Due recenti ricerche hanno apportato solide evidenze secondo cui la RM cardiaca possa rilevare in modo non invasivo ed accurato le ostruzioni coronariche microvascolari nei pazienti con angina. Il primo studio ha identificato alla RM perfusionale sotto stress con gadolinio due soglie diagnostiche per…
LeggiCanale Medicina: Colesterolo & coronaropatie
Dolore toracico: cicatrici da infarto nelle donne senza coronaropatie ostruttive
La prevalenza delle cicatrici miocardiche alla RM è stata dell’8% in uno studio retrospettivo condotto su donne presentate con dolore toracico di tipo anginoso ma nelle quali una precedente angiografia non aveva dimostrato la presenza di coronaropatie ostruttive. Queste cicatrici, evidenziate dal gadolinio, sono…
LeggiInfarto NSTEMI: ancora pochi i pazienti sottoposti ad angiografia coronarica precoce
(Reuters Health) – Nonostante i comprovati benefici dell’angiografia coronarica precoce, questa strategia è adottata in non più del 40% delle persone colpite da un infarto del miocardio senza slivellamento del tratto ST (NSTEMI). A evidenziarlo è uno studio coordinato da Carolina Malta Hansen, del…
LeggiRumore del traffico aumenta rischio cardiovascolare
Una nuova revisione della letteratura ha rafforzato il concetto secondo cui l’esposizione al rumore ambientale derivante dal traffico e dagli aerei potrebbe incrementare il rischio di cardiopatie. Diversi studi hanno suggerito questo fenomeno, ma i meccanismi esatti che portano alle cardiopatie da rumore sono…
LeggiAcidi grassi omega-3: nessun beneficio cardiovascolare
Una recente meta-analisi di 10 studi ha suggerito che l’integrazione quotidiana di acidi grassi omega-3 di origine marina non riduce significativamente il tasso di coronaropatie fatali e non fatali o di qualunque evento cardiovascolare maggiore nei soggetti ad alto rischio, smentendo quindi le attuali…
LeggiAngina vasospastica:spasmi coronarici connessi ad infiammazione avventizia
Gli spasmi coronarici, un fattore importante nella cardiopatia ischemica, sono associati ad infiammazione dell’avventizia coronarica e del tessuto adiposo pericoronarico (PVAT) nei pazienti con angina vasospastica. Lo ha rivelato uno studio condotto su 40 pazienti da Kazuma Ohyama della University Graduate School of Medicine…
LeggiCardiomiopatie. In Europa una su tre ha origine genetica, ma manca screening
(Reuters Health) – I primi dati dal registro europeo sulla cardiomiopatie dimostrerebbero che nel Vecchio Continente più di un terzo delle cardiomiopatie avrebbe origine genetica, ma lo screening familiare non sarebbe ottimale e le persone che soffrono di questo disturbo potenzialmente mortale non sempre…
LeggiDiabete: bypass supera PCI per patologia multivascolare
Nei pazienti con diabete sottoposti a rivascolarizzazione per patologie multivascolari, comprese le coronaropatie acute, il rischio di eventi negativi maggiori è minore con i bypass coronarici che con la PCI. Lo dimostra uno studio condotto sui registri clinici canadesi, che non soltanto convalida i…
LeggiPCI con rivascolarizzazione incompleta: esiti variano con l’anatomia coronarica
La rivascolarizzazione incompleta nei pazienti con coronaropatie multivascolari sottoposti a PCI, già associata ad un incremento del rischio di mortalità, predice un rischio ancora maggiore se i vasi non rivascolarizzati presentano determinate caratteristiche anatomiche, fra cui una stenosi almeno del 90%, la rivascolarizzazione incompleta…
LeggiCoronaropatie stabili: D-dimero predice mortalità a 16 anni
Un singolo rilievo di livelli elevati di D-dimero precice la mortalità sia cardiovascolare che oncologica o da altre cause nell’arco di 16 anni nei pazienti con coronaropatie, indipendentemente da altri biomarcatori e fattori di rischio standard. Lo dimostra un’analisi condotta sui dati dello studio…
LeggiCardiopatia ischemica cronica: elevati tassi ricovero e mortalitù
La mortalità ed i ricoveri a 6 mesi sono maggiori nei pazienti con cardiopatia ischemica cronica che nel resto della popolazione. Lo dimostrano i dati del registro ESC CICD, esaminati da Michel Komajda dell’ospedale Saint Joseph di Parigi, secondo cui questa conclusione era prevista…
LeggiInfluenza: diagnosi confermata connessa a rischio infarto imminente
I pazienti con diagnosi di influenza confermata in laboratorio, presentano un rischio incrementato di 6 volte di ricovero per infarto acuto durante i 7 giorni successivi rispetto al periodo che comprende sia gli anni precedenti che quelli successivi. Il rischio è particolarmente marcato nei…
LeggiDissezione coronarica: in dubbio il ruolo della PCI
La più ampia analisi sinora condotta sulla dissezione spontanea delle arterie coronarie (SCAD) nelle donne, supporta il trattamento conservativo piuttosto che la PCI come strategia immediata per la SCAD stessa nei pazienti ricoverati per infarto acuto. L’indagine è stata condotta su 752.352 donne con…
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