Il sonno è una dimensione importante nella cura della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Degli studiosi statunitensi hanno valutato l’associazione tra qualità del sonno, misurata dal Pittsburgh Sleep Quality Index (PSQI), e un aumento del rischio di riacutizzazione della patologia respiratoria e le differenze in…
LeggiArchivi: Medical Magazine
Neonati pretermine: quando la prima vaccinazione contro l’epatite B?
Secondo le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), tutti i neonati dovrebbero ricevere la prima vaccinazione contro l’epatite B entro 24 dalla nascita a prescindere dalla situazione di portatrice dell’epatite B della mamma. I nati pretermine, tuttavia, presentano una situazione di immaturità del sistema…
LeggiSportivi ed epatiti virali croniche: strategie di gestione del rischio
Gli atleti di alto livello che praticano attività sportive che prevedono contatti fisici, anche violenti, sono esposti al pericolo di subire ferite e quindi al rischio di contrarre virus che si trasmettono con il sangue quali, ad esempio, quelli dell’epatite B (HBV), C (HCV)…
LeggiEpatite autoimmune: ultimi aggiornamenti
L’epatite di natura autoimmune (AIH) rappresenta una condizione patologica di tipo infiammatorio a decorso acuto oppure cronico. La malattia è provocata da un’abnorme risposta del sistema immunitario, la cui origine resta ignota, che aggredisce il fegato. L’AIH può colpire chiunque indistintamente a prescindere dall’età,…
LeggiAttualità e futuro dei biomarcatori sierici del virus dell’epatite B
Sono 296 milioni le persone colpite dal virus dell’epatite B (HBV) in tutto il mondo e circa un milione perdono la vita ogni anno a causa di questa infezione e delle sue conseguenze tra le quali spicca l’epatocarcinoma. Abbiamo a disposizione un vaccino in…
LeggiCancro gastrointestinale e resveratrolo: possibili utilizzi terapeutici
Diverse molecole contenute in prodotti naturali hanno provocato un interesse progressivamente crescente nella comunità scientifica per i loro potenziali impieghi nella terapia del cancro gastrointestinale (GI). Tali sostanze presentano infatti proprietà sia antitumorali che antinfiammatorie. In effetti, sono ormai numerosi gli studi epidemiologici, preclinici…
LeggiTumori neuroendocrini gastrointestinali: impiego di un nomogramma per differenziare i vari gradi
La pianificazione delle cure e la prognosi dei tumori neuroendocrini gastrointestinali (GI-NET) sono correlate al grado della neoplasia. Una classificazione in questo senso, prima dell’intervento chirurgico, potrebbe rivelarsi molto utile nella scelta della migliore terapia da mettere in atto. Mancano però, finora, tecniche non…
LeggiGIST metastatici, possibile efficacia della chirurgia; studio retrospettivo
Non è ancora disponibile una valutazione definitiva sull’efficacia della gestione chirurgica dei tumori stromali gastrointestinali (GIST) metastatici. Per questo motivo, un team di esperti ha condotto una revisione della letteratura con l’obiettivo di indagare sugli effetti finali del trattamento chirurgico impiegato per la cura…
LeggiGIST: rassegna di 10 anni di gestione presso il Cancer Center-The Ottawa Hospital (TOH)
Grazie all’utilizzo in terapia degli inibitori della tirosin-chinasi (TKI), la gestione complessiva dei GIST è migliorata parecchio negli ultimi anni. Un’equipe di ricercatori ha passato in rassegna la casistica relativa ai GIST accumulata negli ultimi 10 anni presso il Cancer Center-The Ottawa Hospital (TOH)…
LeggiLo screening per lipidi elevati è importante fin da piccoli per bloccare l’aterosclerosi
Lipidi costantemente elevati e dislipidemia nella prima infanzia sono associati a un peggioramento dell’aterosclerosi subclinica, ma iniziare il trattamento per il controllo lipidico nella tarda adolescenza potrebbe fermare la progressione della malattia, secondo uno studio pubblicato su Atherosclerosis. “Livelli anormali di colesterolo e di…
LeggiChi è geneticamente predisposto alla coronaropatia aumenta il rischio se si espone all’inquinamento
Secondo uno studio pubblicato su Environment International, l’esposizione a lungo termine al PM2.5 potrebbe aumentare il rischio di coronaropatie, specialmente tra le persone ad alto rischio genetico. “Sebbene sia i fattori ambientali che quelli genetici siano collegati alla coronaropatia (CAD), la misura in cui…
LeggiIl miele grezzo migliora la salute cardiometabolica
Il miele migliora le misure chiave della salute cardiometabolica, compreso il colesterolo, specialmente se è grezzo e proviene da un’unica fonte floreale, secondo uno studio pubblicato su Nutrition Reviews. “Precedenti ricerche hanno dimostrato che il miele può migliorare la salute cardiometabolica, specialmente negli studi…
LeggiCoronaropatia: i fattori di rischio sono ben noti soprattutto negli anziani e nelle persone istruite
Secondo uno studio pubblicato su Cureus, un buon numero di persone, in particolare quelle con un buon livello di istruzione e un’età più elevata, ha mostrato di conoscere i fattori di rischio della coronaropatia in Arabia Saudita. “La coronaropatia è responsabile di mortalità e…
Leggi