I tumori della testa e del collo (HNC) costituiscono un problema sanitario mondiale e rappresentano oltre il 5% di tutti i tipi di cancro. La loro natura diversificata rende talvolta difficile trovare spiegazioni chiare sui meccanismi molecolari che ne sottendono l’insorgenza e lo sviluppo.…
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Fibrosi polmonare di origine professionale e rischio di cancro del polmone
Le vie molecolari ritenute importanti nella fibrosi polmonare sono coinvolte anche nella patogenesi del cancro e ciò suggerisce percorsi comuni nello sviluppo della fibrosi polmonare e del cancro del polmone. Si pone pertanto il quesito: la fibrosi polmonare da esposizione professionali ad agenti cancerogeni…
LeggiTossicità cardiaca tardiva nei bambini associata alla terapia contro il linfoma di Hodgkin
Gli studi nordamericani contemporanei sui bambini affetti da linfoma di Hodgkin (HL) hanno permesso di ridurre l’impiego della radioterapia (RT) e di incrementare la cardioprotezione farmacologica, ma hanno anche aumentato la dose cumulativa di doxorubicina. In questo modo, le conseguenze complessive del trattamento sugli…
LeggiProgressi nella cura del linfoma della zona marginale (MZL): revisione
Il linfoma della zona marginale (MZL) è il secondo sottotipo più comune di linfoma non-Hodgkin a cellule B inerti e rappresenta il 5-15% di tutti i casi di linfoma non-Hodgkin. I pazienti con MZL godono in genere di un lungo periodo di sopravvivenza, con…
LeggiEosinofilia associata a neoplasie del sangue
Un gruppo di ricercatori ha condotto una revisione con l’obiettivo di trattare la diagnosi differenziale delle neoplasie ematologiche con eosinofilia. Gli eosinofili nel sangue periferico rappresentano lo 0,3-5% dei leucociti, il che equivale a 0,05-0,5 × 109/l. Una conta superiore a 0,5 × 109/L…
LeggiLeucemia mieloide acuta con mutazione NPM1: aggiornamenti
Le mutazioni somatiche nel gene della nucleofosmina (NPM1) si presentano in circa il 30% delle leucemie mieloidi acute (AML) e sono relativamente arricchite nelle AML a cariotipo normale. I precedenti schemi di classificazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) riconoscevano le AML con mutazione NPM1…
LeggiTerapia CAR-T e malattie infettive
I trattamenti immunoterapici mirano a modulare la risposta immunitaria dell’ospite per mitigarla nelle malattie infiammatorie/autoimmuni o potenziarla contro infezioni o cancro. Tra le diverse immunoterapie che hanno raggiunto l’applicazione clinica negli ultimi anni, l’immunoterapia con il recettore chimerico dell’antigene (CAR-T) è emersa come un…
LeggiLinfoma a grandi cellule B e terapia CAR-T: revisione e meta-analisi dei risultati nel mondo reale
Le terapie a base di cellule T con recettore chimerico dell’antigene (CAR-T), tra cui axicabtagene ciloleucel (axi-cel) e tisagenlecleucel (tisa-cel), rappresentano trattamenti innovativi per i pazienti con linfoma a grandi cellule B (LBCL) recidivato o refrattario (r/r). Dopo le prime approvazioni normative, la Real-World…
LeggiImpatto della terapia CAR-T contro il tumore del pancreas
La terapia con cellule T con recettore chimerico dell’antigene (CAR) ha rivoluzionato il trattamento delle neoplasie ematologiche e vi sono grandi speranze per il loro efficace impiego anche contro tumori maligni solidi. Un’equipe di ricercatori ha condotto una ricerca nella quale vengono riassunti gli…
LeggiTerapia CAR-T ed evasione immunitaria: problemi e possibili soluzioni
Le immunoterapie basate sulle cellule (CBI), in particolare la terapia CAR-T, sono emerse come approcci innovativi per la cura del cancro. Tuttavia, così come avviene per altre modalità di trattamento, le cellule tumorali mettono in atto strategie, facilitate dalla complessa immunosoppressione radicata nel microambiente…
LeggiFattori che influenzano la risposta patologica completa dopo terapia neoadiuvante per cancro mammario
La determinazione della risposta patologica completa (pCR) potrebbe essere un passo importante nella pianificazione del trattamento individuale del carcinoma della mammella migliorando la prognosi in termini di sopravvivenza. Il raggiungimento della pCR non solo migliora la sopravvivenza, ma è anche legato a un’ascella libera…
LeggiCarcinoma mammario HR+/HER2-: efficacia della terapia endocrina combinata con inibitori CDK4/6
L’uso degli inibitori delle chinasi ciclina-dipendenti 4 e 6 (CDK4/6) ha cambiato profondamente la sfida alla resistenza contro la terapia endocrina (ET) nel carcinoma mammario positivo ai recettori ormonali (HR+)/HER2-negativo (HER2-). Tuttavia, al momento, non esiste una valutazione completa delle prove di efficacia degli…
LeggiOzono terapia per combattere il cancro della mammella: revisione
Il cancro della mammella è la forma neoplastica maligna più diffusa nelle donne. Nonostante i significativi progressi fatti in campo terapeutico, sono comunque necessarie ulteriori opzioni di trattamento complementari più sicure. Recentemente, l’ozonoterapia è stata considerata come un tipo di cura aggiuntiva che potrebbe…
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