In un campione di pazienti con depressione non trattata, il trattamento antidepressivo non è stato associato a una migliore soppressione virale. Sebbene la gestione farmacologica della depressione abbia portato a benefici a livello di carica virale in altri studi, potrebbe esserci un sottoinsieme di…
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Carcinoma squamocellulare del pene: l’intervento robotico è efficace e riduce la perdita di sangue
La dissezione mininvasiva assistita da robot dei linfonodi inguinali in pazienti con carcinoma squamocellulare del pene ha dimostrato risultati perioperatori e oncologici comparabili a quella in aperto, con il vantaggio di una ridotta perdita di sangue stimata. “La dissezione dei linfonodi inguinali (iLND) è…
LeggiL’intervento mininvasivo sembra equivalente a quello in aperto nel carcinoma gastrico localmente avanzato
Nei pazienti con carcinoma gastrico localmente avanzato la gastrectomia distale mininvasiva (MIDG) e la gastrectomia distale in aperto (ODG) sembrano dare una sopravvivenza complessiva e una sopravvivenza libera da malattia a cinque anni equivalenti. Questo è quanto riferisce una revisione della letteratura pubblicata su…
LeggiDopo chirurgia mininvasiva per pectus excavatus è possibile evitare l’uso di oppioidi
Nella riparazione mininvasiva del pectus excavatus, l’anestesia con risparmio di oppioidi a base di dexmedetomidina riduce efficacemente il dolore postoperatorio e l’uso di oppioidi senza compromettere il recupero o la stabilità emodinamica, secondo uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Medicine. “L’anestesia con risparmio…
LeggiMininvasiva o in aperto, l’esofagectomia ottiene risultati simili
L’esofagectomia per carcinoma eseguita con tecnica mininvasiva è associata a una resa linfonodale più alta e a tassi di complicanze comparabili rispetto all’intervento in aperto; inoltre, questa tecnica non fa variare significativamente il tempo di degenza, secondo uno studio pubblicato sull’ANZ Journal of Surgery.…
LeggiAccettare il dolore cronico migliora i risultati funzionali tra i pazienti
I risultati di uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Psychology in Medical Settings sottolineano il ruolo dell’accettazione del dolore cronico nella disabilità correlata al dolore, e rafforzano il significato clinico degli approcci basati sull’accettazione nel migliorare i risultati funzionali tra i pazienti con…
LeggiNon solo oppioidi: interventi non farmacologici possono aiutare a gestire il dolore postoperatorio
L’integrazione di interventi non farmacologici in regimi di gestione del dolore multimodale può migliorare il controllo del dolore postoperatorio e ridurre la dipendenza dagli oppioidi, secondo uno studio pubblicato su Pain and Therapy. “Il dolore postoperatorio colpisce in modo significativo molti pazienti chirurgici. Sebbene…
LeggiIniettare tossina botulinica nei trigger point miofasciali con la tecnica intraorale offre maggiore efficace
Secondo uno studio pubblicato su Clinical Oral Investigations, la tecnica di iniezione intraorale di tossina botulinica potrebbe costituire una modalità di trattamento efficace per i trigger point miofasciali nel muscolo massetere, in quanto offre sollievo dal dolore, aumenta l’apertura della bocca e migliora la…
LeggiBlocco del piano trasverso addominale ecoguidato: una soluzione migliore rispetto agli antidolorifici ev
Secondo uno studio pubblicato su Updates in Surgery, il blocco del piano del trasverso addominale ecoguidato (UG-TAPB) è associato a un recupero migliore e più rapido dopo la chirurgia bariatrica rispetto agli antidolorifici per via endovenosa, e dovrebbe essere preso in considerazione nei protocolli…
LeggiLa salute metabolica incide sulle complicanze del diabete più del peso corporeo
I risultati di uno studio pubblicato su Endocrinology, Diabetes & Metabolism evidenziano l’importanza della salute metabolica nello sviluppo di complicazioni diabetiche ed eventi cardiovascolari nel diabete di tipo 1, che sembra essere più importante anche del peso corporeo. “Il concetto di obesità metabolicamente sana…
LeggiSemaglutide, l’iniezione sottocutanea è più persistente delle compresse ma l’efficacia non cambia
Uno studio portato avanti nel mondo reale, i cui risultati sono pubblicati su Acta Diabetologica suggerisce che la persistenza della semaglutide è significativamente inferiore quando il farmaco viene somministrato come compressa una volta al giorno rispetto a un’iniezione settimanale, mentre non ci sono differenze…
LeggiSemaglutide una volta alla settimana offre migliori risultati rispetto ad altri GLP-1 RA
Uno studio di proiezione modellistica basato su dati reali provenienti dalla Cina, pubblicato su Advances in Therapy, sottolinea come il passaggio a semaglutide somministrata una volta alla settimana da altri agonisti del recettore del peptide 1 simile al glucagone (GLP-1 RA) possa sortire effetti…
LeggiPredire la terapia intensiva nell’acidosi diabetica è possibile grazie a un modello ad hoc
Le variabili associate alla gravità dell’acidosi nei pazienti con chetoacidosi diabetica predicono la necessità di ricovero in terapia intensiva meglio e prima di altre variabili cliniche, secondo uno studio pubblicato su Acta Diabetologica. “Abbiamo sviluppato un modello predittivo in grado di determinare la necessità…
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