Nelle persone con infezione da HIV virus, l’integrazione di zinco e selenio potrebbe rappresentare un intervento complementare al trattamento, per migliorare lo stato di salute e la risposta immunitaria. A mostrarlo, su Frontiers in NUtrition, è un team dell’Instituto Nacional de Enfermedades Respiratorias “Ismael…
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Precisione della radiomica TC nella previsione dell’aggressività del cancro del polmone
Un gruppo di ricercatori ha condotto una ricerca con l’obiettivo di esaminare l’accuratezza della radiomica TC nel predire le caratteristiche istopatologiche dell’aggressività del cancro del polmone sulla base di una revisione sistematica degli studi sull’accuratezza dei test. Sono state esplorate le banche dati Medline,…
LeggiFattori individuali correlati all’impatto psicosociale dello screening del cancro al polmone
Gli impatti psicosociali dello screening del cancro al polmone (LCS) possono causare danni agli individui e fungere da barriere nei confronti della partecipazione e dell’aderenza allo screening. I primi dati suggeriscono che gli impatti psicosociali dello LCS sono moderati da determinati fattori (ad esempio…
LeggiFattori di rischio per infezioni del polmone in pazienti con cancro polmonare non a piccole cellule
Un’equipe di ricercatori ha svolto un’indagine con lo scopo di valutare e di esaminare le variabili di rischio associate alle infezioni polmonari nel carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) e di offrire raccomandazioni basate sull’evidenza per la profilassi clinica. Sono stati esplorati i…
LeggiMonitoraggio del carcinoma squamocellulare della testa e del collo mediante imaging e biomarcatori
La sorveglianza per i sopravvissuti al tumore della testa e del collo (HNC) è focalizzata sulla diagnosi precoce di neoplasie maligne primarie ricorrenti o secondarie. Dopo che la ristadiazione iniziale conferma lo stato di assenza di malattia, l’uso dell’imaging di sorveglianza per pazienti asintomatici…
LeggiLinfoma a cellule NK/T extranodale refrattario avanzato o recidivante: le sfide
Il linfoma extranodale a cellule NK/T (ENKTCL), un linfoma non-Hodgkin, è noto per il suo impatto locale distruttivo sulle strutture nasali e per l’induzione sistemica di citochine infiammatorie. Il trattamento concomitante con radiazioni e con chemioterapia a base di non antracicline ha migliorato i…
LeggiRituximab, gemcitabina e oxaliplatino nel linfoma mantellare recidivante o refrattario
Rituximab, gemcitabina e oxaliplatino (R-GemOx) hanno dimostrato di essere efficaci e sicuri nei pazienti con linfoma. Un gruppo di ricercatori ha condotto uno studio di fase I/II, a braccio singolo, con lo scopo di determinare la dose massima tollerata (MTD) di oxaliplatino, in combinazione…
LeggiPrognosi della compromissione renale presente alla diagnosi di MM
Il mieloma multiplo è un tumore maligno del sangue in cui la proliferazione anomala delle plasmacellule porta a distruzione ossea, compromissione renale, anemia e ipercalcemia. La compromissione dei reni causata dal mieloma multiplo è una condizione comune e grave anche se la prognosi del…
LeggiMM recidivante/refrattario: efficacia e sicurezza di linvoseltamab
Un’equipe di ricercatori ha condotto uno studio di fase I/II, il primo sull’uomo, per valutare la sicurezza e l’efficacia di dosaggi da 50 mg e 200 mg di linvoseltamab, un anticorpo bispecifico contro l’antigene di maturazione delle cellule B × CD3, contro il mieloma…
LeggiImpatto dei dati quinquennali recenti sull’efficacia e sui progressi nella produzione di CAR-T
La valutazione economica una tantum delle terapie durante il processo decisionale di rimborso è difficile a causa di risultati incerti sul lungo termine. La disponibilità di dati e di prove del mondo reale sui risultati a 5 anni dallo studio ELIANA su tisagenlecleucel, la…
LeggiLMA: efficacia delle cellule CAR-T che sovraesprimono C-JUN
Le cellule T del recettore antigenico chimerico (CAR) mostrano un’efficacia subottimale nel combattere la leucemia mieloide acuta (LMA). È stato scoperto che, rispetto a quelle esposte alla leucemia a cellule B, le cellule T CAR esposte alla leucemia mieloide mostrano un’attivazione e una funzione…
LeggiPericolo di tromboembolia venosa dopo terapia CAR-T contro neoplasie ematologiche
La terapia CAR-T utilizza cellule T geneticamente modificate con siti di legame specifici e consente risposte durature per i pazienti con neoplasie ematologiche. Akshit Chitkara e i suoi collaboratori hanno svolto un’indagine con il proposito di valutare il rischio di tromboembolia venosa (TEV) associato…
LeggiSindrome da rilascio di citochine dopo terapia CAR-T in pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B
La terapia CAR-T è una tecnica innovativa che ha mostrato risultati promettenti negli studi clinici. Il trattamento si basa sulla modifica delle cellule T del paziente per esprimere recettori di superficie artificiali che permettono di riconoscere e di attaccare specificamente le cellule tumorali. Un’equipe…
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