Contrariamente a quanto ritenuto, i bypass coronarici arteriosi bilaterali non portano ad alcun miglioramento rispetto a quelli singoli negli esiti a 5 anni per i pazienti con coronaropatie sintomatiche. Anche David Taggart dell’UniversitĂ di Oxford, autore di un recente studio in materia, si è…
LeggiCanale Medicina: Colesterolo & coronaropatie
Coronaropatie: riabilitazione cardiaca, capacitĂ aerobica ed adattamento autonomico
E’ stato dimostrato che nei pazienti con insufficienza cardiaca i programmi di riabilitazione basati sull’esercizio potrebbero migliorare capacitĂ funzionale e risposta autonomica. E’ stato dunque condotto uno studio per investigare ulteriormente l’argomento valutando se sussista un’associazione fra adattamento autonomico e miglioramento della capacitĂ aerobica…
LeggiTriage dolore toracico: ecografia sotto stress riduce ricoveri
I ricoveri ospedalieri diminuiscono se i pazienti con dolore toracico in pronto soccorso vengono valutati mediante ecocardiografia sotto stress piuttosto che con angio-TC. Secondo Jeffrey Levsky del Montefiore Medical Center di New York, autore di uno studio su 1.958 pazienti, l’ecografia sotto stress viene…
LeggiTC cardiaca riduce necessitĂ angiografia coronarica
La TC cardiaca può ridurre significativamente la necessitĂ di angiografie coronariche nei pazienti con sospette coronaropatie sulla base di angina atipica o dolore toracico. Lo ha accertato uno studio su 340 pazienti condotto da Marc Dewey della CharitĂ©-Universitätsmedizin di Berlino, secondo cui la TC…
LeggiCoronaropatie: terapia statinica intensiva aumenta sopravvivenza nell’anziano
I dati osservazionali relativi a piĂą di mezzo milione di pazienti con patologie cardiovascolari arteriosclerotiche suggeriscono che la terapia statinica ad intensitĂ elevata riduca la mortalitĂ complessiva, anche negli anziani in cui questo regime attualmente non è raccomandato. Secondo Fatima Rodriguez della Stanford University,…
LeggiArresto cardiaco: deludente l’exenatide
Somministrare l’analogo del GLP-1 noto come exenatide ai pazienti comatosi a seguito di un arresto cardiaco extraospedaliero non ha alcun effetto sui marcatori di danno neurologico nelle prime 72 ore dal ricovero. Per quanto il farmaco abbia dunque un’efficacia neuroprotettiva limitata, è comunque possibile…
LeggiInfarto: bypass bilaterale non superiore a quello singolo
Contrariamente al senso comune, non è stato osservato alcun miglioramento negli esiti a 5 anni con i bypass bilaterali di arteria mammaria interna rispetto a quelli singoli nei pazienti con coronaropatie sintomatiche. Secondo David Taggart dell’UniversitĂ di Oxford, autore dello studio ART, condotto su…
LeggiNuove linee guida: statine per ogni fattore di rischio cardiovascolare
Somministrare statine, i farmaci comunemente utilizzati contro il colesterolo, a tutte le persone di mezza etĂ che hanno anche solo un fattore di rischio cardiovascolare è fortemente consigliato. Le nuove linee guida – emesse dal governo Usa con il sostegno dei dati della ‘U.S. Preventive…
Leggi‘Million Hearts’ stima il rischio di infarto e ictus personalizzando le informazioni
(Reuters Health) – Secondo un rapporto della American Heart Association/American College of Cardiology, il dispositivo “Million Hearts” predice accuratamente il rischio a 10 anni di malattia cardiovascolare aterosclerotica (ASCVD). “Questo nuovo strumento estende in modo importante l’estimatore di rischio ASCVD 2013 e fornisce…
LeggiL’infarto da cocaina
Tra il 6 e il 12% della popolazione italiana concentrata nelle grandi cittĂ fa uso di cocaina. Questo, secondo le stime, è strettamente correlato all’aumento delle malattie legato all’apparato cardiovascolare ed in particolar modo all’infarto. A rivelarlo è stato Andrea Frustaci, professore aggregato di…
LeggiLDL sotto 50 mg/dl riduce eventi cardiaci meno del previsto
Raggiungere un livello di colesterolo LDL inferiore a 50 mg/dl mediante la farmacoterapia è associato ad una riduzione dei tassi di eventi cardiovascolari maggiori, ma l’entitĂ del beneficio clinico potrebbe essere inferiore al previsto, come suggerito dall’analisi complessiva di 10 studi sull’alirocumab. Secondo il…
LeggiInfarto: algoritmo ESC non abbastanza preciso
L’algoritmo presente nelle linee guida ESC del 2015 per la diagnosi rapida dell’infarto potrebbe risultare utile nell’identificare i pazienti che necessitano di assistenza rapida, ma esso non rispetta gli obiettivi di sicurezza per i medici di pronto soccorso che richiedono almeno una sensibilitĂ del…
LeggiCoronaropatie: trattamento invasivo precoce ritarda morte ed infarto
I dati relativi a 15 anni di monitoraggio dello studio FRISC-II suggeriscono fortemente che il trattamento invasivo precoce debba rappresentare la strategia terapeutica di scelta nei pazienti con coronaropatie acute senza slivellamento del tratto ST, dato che riduce significativamente mortalitĂ ed infarti rispetto alla…
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