
E’ stata effettuata una revisione della letteratura per evidenziare gli effetti differenziali degli antiretrovirali moderni sull’infiammazione sistemica, in quanto l’incremento dell’attivazione immunitaria è collegato a mortalitĂ e morbiditĂ importanti nel contesto dell’infezione da Hiv. E’ stato riscontrato che la terapia antiretrovirale riduce drasticamente sia…
LeggiHiv: nel 2030 i tumori piĂą diffusi potrebbero sorprendere
Il carico oncologico nei soggetti che convivono con l’Hiv negli USA sta andando incontro a notevoli cambiamenti. Secondo un’indagine condotta da Jessica Islam dell’universitĂ del North Carolina, in questa popolazione di pazienti il numero di tumori legati all’AIDS ed all’immunosoppressione, come il sarcoma di…
LeggiHiv: rischio insufficienza cardiaca anche nei giovani adulti
L’infezione da Hiv espone gli adulti ad un aumento del rischio di insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta (HFrEF) o preservata (HFpEF) rispetto ai soggetti non infetti. Lo suggerisce un’indagine condotta su 98.015 soggetti da Matthew Freiberg della Vanderbilt University di Nashville, secondo…
LeggiMedici di base e specialisti nell’Hiv: pratica professionale collaborativa
I programmi di coordinazione assistenziale rappresentano un aspetto importante della gestione dell’Hiv, il cui successo dipende in larga misura dalla collaborazione fra il medico di base del paziente e la figura professionale che ne gestisce il caso. I fattori che influenzano questa collaborazione devono…
Leggi