Un team guidato da Nosheen Umar, del Sandwell and West Birmingham NHS Trust, nel Regno Unito, ha identificato i fattori associati a più lunghi tempi per la diagnosi di malattie infiammatorie intestinali. In particolare, i tempi sarebbero più lunghi tra le donne, tra le…
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IBD: alti livelli sierici di vitamina D e minor rischio di resezione intestinale
Secondo uno studio pubblicato sull’International Journal of Surgery, un aumento dei livelli sierici di 25-idrossivitamina D è indipendentemente associato a un minor rischio di resezione intestinale nei pazienti con malattia infiammatoria intestinale (IBD). Lo studio è stato coordinato da Lintao Dan, della Central South…
LeggiDifferenti tipi di spondiloartrite nei pazienti con IBD
Il 13,5% dei pazienti con malattia infiammatoria intestinale (IBD), su 118, rientra nei criteri dell’Assessment of SpondyloArthritis International Society (ASAS) che definiscono la spondilite enteropatica. E la percentuale arriva al 22,8% se si aggiunge il risultato dell’ecografia. È la conclusione cui sono arrivati Miriam…
LeggiCrohn: fattori di rischio associati a gravidanza e fase perinatale
Fumare in gravidanza è associato al rischio di andare incontro a malattia di Crohn, mentre l’allattamento al seno e l’integrazione di ferro per via orale durante la fase perinatale sono associati negativamente al rischio di malattia di Crohn, più in là negli anni. È…
LeggiQualità della ricerca su scompenso cardiaco: analisi dell’aderenza ai criteri CONSORT
L’insufficienza cardiaca (HF) è una delle principali cause di morbilità e mortalità negli anziani. Le prove scientifiche derivanti dagli studi clinici randomizzati (RCT) sono fondamentali per informare le politiche e le pratiche relative all’HF. Tuttavia, l’interpretazione accurata dei risultati degli RCT dipende da una…
LeggiDiabete di tipo 2 e malattia arteriosa periferica: un binomio ad alto rischio
Un recente studio pubblicato sulla rivista Cardiovascular Diabetology mostra che la presenza concomitante di diabete di tipo 2 (T2D) e malattia arteriosa periferica (PAD) è associata a un aumento del rischio di mortalità per tutte le cause e di mortalità per malattie cardiovascolari aterosclerotiche,…
LeggiImaging dell’asse cervello-cuore: valore prognostico in un contesto europeo
Un recente studio pubblicato sulla rivista European Heart Journal ha esaminato l’associazione tra l’attività neurale legata allo stress (SNA) e gli eventi cardiovascolari avversi maggiori (MACE). Lo studio ha coinvolto 963 pazienti europei con uno stato cardiovascolare noto, che andava da ‘a rischio’ a…
LeggiCarcinoma renale a cellule chiare metastatico: opzioni di seconda linea e oltre
La decisione in merito al trattamento ottimale di seconda linea (2L) per il carcinoma renale a cellule chiare (ccRCC) metastatico rimane difficile a causa delle informazioni limitate legate a ciascuna delle opzioni terapeutiche disponibili e dell’influenza dell’espansione di nuovi agenti di cura di prima…
LeggiCorrelazioni biologiche ed epidemiologiche tra malattie cardiovascolari e nefrolitiasi
Diverse ricerche hanno rilevato che le persone afflitte da calcoli renali (KSF) sono a maggior rischio di sviluppare malattie cardiovascolari (CVD). I meccanismi sottostanti sono poco conosciuti e molti medici non sono consapevoli di questa connessione. Un’equipe di ricercatori ha svolto una revisione con…
LeggiCancro della prostata: potenziamento della radioterapia focale guidata da RM
Lo studio FLAME fornisce una forte evidenza che il potenziamento della radioterapia focale a fasci esterni (EBRT), guidata da RM, per combattere il cancro alla prostata localizzato, aumenta la sopravvivenza libera da progressione biochimica della malattia (bDFS) senza incrementare la tossicità. Un gruppo di…
LeggiCorrelazione tra volume prostatico e miglioramento del punteggio di Gleason dopo prostatectomia radicale
Quando si opta per la sorveglianza attiva (AS), risulta particolarmente importante la previsione dell’aumento del punteggio di Gleason (GS) nei pazienti con diagnosi di cancro della prostata a basso rischio. Qianming Zou e colleghi hanno condotto uno studio con la finalità di esplorare, attraverso…
LeggiEfficacia di nintedanib e chemioterapia nel NSCLC
Il cancro del polmone rimane una delle principali sfide sanitarie globali a causa di una rilevante morbilità e mortalità e nintedanib, un inibitore della tirosina chinasi, ha dimostrato potenziale efficacia come trattamento di questa forma neoplastica. Abdulhameed Alhadethi e colleghi hanno condotto una revisione…
LeggiUn farmaco per il trattamento dell’ipertrigliceridemia severa
Un recente studio pubblicato sulla rivista JAMA Cardiology ha rivelato risultati promettenti per un nuovo farmaco chiamato plozasiran, destinato al trattamento dell’ipertrigliceridemia severa (sHTG), una condizione che aumenta il rischio di malattie cardiovascolari aterosclerotiche (ASCVD), steatoepatite non alcolica e pancreatite acuta. Lo studio, denominato…
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