Empiema pediatrico: incidenza ed outcome prima e dopo la pandemia, uno studio italiano

Un’analisi condotta su bambini ricoverati in Italia ha confermato un aumento dell’incidenza di empiema e un aumento della gravità della malattia durante e dopo la pandemia. La ricerca, coordinata da Danilo Buonsenso del Policlinico Universitario Gemelli di Roma, è stata pubblicata sull’European Journal of Pediatrics.

In Italia è stato segnalato un aumento delle infezioni gravi e invasive a partire dalla pandemia di COVID-19, anche se la maggior parte delle evidenze proviene da studi privi di rappresentatività a livello nazionale. L’indagine retrospettiva multicentrica, condotta all’interno della rete della Società Italiana di Malattie Infettive Pediatriche (SITIP), mirava a confrontare la gravità dell’empiema in bambini di età compresa tra un mese e i 18 anni, ricoverati in 19 ospedali italiani prima, durante e dopo la pandemia.

Tra i 266 pazienti inclusi nello studio (38,7% di sesso femminile, età media di 4 anni [IQR 2-7 anni]), 95 (35,8%) sono stati segnalati durante la fase pre-COVID, 32 (12,1%) durante la fase COVID e 138 (52,1%) durante la fase post-pandemica. L’incidenza dell’empiema è aumentata in modo significativo durante la fase post-pandemica (pre-COVID: 95/19.288.639 [0,49]; durante la pandemia di COVID: 32/18.784.272 [0,17]; post-pandemica: 138/18.294.627 [0,75]; p =0,001). Tra i tre gruppi, poi, è stata rilevata una differenza statisticamente significativa nell’outcome composito grave (p =0,029), così come nella gravità clinica (p =0,006) e di laboratorio (p =0,015) della malattia, nei bambini ricoverati durante e dopo la pandemia. Durante il COVID-19 è stata osservata una maggiore probabilità di outcome gravi (OR: 3,428, IC 95%: 1,21–9,65, p =0,020), così come una più alta probabilità di esiti gravi è stata registrata nei pazienti con versamento complicato osservato all’ecografia polmonare (OR: 3,29, IC 95%: 1,26–8,57, p = 0,015). Infine, ogni giorno di febbre persistente è stato associato a un aumento del 10% del rischio di esiti gravi (OR: 1,10, IC 95%: 1,03–1,18, p = 0,004) e dall’inizio della pandemia, è stato osservato un aumento dell’uso di cannule nasali ad alto flusso.

 

European Journal of Pediatrics (2025) – doi: 10.1007/s00431-025-06411-2

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