L’incremento dell’uso di defibrillatori esterni automatizzati ad accesso pubblico (AED) in Giappone ha portato ad un incremento del numero di arresti cardiaci extraospedalieri associati a sopravvivenza ad un mese con esiti neurologici favorevoli. Lo ha accertato un’indagine condotta su 43.762 casi di arresti cardiaci…
LeggiCanale Medicina: Colesterolo & coronaropatie
Bypass coronarico: migliore riuscita se il paziente “salta” le terapie
(Reuters Health) – Nei pazienti con patologie cardiache che aderiscono alle terapie mediche in maniera ottimale, i risultati di un intervento chirurgico di bypass coronarico (CABG) e quelli di un intervento coronarico percutaneo (PCI) sono sovrapponibili. A dimostrarlo è un recente studio statunitense pubblicato…
LeggiCoronaropatie acute: bivalirudina non preferibile rispetto ad eparina
Rispetto all’eparina non frazionata, la monoterapia con bivalirudina non riduce significativamente gli eventi clinici negativi nei pazienti con coronaropatie acute con o senza slivellamento del tratto ST gestiti invasivamente. Lo ha stabilito lo studio MATRIX, condotto su più di 7.000 pazienti da Marco Valgimigli…
LeggiInfarto: esiti ospedalieri a 30 giorni connessi alla speranza di vita
I pazienti infartuati trattati in ospedale con una bassa mortalità a 30 giorni vanno incontro ad una speranza di vita superiore di circa un anno rispetto a quelli trattati in ospedali a bassa performance. Questo dato deriva dall’analisi degli esiti a carico di 119.735…
LeggiSTEMI-PCI: l’orario non influisce più sugli esiti
I pazienti presentati con uno STEMI e sottoposti a PCI in orari notturni oppure nel fine settimana non vanno incontro ad esiti peggiori rispetto a quelli giunti all’osservazione durante le normali ore di lavoro diurne. Lo ha rivelato lo studio CHAMPION PHOENIX, condotto su…
LeggiN-acetilcisteina riduce dimensioni infarto
L’aggiunta di N-acetilcisteina (NAC) per via endovenosa al gliceril-trinitrato (GTN) riduce significativamente le dimensioni dell’infarto di circa un terzo nei pazienti con STEMI sottoposti a PCI. Lo ha dimostrato lo studio NACIAM, condotto su 112 pazienti da Sivabaskari Pasupathy dell’Università di Adelaide, secondo cui…
LeggiIMA: passare da rosuvastatina ad altri ipolipemizzanti mette il cuore a rischio
(Reuters Health) – Il passaggio dalla terapia con rosuvastatina, un potente ipolipemizzante orale ad altre statine si associa ad un aumentato rischio di infarto miocardico acuto (IMA). Lo sostengono in uno studio recente, dei ricercatori italiani. La rosuvastatina è l’agente più potente della sua…
LeggiInfarto: arrabbiature e stress ne raddoppiano il rischio
La calma è la virtù dei forti e sarebbe proprio il caso di aggiungere di cuore. Sì perché i forti stress, le arrabbiature e gli sconvolgimenti emotivi possono più che raddoppiare il rischio di un attacco cardiaco nell’ora successiva. Se poi allo sconvolgimento emotivo o all’arrabbiatura…
LeggiInfarto: differenza fra i sessi non si deve solo a fattori di rischio e menopausa
Gli uomini presentano un rischio vitalizio di infarto circa doppio rispetto alle donne, anche tenendo conto dei fattori di rischio cardiovascolare tradizionali come livelli sierici di lipidi, pressione, fumo, diabete, BMI ed attività fisica. Questa differenza fra i sessi si riduce nei soggetti anziani,…
LeggiSesso dopo l’infarto comune nei più giovani, ma non scevro da problemi
Per quanto la maggior parte dei pazienti più giovani sia sessualmente attiva un anno dopo un infarto acuto, una donna su 15 ed un uomo su 20 rinunciano completamente all’attività sessuale. Secondo quanto rilevato su 2.802 pazienti, il sesso risulta importante nella grande maggiorana…
LeggiDES non sopperiscono a calcificazione coronarica nelle donne
La calcificazione coronarica moderata-grave incrementa in modo drammatico il rischio di eventi negativi nelle donne sottoposte a PCI anche se si fa uso dei nuovi stent farmacoeluenti (DES). In base a quanto riscontrato su 11.557 pazienti, nell’arco di 3 anni la calcificazione coronarica aumenta…
LeggiBypass coronarico: ticagrelor sicuro se sospeso un giorno prima
Il pre-trattamento con ticagrelor dei pazienti da sottoporre a bypass coronarico è sicuro se l’antitrombotico viene sospeso più di 24 ore prima dell’intervento chirurgico. Secondo Riccardo Gherli dell’Ospedale San Camillo-Forlanini di Roma, autore di uno studio che ha preso in esame 786 pazienti, i…
LeggiCuore: il fumo “rimodella” il ventricolo sinistro e ne peggiora la funzione
(Reuters Health) – Fumo attivo e passivo sono entrambi associati a sottili alterazioni della struttura e e della funzione del ventricolo sinistro nella popolazione anziana non affetti da patologie coronariche o circolatorie. È quanto emerge da uno studio statunitense pubblicato da Circulation Cardiovascular Imaging.…
Leggi