La misura in cui i bambini con dolore cronico ed i loro genitori vedono il dolore in modo simile è associata all’efficacia della funzionalitĂ del bambino. Secondo Adam Hirsch dell’universitĂ dell’Indiana, autore di uno studio su 253 bambini, le percezioni di ingiustizie correlatee al…
LeggiCanale Medicina: Dolore
Farmaco antiartrire fallimentare aiuta a trattare dipendenza da oppioidi
Un agonista del recettore per CB2 che non è riuscito ad alleviare il dolore dell’artrite in uno studio clinico potrebbe trovare nuova vita come trattamento per la dipendenza da oppioidi. Questo dato deriva da una ricerca su un modello murino effettuata da Andrea Hohmann…
LeggiDolore: oppioidi a lungo termine piĂą comuni nei giovani con problemi mentali
Gli adolescenti affetti da patologie mentali hanno maggiori probabilitĂ rispetto agli altri di ricevere una terapia analgesica a lungo termine con oppioidi. Lo ha stabilito uno studio condotto sui database Health MarketScan Commercial Claims and Encounters condotta da Patrick Quinn dell’universitĂ dell’Indiana, secondo cui…
LeggiDolore neuropatico cronico: gabapentina utile in pochi pazienti
Meno del 20% dei pazienti con dolore neuropatico cronico va incontro ad una riduzione del dolore almeno del 50% con il trattamento orale con gabapentina. A suggerirlo una revisione di 37 studi effettuata da Andrew Moore dell’UniversitĂ di Oxford, secondo cui comunque esiste una…
LeggiCostipazione da oppioidi: utile la naldemedina
La naldemedina, un antagonista del recettore mu degli oppioidi, può alleviare la costipaziente indotta dagli oppioidi stessi nei pazienti con dolore oncologico cronico. A dimostrarlo è lo studio COMPOSE-3, condotto su 1.246 pazienti da Tadaaki Yamada della Shionogi di Florham Park, secondo cui il…
LeggiDolore cronico: efficaci CBT ed educazione nelle aree a basso reddito
La semplificazione della terapia cognitivo-comportamentale (CBT) e di un intervento educativo (EDU) che adatti questi due metodi al livello culturale del paziente migliora dolore cronico e funzionalitĂ nei soggetti a basso reddito rispetto al trattamento tradizionale. Come affermato da Beverly Thorn dell’UniversitĂ dell’Alabama, autrice…
LeggiAbuso di oppioidi: marijuana aumenta il rischio, non lo riduce
Contrariamente a quanto si pensa attualmente, un recente studio suggerisce che i soggetti che fanno uso di marijuana potrebbero essere esposti ad un maggior rischio di sviluppare un abuso di oppioidi. Lo studio è stato condotto su piĂą di 35.000 soggetti da Mark Olfson…
LeggiChirurgia bariatrica riduce sensibilizzazione centrale al dolore
La chirurgia bariatrica risulta associata ad una significativa riduzione nel dolore al ginocchio nei pazienti obesi, nonchĂ© a riduzioni della sensibilitĂ al dolore a livello del polso. Ciò suggerisce che in questi pazienti avvenga una variazione della sensibilizzazione centrale al dolore, che interviene con…
LeggiIl programma Chronic Knee Pain: un modello autogestionale
E’ di importanza fondamentale che il paziente assuma un ruolo attivo nell’autogestione delle patologie dolorose del ginocchio. Il programma Chronic Knee Pain è stato sviluppato proprio allo scopo di assistere il paziente nella gestione della propria patologia cronica, e migliorare il suo benessere complessivo.…
LeggiSindrome dolorosa complessa regionale di tipo 1: diagnosi e gestione
La diagnosi della sindrome dolorosa regionale complessa (CRPS) vene effettuata primariamente su base clinica, e non è noto alcun test specifico che possa confermarla o escluderla, ossia non esistono strumenti diagnostici specifici, ed i test strumentali sono concepiti soltanto per identificare un’eziologia alla base…
LeggiSteroidi epidurali: cautela nei pazienti a rischio fratture
L’impiego di iniezioni epidurali di steroidi (ESI) dovrebbe essere approcciato con prudenza, specialmente nei pazienti a rischio di fratture osteoporotiche, come le donne in etĂ post-menopausale. Questa indicazione deriva da una revisione di 8 studi effettuata da Mohamad Bydon della Mayo Clinic di Rochester.…
LeggiCrisi oppioidi: farmaci resistenti alla manomissione non sono una panacea
L’introduzione delle compresse di oppioidi resistenti alla manomissione in Australia ha portato ad una riduzione della manomissione delle compresse stesse, ma non ha avuto alcun impatto significativo sui tassi di assunzione di oppioidi o dei loro danni a livello della popolazione. Secondo Briony Larance…
LeggiTerapisti del dolore: esaurimento e conseguenze cliniche
E’ stato condotto uno studio per valutare la prevalenza dell’esaurimento nei medici che trattano pazienti con dolore cronico e valutare le potenziali correlazioni fra la presenza di esaurimento e gli esiti clinici per il paziente come il sollievo dal dolore, la soddisfazione nel controllo…
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