Si ritiene che i fattori di rischio di malattie cardiovascolari, come ipertensione, diabete, obesità e fumo, svolgano un ruolo chiave nella probabilità di sviluppare declino cognitivo, demenza e morbo di Alzheimer. Un nuovo studio suggerisce che le persone che accumulano questi fattori di rischio…
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Ipomagnesiemia nel diabete di tipo 1: limitata a chi usa alte dosi di insulina
L’associazione di bassi livelli sierici di magnesio con il controllo glicemico e la proteina C-reattiva ad alta sensibilità nei soggetti con diabete di tipo 1 è limitata agli individui che utilizzano una dose elevata di insulina, e suggerisce che la resistenza all’insulina, una caratteristica…
LeggiEmpagliflozin: scarsa perdita di peso potrebbe non dipendere dai peptidi intestinali regolatori dell’appetito
Secondo uno studio pubblicato su Diabetes, Obesity and Metabolism, nelle persone con diabete di tipo 2 e sovrappeso o obesità, i cambiamenti nei peptidi intestinali regolatori dell’appetito post-prandiale potrebbero non essere alla base di una perdita di peso inferiore al previsto durante la terapia…
LeggiTreg e rituximab insieme ritardano la progressione del diabete di tipo 1 più della monoterapia
Una terapia combinata con Treg e rituximab è superiore alla monoterapia nel ritardare la progressione del diabete di tipo 1 in termini di livelli di peptide C e mantenimento della remissione, secondo uno studio pubblicato su Diabetes, Obesity and Metabolism. “É stato documentato che…
LeggiReflusso nei bambini: l’attenzione si sposta su diagnosi differenziale e trattamento disturbi funzionali
Una revisione della letteratura pubblicata su Frontiers in Pediatrics, a firma di Rachel Rosen, del Boston Children’s Hospital, negli Stati Uniti, presenta le più recenti tendenze nella valutazione e nel trattamento dei bambini con sintomi di malattia da reflusso gastroesofageo. “La malattia da reflusso…
LeggiSanguinamento gastrointestinale: una dose più alta di IPP non è più efficace
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of International Medical Research, gli inibitori della pompa protonica (IPP) a dosi elevate non hanno avuto effetto sull’incidenza di nuove emorragie, interventi chirurgici o mortalità post-operatoria, e non hanno ridotto la degenza ospedaliera nei pazienti trattati con emostasi…
LeggiFarmaci antireflusso: serve maggiore attenzione per le prescrizioni
Più della metà delle prescrizioni per farmaci destinati a gestire il reflusso esofageo è risultata non appropriata in uno studio portato avanti in Italia e pubblicato su Frontiers in Pharmacology. “I farmaci per l’ulcera peptica e la malattia da reflusso gastroesofageo sono tra i…
LeggiIl tipo di sintomatologia legato al reflusso può predire le complicazioni
Secondo uno studio pubblicato su Endoscopy International Open, i pazienti che manifestano sintomi di reflusso tipico e sintomi relativi alle vie aeree sembrano avere più probabilità di avere esofagite da reflusso ed ernia iatale, mentre quelli con solo sintomi di reflusso tipico sembrano avere…
LeggiPattern di regolazione genica associati a resistenza alle Car-T
Le cellule tumorali in pazienti con leucemia linfoblastica acuta che non hanno risposto alla terapia Car-T anti CD19 presentano firme di regolazione genica che potrebbero facilitare la resistenza al trattamento, secondo i risultati di uno studio presentato all’incontro annuale AACR 2022, tenutosi dall’8 al…
LeggiSclerosi Multipla: Aifa approva rimborsabilità per ofatumumab
L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha dato il via libera alla rimborsabilità di ofatumumab, la prima terapia autosomministrata, mirata alle cellule B e indicata per pazienti adulti con Sclerosi Multipla recidivante remittente (SMRR) in cui il paziente presenta riacutizzazioni seguite da periodi con sintomi più…
LeggiTisagenlecleucel in pazienti con LLA associata a sindrome di Down
I pazienti affetti da leucemia linfoblastica acuta (LLA) associata alla sindrome di Down corrono il rischio di tossicità associate alla chemioterapia e scarsi risultati. I ricercatori della Perelman School of Medicine hanno valutato tisagenlecleucel in 16 pazienti con LLA associata alla sindrome di Down…
LeggiImpatto del tipo di prodotto Car-T sugli esiti del B-NHL
Studi a braccio singolo hanno mostrato variazioni significative tra i diversi prodotti Car-T nei risultati ottenuti sui pazienti affetti da linfoma non-Hodgkin aggressivo a cellule B (B-NHL) recidivante o refrattario (R/R). Per stimare l’impatto indipendente del tipo di prodotto sugli esiti, i ricercatori di…
LeggiL’interruzione del GM-CSF migliora l’attività antitumorale delle cellule Car-T
Le cellule mieloidi inibitorie e le loro citochine svolgono un ruolo critico nella risposta alla terapia con cellule Car-T, contribuendo allo sviluppo di tossicità e resistenza dopo l’infusione. I ricercatori della Mayo Clinic hanno dimostrato che la neutralizzazione del fattore stimolante le colonie di…
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