L’ipertensione arteriosa non adeguatamente controllata rappresenta una delle sfide più critiche nella gestione della salute pubblica, come evidenziato dal Professor Stefano Taddei, Professore Ordinario di Medicina Interna all’Università di Pisa. “L’ipertensione arteriosa è un noto fattore di rischio cardiovascolare e tutti ormai sono ben…
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Ictus ischemico criptogenico nei giovani: il ruolo del fumo
Un ampio studio multicentrico pubblicato su Neurology ha confermato una forte associazione tra il fumo e l’ictus ischemico criptogenico (CIS) nei giovani, evidenziando un rischio particolarmente elevato negli uomini e nella fascia d’età 45-49 anni. Lo studio SECRETO ha coinvolto 546 pazienti di età…
LeggiCardiotossicità nelle pazienti con tumore al seno
Uno studio pubblicato su JACC: CardioOncology ha evidenziato come la fragilità influisca sul rischio di eventi cardiovascolari nelle pazienti con tumore al seno trattate con terapia adiuvante dopo l’intervento chirurgico. I risultati suggeriscono che le pazienti con un elevato grado di fragilità presentano un…
LeggiM-TEER nei pazienti con insufficienza mitralica moderata
Un recente studio pubblicato su JACC: Heart Failure ha valutato l’efficacia e la sicurezza della riparazione transcatetere del lembo mitralico (M-TEER) nei pazienti con insufficienza mitralica secondaria moderata (SMR), un sottogruppo di pazienti con scompenso cardiaco (HF) finora trattati esclusivamente con terapia medica. L’analisi…
LeggiNuovi orizzonti per la terapia CAR-T
Negli ultimi decenni, la terapia CAR-T ha ottenuto un notevole successo che ha portato all’approvazione di sei prodotti terapeutici per tumori ematologici. Inoltre, recentemente, il potenziale curativo di questo trattamento è stato dimostrato anche in malattie non tumorali. Attualmente, il processo di produzione di…
LeggiAggiornamenti relativi alla terapia CAR T nel lupus eritematoso sistemico
Il lupus eritematoso sistemico (LES) e la nefrite lupica (NL) sono malattie autoimmuni debilitanti, caratterizzate dalla produzione di autoanticorpi patologici e da disfunzione immunitaria, che causano infiammazione cronica e danni multiorgano. Nonostante gli attuali trattamenti con farmaci antimalarici, glucocorticoidi, immunosoppressori e anticorpi monoclonali, una…
LeggiAnticorpi bispecifici vs CAR T nel linfoma follicolare
Il panorama di gestione del linfoma follicolare recidivato/refrattario (RR-FL) è caratterizzato da un confronto cruciale tra la terapia CAR-T e gli anticorpi bispecifici (BsAb). Sebbene entrambi i trattamenti siano contrassegnati da meccanismi immunobiologici e marcatori molecolari simili, il confronto della loro efficacia è ostacolato…
LeggiProgressi della terapia CAR-T contro tumori solidi
L’immunoterapia CAR T ha rivoluzionato la cura dei tumori delle cellule B (leucemia linfoblastica acuta e linfomi) e del mieloma multiplo (target BCMA). Attualmente, sono approvati sei prodotti CAR T, tutti di seconda generazione. Tuttavia, le neoplasie solide rimangono resistenti nei confronti di questa…
LeggiUso di antidepressivi accelera il declino cognitivo nei pazienti con demenza
Uno studio di coorte condotto su scala nazionale in Svezia ha evidenziato un’associazione tra l’uso di antidepressivi e un più rapido declino cognitivo nei pazienti con demenza. Pubblicata su BMC Medicine, la ricerca ha analizzato i dati di 18.740 pazienti registrati nel Swedish Registry…
LeggiBiomarcatori plasmatici dell’Alzheimer: differenze razziali e correlazioni con il liquor
Uno studio pubblicato su Alzheimer’s & Dementia ha analizzato i fattori che influenzano i livelli plasmatici del biomarcatore p-Tau217 nella malattia di Alzheimer (AD), evidenziando differenze significative tra gruppi etnici e una correlazione con il deterioramento cognitivo. La ricerca ha coinvolto 217 partecipanti di…
LeggiScreening cognitivo e biomarcatori nel morbo di Alzheimer
Uno studio pubblicato su Alzheimer’s & Dementia ha analizzato le esperienze e le percezioni degli anziani statunitensi riguardo allo screening cognitivo e ai test sui biomarcatori del sangue (BBM), evidenziando una bassa diffusione di queste pratiche diagnostiche nonostante un atteggiamento generalmente positivo nei loro confronti.…
LeggiRischio di epilessia dopo le crisi neonatali: uno studio su oltre un milione di bambini
Uno studio danese pubblicato su Developmental Medicine & Child Neurology ha analizzato il rischio cumulativo di epilessia nei bambini che hanno avuto crisi neonatali, evidenziando come questi soggetti siano significativamente più esposti alla patologia rispetto ai loro coetanei senza episodi convulsivi alla nascita. La…
LeggiI fattori di rischio materni permettono di prevedere il diabete gestazionale dal primo trimestre
Un modello predittivo del rischio di sviluppare il diabete gestazionale basato su fattori di rischio materni ha offerto buoni risultati quando utilizzato nel primo trimestre della gravidanza, secondo uno studio pubblicato su BJOG. “Abbiamo cercato di sviluppare e convalidare un nuovo modello, basato sulle…
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