Secondo uno studio pubblicato su Scientific Reports, una maggiore aderenza alla dieta nordica, misurata tramite l’Healthy Nordic Food Index (HNFI), si associa a un profilo cardiometabolico più favorevole anche in soggetti con obesità. “La dieta nordica è già nota per i suoi effetti protettivi…
LeggiCanale Medicina: Colesterolo & coronaropatie
Un nuovo indicatore lipidico permette di prevedere la restenosi dopo angioplastica
Secondo uno studio pubblicato su BMC Cardiovascular Disorders, il rapporto tra colesterolo lipoproteico non ad alta densità (non-HDL) e colesterolo lipoproteico ad alta densità (HDL), o NHHR, emerge come un potente predittore indipendente di restenosi intrastent (ISR) nei pazienti sottoposti ad angioplastica coronarica con…
LeggiTrombosi ricorrente nella sindrome da anticorpi antifosfolipidi: il rapporto monociti/HDL sale prima dell’evento
Secondo uno studio pubblicato su Rheumatology, il rapporto tra monociti e colesterolo lipoproteico ad alta densità (HDL), o MHR, potrebbe rappresentare un biomarcatore dinamico e tempo-dipendente della trombosi ricorrente nei pazienti con sindrome da anticorpi antifosfolipidi (APS). “Abbiamo osservato che l’MHR tende ad aumentare…
LeggiLa metà dei pazienti con aterosclerosi non raggiunge i target di LDL
Secondo uno studio pubblicato su Heart, Lung and Circulation, nella pratica clinica della medicina generale australiana il controllo del colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL) nei pazienti con malattia cardiovascolare aterosclerotica (ASCVD) è ancora lontano dagli obiettivi raccomandati dalle linee guida, con ampie criticità…
LeggiIl rapporto monociti/HDL predice lo sviluppo dei vasi alternativi
Secondo uno studio pubblicato su BMC Cardiovascular Disorders, il rapporto tra monociti e colesterolo lipoproteico ad alta densità (HDL-C), o MHR, è strettamente associato alla qualità della circolazione collaterale coronarica (CCC) nei pazienti con occlusione coronarica totale cronica (CTO). “Nei pazienti con coronaropatia cronica,…
LeggiPerdita dei denti e colesterolo: un legame sottovalutato
Secondo una scoping review pubblicata su BMC Oral Health, la perdita dei denti negli adulti è associata a un profilo lipidico più sfavorevole, caratterizzato da colesterolo lipoproteico ad alta densità (HDL-C) più basso, colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL-C) più elevato, e trigliceridi aumentati.…
LeggiPressione nelle donne e indice di massa corporea negli uomini pesano sulla progressione della calcificazione coronarica
Secondo uno studio pubblicato su Biology of Sex Differences, la progressione della calcificazione delle arterie coronarie (CAC) nei soggetti inizialmente senza placche (CAC = 0) segue meccanismi differenti tra uomini e donne, con un ruolo prevalente della pressione arteriosa sistolica nel sesso femminile e…
LeggiLa qualità dei grassi nella dieta influenza sonno e salute mentale negli anziani
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Health, Population and Nutrition, la qualità dei grassi alimentari esercita un’influenza significativa, e in parte dipendente dal sesso, su sonno, umore, ansia, stress e depressione nella popolazione anziana. “I disturbi del sonno e i problemi di salute…
LeggiNutraceutici e rischio cardiovascolare: tra nuove evidenze e indicazioni dalle linee guida ESC
L’uso dei nutraceutici nei pazienti con ipercolesterolemia e rischio cardiovascolare continua a suscitare interesse, soprattutto in seguito all’aggiornamento delle linee guida ESC pubblicate ad agosto 2025. Ne abbiamo parlato con il Prof. Giuliano Tocci, cardiologo dell’AOU Sant’Andrea di Roma e docente all’Università Sapienza, nel corso…
LeggiApoB funziona meglio del colesterolo LDL nel predire il rischio cardiovascolare
Il dibattito su quale marcatore tra apolipoproteina B (ApoB) e colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL-C) sia più affidabile per valutare il rischio cardiovascolare continua ad arricchirsi di nuovi elementi. Un ampio studio della UK Biobank, pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology, indica infatti…
LeggiColesterolo HDL estremo: nuove prove mostrano un aumento del rischio di morte
Livelli troppo alti di colesterolo lipoproteico ad alta densità (HDL-C), tradizionalmente considerato “buono”, potrebbero non essere così protettivi come si pensava. Un ampio studio pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology suggerisce infatti che concentrazioni estremamente elevate di HDL-C si possano associare a un incremento…
LeggiUn nuovo indice basato su colesterolo remnant e infiammazione è associato al rischio di depressione
Un indice che combina colesterolo remnant e infiammazione sistemica potrebbe aiutare a identificare i soggetti con maggiore rischio di sviluppare depressione. Lo suggerisce uno studio pubblicato sul Journal of Affective Disorders, che per la prima volta analizza il legame tra l’indice colesterolo remnant-infiammazione (Remnant…
LeggiUna combinazione nutraceutica migliora colesterolo e infiammazione nei soggetti a basso rischio
Una formulazione nutraceutica a base di berberina, estratto di bergamotto e Amaranthus cruentus potrebbe offrire un’opzione efficace e ben tollerata per i soggetti con lieve ipercolesterolemia che non necessitano o non tollerano la terapia con statine. Questo è quanto emerge da uno studio pubblicato…
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