La valutazione emodinamica riveste un ruolo centrale nella previsione della crescita e del rischio di rottura degli aneurismi cerebrali. Uno strumento promettente in questo ambito è l’assimilazione variazionale dei dati (Data Assimilation, DA), una tecnica in grado di stimare retroattivamente le condizioni al contorno…
LeggiArchivi: Medical Magazine
Gli ARB proteggono meglio il cervello negli ipertesi con sindrome metabolica
I pazienti ipertesi con sindrome metabolica sono a maggior rischio di sviluppare decadimento cognitivo, ma non è ancora chiaro se tutti gli antipertensivi offrano la stessa protezione neurologica. Una revisione sistematica con metanalisi pubblicata su Cureus ha confrontato l’effetto degli antagonisti del recettore dell’angiotensina…
LeggiLe esperienze avverse infantili aumentano il rischio di ipertensione
Le esperienze avverse infantili (Adverse Childhood Experiences, ACE) possono lasciare segni non solo psicologici, ma anche fisici, influenzando la salute cardiometabolica e aumentando il rischio di sviluppare ipertensione. Questo èÈ quanto emerge da uno studio pubblicato su Frontiers in Public Health, che ha analizzato…
LeggiPiù antiossidanti si assumono, più si riduce il rischio di sviluppare ipertensione
Un’alimentazione e uno stile di vita ricchi di antiossidanti potrebbero ridurre significativamente il rischio di ipertensione, secondo quanto riportato in uno studio pubblicato su Frontiers in Cardiovascular Medicine. “L’associazione tra stress ossidativo e ipertensione è stata corroborata da diversi studi portati avanti su modelli…
LeggiIntegratori di vitamina D: effetti positivi negli anziani ipertesi e con deficit cognitivo
Uno studio retrospettivo pubblicato su Frontiers in Neurology ha evidenziato che l’assunzione di integratori contenenti vitamina D potrebbe apportare benefici cognitivi e cardiovascolari negli anziani ipertesi con carenza di vitamina D e lievi deficit cognitivi. “Analizzando 153 cartelle cliniche di soggetti di almeno 65…
LeggiBiomarcatori infiammatori e disfunzione della superficie oculare nei pazienti con orbitopatia tiroidea
Un nuovo studio pubblicato su Acta Ophthalmologica ha evidenziato significative alterazioni della superficie oculare e profili infiammatori nel film lacrimale nei pazienti con orbitopatia tiroidea (TED), suggerendo potenziali biomarcatori diagnostici per questa patologia. “Abbiamo osservato livelli significativamente più elevati di CD40 ligando (CD40L) e…
LeggiArsenico, mercurio e cobalto hanno un ruolo nell’insorgenza dei disturbi tiroidei
Un numero crescente di studi suggerisce una connessione tra la vita in ambienti vulcanici e un aumentato rischio di disturbi tiroidei. A questo proposito, un recente articolo pubblicato su Science of The Total Environment ha esplorato i potenziali effetti di tre elementi presenti in…
LeggiSindrome da malattia non tiroidea nei bambini con leucemia linfoblastica acuta, legami con la chemioterapia
Uno studio pubblicato su Scientific Reports ha indagato la prevalenza della Non-thyroidal Illness Syndrome (NTIS) nei pazienti pediatrici con leucemia linfoblastica acuta (LLA), sottolineando come questa patologia, tipicamente transitoria, sia spesso sottovalutata in ambito oncologico pediatrico. “La nostra analisi prospettica ha incluso 96 bambini…
LeggiRecidiva della tireotossicosi dopo trattamento: i TRAb aiutano a predire chi ne sarà colpito
Secondo uno studio pubblicato su Clinical Endocrinology, oltre la metà dei pazienti con morbo di Basedow a cui viene sospesa la terapia con farmaci antitiroidei (ATD) va incontro a recidiva entro 10 anni, con un picco nei primi due, e i valori di anticorpi…
LeggiBilirubina totale e colite ulcerosa: randomizzazione mendeliana evidenzia relazione causale
Un’analisi di randomizzazione mendeliana a due campioni pubblicata su Cell Biochemistry and Biophysics ha evidenziato che vi è una relazione causale tra bilirubina totale e colite ulcerosa. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per chiarire i meccanismi sottostanti ed esplorare le implicazioni cliniche di questi…
LeggiIBD: tempi che intercorrono fino al trattamento chirurgico dopo l’introduzione dei biologici
A seguito dell’introduzione dei farmaci biologici, la necessità di interventi chirurgici tra le persone con malattia infiammatoria intestinale (IBD) si è ridotta drasticamente. A mostrarlo, su BMJ Open Gastroenterology, è un gruppo guidato da Amanda Hogden, del Karolinska Institutet di Stoccolma, in Svezia. L’avvento…
LeggiLatte crudo, arriva il piano per la prevenzione
Consumare latte crudo? “Solo se proveniente da filiere controllate e certificate. E preferibilmente, meglio bollirlo prima dell’uso”. È questa una delle principali raccomandazioni contenute nelle nuove ‘Linee guida per il controllo di Escherichia coli produttori di Shiga-tossine (Stec) nel latte non pastorizzato e nei…
LeggiMalattie ultrarare, la sfida della SPG50: “L’Italia si prepara ad accogliere la prima terapia genica”
Quando un bambino riceve una diagnosi di malattia ultrarara, il suo futuro sembra già scritto. È accaduto a Michael quando, con la diagnosi di SPG50, una rarissima forma di paraplegia spastica ereditaria, i medici hanno prospettato paralisi, crisi epilettiche e regressione. Ma suo padre, Terry…
Leggi