L’accuratezza del monitoraggio domiciliare della pressione arteriosa (HBPM) potrebbe non essere sufficiente a sostituire il monitoraggio ambulatoriale della pressione arteriosa (ABPM), anche noto come holter pressorio, come test singolo. Tuttavia, la misurazione HBPM può rappresentare un’alternativa praticabile quando l’ABPM non è disponibile, in particolare quando i valori pressori clinici e domiciliari sono concordanti. A mostrarlo è un gruppo di ricercatori coordinato da Victoria Cueto, della Yale School of Medicine di New Haven (USA), che ha pubblicato una review su The Journal of Pediatrics.
Obiettivo dello studio era valutare l’accuratezza del monitoraggio domiciliare della pressione arteriosa (HBPM) nei giovani rispetto allo standard di riferimento rappresentato dall’Holter pressorio (ABPM). Per l’indagine, ricercatori hanno analizzato 26 studi pubblicati in letteratura, per un totale di 1.992 pazienti. La pressione arteriosa domiciliare diurna era inferiore alla pressione arteriosa ambulatoriale da svegli (pressione arteriosa sistolica media, -6,4 mmHg [IC 95%, -10,7 a -2,0]; pressione arteriosa diastolica media, -3,3 mmHg [IC 95%, -6,0 a -0,7]). Inoltre, la diagnosi di ipertensione ambulatoriale diurna mediante HBPM aveva una sensibilità modesta (0,52-0,64) e una buona specificità (0,82-0,97), con una concordanza moderata (κ 0,50-0,65). L’accuratezza è stata maggiore per l’ipertensione clinica isolata (sensibilità, 0,77-0,89; specificità, 0,85-0,94; κ, 0,66-0,73) e la specificità è stata leggermente maggiore per l’ipertensione mascherata (sensibilità, 0,23-0,38; specificità, 0,92-0,96; κ, 0,27-0,36). Infine, la pressione monitorata in HBPM è stata superiore a quella ABPM durante il sonno (pressione arteriosa sistolica, 2,6-5,0 mmHg; pressione arteriosa diastolica, 2,2-3,2 mmHg), con una concordanza moderata (κ, 0,33-0,49).
The Journal of Pediatrics (2025) – doi: 10.1016/j.jpeds.2025.114633