Da Monaco di Baviera, dove è in corso 52 ° Meeting Annuale dell’EASD, buone notizie per due soluzioni attese: la combinazioneinsulina glargine e lixisenatide e l’nsulina glargine, che trovano rispettivamente indicazione nel controllo della glicemia post-prandiale e in quello delle ipoglicemie. Insulina glargine e lixisenatide iGlarLixi…
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Diabete tipo 2: proteina predice rischio morte
Il livello di concentrazione di una particolare proteina, la Angpltr, può predire il rischio di morte in pazienti con diabete di Tipo 2. A dimostrarlo è uno studio del Policlinico di Poitiers, in Francia, presentato al 52/o congresso dell’Associazione europea per lo studio sul diabete (Easd), che apre la strada…
LeggiNuove raccomandazioni per le iniezioni di insulina
Molte persone che si iniettano insulina per il controllo del diabete lo fanno in modo improprio. Sulla base di questo dato, gli esperti hanno editato raccomandazioni per questi pazienti che coprono ogni aspetto della questione, dal tipo di ago da usare alle zone dove…
LeggiDiabete: terapia intensiva estende sopravvivenza
Una strategia intensiva e multifattoriale mirata verso tutti i fattori di rischio modificabili di danno vascolare nei pazienti con diabete di tipo 2 e microalbuminuria estende la speranza di vita di una media di 8 anni rispetto al trattamento convezionale del diabete stesso. Questo…
LeggiRetinopatia diabetica: in aumento i casi di cecità
I deficit visivi dovuti alla retinopatia diabetica sono in aumento in tutto il mondo, e l’oftalmopatia diabetica rappresenta oggi la quinta più comune causa di cecità. Questi dati derivano dalla meta-analisi di tutti gli studi sulla popolazione effettuati nel mondo fra il 1990 ed…
LeggiDiabete in Emilia Romagna: pazienti molto informati sulla malattia e soddisfatti di medici e servizi. Ma crisi minaccia l’idillio
Quasi l’85% dei pazienti diabetici dell’Emilia Romagna in terapia con insulina è consapevole, attivo e competente nella gestione della propria patologia. Quasi la totalità (ben il 97%) si dice inoltre molto soddisfatta per la disponibilità e competenza dei medici curanti. Percentuale che cala ma…
LeggiGravidanza: nelle donne obese l’esercizio fisico non fa perdere peso, ma riduce il diabete gestazionale
(Reuters Health) – Secondo i risultati del trial ETIP (Exercise Training in Pregnancy), condotto in Norvegia e pubblicato da PLoS Medicine, l’esercizio fisico da solo non ridurrebbe l’aumento di peso (GWG) nelle donne obese in gravidanza, ma offrirebbe altri benefici, come per esempio una…
LeggiGemelli “diversi”: il più pesante ha un rischio doppio di ammalarsi di diabete, ma non di avere un infarto
(Reuters Health) – Uno studio svedese, pubblicato su JAMA Internal Medicine, condotto su gemelli identici con differente peso corporeo, rivela che il gemello più pesante non mostra un più alto rischio di infarto del miocardio (MI) o di morte prematura, ma un rischio raddoppiato…
LeggiPicchi glicemici predicono rischio cardiovascolare anche senza diabete
In uno studio condotto su quasi mezzo milione di adulti cinesi senza anamnesi di diabete, elevati livelli glicemici, anche se rientranti nel range della normalità, sono risultati associati ad un incremento del rischio di tutte le principali malattie cardiovascolari. Il rischio riguarda la mortalità…
LeggiMenopausa precoce o tardiva aumenta rischio diabete tipo 2
Le donne che hanno avuto l’ultimo ciclo mestruale prima dei 45 anni o dopo i 55 anni, presentano un elevato rischio di diabete di tipo 2. Questo dato deriva da un’indagine che ha coinvolto 124.379 donne, effettuata da Erin LeBlanc del Kaiser Permanente Center…
LeggiDiabete: flora batterica sbilanciata aumenta il rischio
L’eccesso di peso e l’inattività fisica non sono gli unici fattori contribuenti all’insulino resistenza: un recente studio ha dimostrato che gli squilibri di alcune componenti della flora batterica intestinale possono contribuire a questo stato metabolico, che prelude a disordini diffusi come diabete di tipo…
LeggiDeprivazione sociale connessa a chetoacidosi diabetica e mortalità
I pazienti con diabete di tipo 1 ricoverati in ospedale con chetoacidosi diabetica in molteplici occasioni hanno maggiori probabilità di essere giovani e socialmente deprivati rispetto a quelli ricoverati una sola volta, e presentano anche un rischio di mortalità sostanzialmente più elevato. Questi dati…
LeggiDiabete: per ogni farmaco un rischio specifico nel medio termine
(Reuters Health) – Secondo un ampio studio osservazionale inglese, tra i differenti farmaci – somministrati da soli o in combinazione – per il diabete di tipo 2 ci sono differenze “clinicamente importanti” per quanto riguarda il rischio di malattie cardiovascolari (CVD), insufficienza cardiaca (HF)…
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