Le donne con steatosi epatica non alcolica perdono la protezione cardiovascolare conferita dal sesso femminile e pertanto, il loro rischio di eventi cardiovascolari è sottostimato. Lo afferma Alina Allen della Mayo Clinic di Rochester, autrice di uno studio condotto sui dati relativi a più…
LeggiCanale Medicina: Colesterolo & coronaropatie
Stenting: sicura terapia con sola aspirina dopo 3 mesi di DAPT
Secondo lo studio EVOLVE Short DAPT, condotto su quasi 2.000 pazienti, la durata e l’intensità della terapia antipiastrinica somministrata dopo il posizionamento di uno stent su pazienti ad elevato rischio emorragico possono essere ridotte, il che conferma quanto emerso da altri studi contemporanei, fra…
LeggiSTEMI: rivascolarizzazione completa apporta benefici a lungo termine
Una nuova analisi ha dimostrato i benefici della rivascolarizzazione completa, compresi quelli sulle lesioni non coinvolte, nei pazienti con STEMI per quanto riguarda esiti sensibili come mortalità per cause cardiovascolari o infarto miocardico, e questi benefici emergono eminentemente a lungo termine. Inoltre, una strategia…
LeggiSospette coronaropatie acute: CTCS non riduce tempistiche per la diagnosi
L’angio-TC coronarica (CTCS) impiegata precocemente nella valutazione dei pazienti con sospette coronaropatie acute non riduce le tempistiche per la diagnosi definitiva o per le dimissioni. Lo dimostra lo studio PROTECT, condotto su 1.250 pazienti, che non supporta l’uso di questo esame nei pazienti a…
LeggiColesterolo e demenza: una relazione lunga e complessa
Sussiste una forte richiesta per strategie efficienti per il mantenimento del benessere cognitivo con l’invecchiamento, specialmente nel contesto dell’invecchiamento della popolazione stessa. La demenza costituisce una delle principali cause di disabilità e dipendenza nell’anziano; l’identificazione di potenziali fattori di rischio e protettivi, nonché degli…
LeggiColesterolo non-HDL, sottotipi di ictus e coronaropatie
E’ stata osservata una correlazione positiva fra il colesterolo non-HDL e le coronaropatie, ma le associazioni fra il colesterolo non-HDL ed i sottotipi dell’ictus non sono state ancora determinate. E’ stato dunque condotto uno studio prospettico su 30.554 soggetti senza anamnesi di patologie cardiovascolari,…
LeggiColesterolo LDL: riduzione efficace con 1-2 dosi di inclisiran
La riduzione prolungata del colesterolo LDL con le terapie ipolipidemizzanti che richiedono somministrazioni frequenti dipendono dall’aderenza del paziente, ed una scarsa aderenza è associata ad esiti peggiori. E’ stato condotto uno studio per accertare se l’inclisiran, un piccolo RNA interferente, riduca l’esposizione media al…
LeggiVegetariani: cuore ok, ma rischio ictus maggiore
(Reuters Health) – Un ampio studio condotto in UK indica che le persone che seguono diete vegetariane o vegane hanno minori probabilità di sviluppare cardiopatie, ma presentano maggiori possibilità di avere un ictus rispetto a chi mangia carne. L’evidenza emerge da uno studio dell’Università…
LeggiIl cane, un elisir per il cuore
(Reuters Health) – Nessuno può dire se siano le passeggiate o l’amore incondizionato, ma c’è qualcosa nell’avere un cane che va a braccetto con una migliore salute del cuore. Su questo tema, i ricercatori della Mayo Clinic di Rochester hanno condotto uno studio che…
LeggiColesterolo LDL ridotto del 50% con due iniezioni all’anno
E’ stato dimostrato che due iniezioni sottocutanee all’anno con il nuovo agente denominato inclisiran sono in grado di apportare una riduzione del 50% nel colesterolo LDL. Lo studio che ha portato a queste conclusioni, denominato ORION-11, è stato condotto su 1617 pazienti per 19…
LeggiInfarto: fallisce il condizionamento ischemico remoto
Il condizionamento ischemico remoto (RIC) prima di una PCI primaria contemporanea non migliora gli esiti clinici nei pazienti con STEMI. Lo dimostra lo studio CONDI.-2/ERIC-PPCI, condotto su 5401 pazienti da Eric Bøtker dell’ospedale universitario di Aarhus. Questo risultato è deludente in quanto la RIC,…
LeggiTroponina T: efficace protocollo 0/1-hour
I pazienti con sospette coronaropatie acute presentano un tasso di mortalità da infarto miocardico entro 30 giorni se testati con un protocollo 0/1-hour per hs-cTnT o con i test standard. Nello studio RAPID-TnT, il protocollo 0/1-hour ha consentito ad un maggior numero di pazienti…
LeggiVarianti genetiche dell’insonnia e rischio cardiovascolare
(Reuters Health) – Alcune varianti genetiche associate all’insonnia sembrano aumentare le probabilità di patologie cardiovascolari. È quanto emerge da uno studio condotto da Susanna C. Larsson, del Karolinska Institutet di Stoccolma e della Uppsala University di Uppsala, e da Hugh S. Markus, dell’Università di…
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