I beta-bloccanti assunti per l’ipertensione potrebbero predisporre le donne ad esiti peggiori rispetto a quelli degli uomini quando successivamente esse manifestano sindromi coronariche acute. Come emerge da un’analisi condotta su piĂą di 13.000 pazienti, la differenza fra i sessi è piĂą pronunciata in caso…
LeggiCanale Medicina: Colesterolo & coronaropatie
PCI: mortalitĂ piĂą elevata nella razza nera a prescindere dalle comorbiditĂ
L’analisi combinata di 10 studi prospettici, intesa a gettare luce sulle disparitĂ razziali negli esiti della PCI, ha riscontrato un rischio di mortalitĂ ed infarto nettamente superiore nella razza nera rispetto a quella bianca, tenendo conto di comorbiditĂ e fattori di rischio di base.…
LeggiCoronaropatie acute ed auto-trattamento
Le attuali tendenze dell’assistenza sanitaria stanno sempre piĂą spostando la responsabilitĂ per la gestione del paziente dal medico verso il paziente stesso e la sua famiglia. Le opzioni autogestionali si stanno lentamente facendo strada anche verso le situazioni d’emergenza, come le overdosi di eroina…
LeggiCoVid-19 e sistema cardiovascolare
La recente pandemia di CoVid-19 ha portato alla luce una nuova sfida nella battaglia contro i focolai di nuove infezioni virali, ed è stata dichiarata un’emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale. E’ stato appreso molto nel corso delle precedenti epidemie, fra cui quelle di…
LeggiFibrillazione atriale ed ablazione: indice predice rischio coronaropatie future
Non è ancora noto se l’ablazione con catetere per la fibrillazione atriale riduca o meno le coronaropatie acute future, o se l’indice CHA2DS2-VASc abbia un ruolo nella previsione del rischio. E’ stato dunque condotto uno studio per paragonare il rischio a termine molto lungo…
LeggiCoronaropatie acute: rapporto piastrine/linfociti predice mortalitĂ a lungo termine
L’arteriosclerosi è un processo infiammatorio cronico, e l’infiammazione è una componente importante delle coronaropatie acute. Il rapporto piastrine/linfociti (PLR) rappresenta un utile parametro che illustra l’entitĂ della risposta infiammatoria. E’ stato dunque condotto uno studio atto ad esplorare l’associazione fra PLR e mortalitĂ a…
LeggiCoronaropatie stabili: nessun beneficio con PCI e chirurgia
La rivascolarizzazione coronarica non conferisce alcun beneficio in termini di sopravvivenza rispetto alla terapia medica per i pazienti con cardiopatica ischemica stabile, ma riduce l’angina instabile. La rivascolarizzazione diretta di routine è anche associata ad una riduzione degli infarti spontanei, ma ciò comporta anche…
LeggiColesterolo: arriva il primo integratore con LDPL
E’ da oggi disponibile il pioniere di una nuova classe di integratori indicati per coloro che presentano valori di colesterolo border-line, ossia LDL tra 115 mg/dl a 160 mg/dL. Il nuovo integratore – messo a punto da Alfasigma – contiene LPLDL, un ceppo microbico…
LeggiInterventi cardiologici coronarici e strutturali durante la pandemia di CoVid-19
A causa della pandemia di CoVid-19 i laboratori di cateterizzazione hanno dovuto modificare il proprio flusso di lavoro per i pazienti elettivi e d’urgenza. Sono stati intervistati 15 medici di 3 ospedali per rispondere alle preoccupazioni correlate al CoVid-19 nella gestione dei pazienti cardiochirurgici…
LeggiSospette coronaropatie, ECG sotto sforzo ed ecografia carotidea
Data la bassa prevalenza delle coronaropatie ostruttive, nelle donne, i test sotto sforzo offrono un valore predittivo relativamente scarso per questa indicazione. Inoltre le scale tradizionali del rischio cardiovascolare tendono a sottostimare il rischio nelle donne. E’ stato dunque condotto uno studio atto a…
LeggiDiabete asintomatico: livelli di calcio individuano le stenosi
Nei pazienti diabetici senza sintomi cardiovascolari nonostante la presenza di alcuni fattori di rischio, l’incorporazione dei livelli di calcio coronarici nello screening delle ischemie miocardiche silenti potrebbe risultare efficace e conveniente come strategia per evitare stenosi coronariche non rilevate ma passibili di rivascolarizzazione. Su…
LeggiArteriosclerosi: maggiori livelli di attivitĂ connessi a mortalitĂ ridotta
Gli anziani con un elevato carico arteriosclerotico che riportano elevati livelli di attivitĂ fisica presentano tassi di mortalitĂ inferiori rispetto alle loro controparti che fanno poco esercizio o non ne fanno affatto. Questo dato emerge da una ricerca condotta su 2.318 pazienti. Come affermato…
LeggiArtrite reumatoide aumenta rischio cardiaco anche senza coronaropatie
Nei pazienti con artrite reumatoide potrebbero essere di particolare importanza le strategie per prevenire gli eventi cardiovascolari, incoraggiando i pazienti a smettere di fumare e rinforzando la terapia statinica, a prescindere dalla presenza o meno di un’anamnesi di coronaropatie, in quanto in questi pazienti…
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