Il melanoma cutaneo (CM, cutaneous melanoma) è il quinto tumore più comune negli Stati Uniti, con un tasso di mortalità dell’1,1% tra tutti i decessi per cancro. Un team di scienziati di Stati Uniti e Pakistan ha effettuato una revisione sistematica al fine di…
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Valori variabili di pressione sanguigna possono far peggiorare le malattie renali
Tra i pazienti con ipertensione, la variabilità della pressione sanguigna a breve termine è correlata al peggioramento delle malattie renali, per esempio con un calo dell’eGFR, secondo uno studio pubblicato sull’American Journal of Kidney Diseases. “Il ruolo prognostico della variabilità della pressione sanguigna a…
LeggiNegli ipertesi la terapia con antagonisti del recettore dell’angiotensina riduce l’epilessia
Secondo uno studio pubblicato su JAMA Neurology, i pazienti con ipertensione che ricevono una terapia con un antagonista del recettore dell’angiotensina hanno una significativa diminuzione dell’incidenza di epilessia. “L’ipertensione arteriosa è associata a una maggiore incidenza di epilessia, ma i risultati di studi recenti…
LeggiTrattamento intensivo della pressione: persi i risultati positivi dello studio SPRINT nel real world
I benefici del trattamento intensivo della pressione arteriosa sulla morte per cause cardiovascolari e sulla mortalità per tutte le cause osservati a breve termine nello studio SPRINT non sono durati molto oltre la conclusione dell’intervento dello studio, secondo quanto si riferisce su JAMA Cardiology.…
LeggiSe vi è un ambiente alimentare peggiore si muore di più per scompenso cardiaco
L’ambiente alimentare può svolgere un ruolo significativo nel tasso di mortalità per scompenso cardiaco a livello di contea negli Stati Uniti, secondo uno studio pubblicato su Circulation: Heart Failure. “L’insicurezza alimentare è emersa come un fattore molto importante per le malattie cardiovascolari ed è…
LeggiMiglioramento della qualità della vita dopo trattamento con cilta-cel
CARTITUDE-1 è uno studio di fase 1b-2 che valuta ciltacabtagene autoleucel (cilta-cel), una terapia Car-T con due anticorpi a dominio singolo mirati all’antigene di maturazione dei linfociti B, in pazienti con mieloma multiplo recidivante o refrattario. In uno studio pubblicato dalla rivista The Lancet…
LeggiUCART19 nei pazienti con leucemia recidivante
Le Car-T anti CD19 derivate da cellule di donatori sani UCART19 hanno mostrato un profilo di sicurezza gestibile e attività antileucemica in pazienti adulti pesantemente pretrattati con leucemia linfoblastica acuta a cellule B recidivante o refrattaria. Lo studio CALM, i cui risultati sono stati…
LeggiCase report. Senescenza: un meccanismo di resistenza al pembrolizumab post Car-T
I medici dell’Università di Bologna hanno presentato, in un articolo pubblicato dalla rivista Frontiers in Immunology, il caso di un paziente affetto da linfoma diffuso a grandi cellule B refrattario che era resistente alla terapia con cellule Car-T e a due cicli post Car-T…
LeggiSistema di targeting versatile per vettori lentivirali
La consegna selettiva del gene a un tipo cellulare di interesse che utilizza vettori lentivirali mirati è una strategia efficiente e sicura per le applicazioni di terapia cellulare e genica, inclusa la terapia con cellule Car-T. I vettori lentivirali pseudotipizzati con le proteine dell’involucro…
LeggiVenetoclax e idasanutlin nella leucemia mieloide acuta
I ricercatori di diversi centri di Europa, Stati Uniti e Canada hanno valutato in uno studio di fase 1b l’uso di venetoclax-idasanutlin in pazienti con leucemia mieloide acuta recidivante/refrattaria (R/R) non idonei alla chemioterapia citotossica. I risultati sono stati pubblicati dalla rivista Blood. La…
LeggiIbrutinib nel linfoma mantellare con recidiva del sistema nervoso centrale
La recidiva del linfoma mantellare che coinvolge il sistema nervoso centrale è un fenomeno raro con prognosi infausta, per cui non esiste una terapia standard. Poiché l’inibitore di BTK ibrutinib è efficace nel linfoma mantellare recidivante/refrattario e penetra la barriera emato-encefalica, i ricercatori di…
LeggiMutazioni ed esito dei pazienti trattati con mogamulizumab
Al fine di identificare i biomarcatori genomici per l’esito del trattamento contenente mogamulizumab, gli scienziati di diverse Università e centri di ricerca in Giappone, hanno condotto un’analisi molecolare integrata della leucemia/linfoma a cellule T (ATL) dell’adulto su 64 pazienti naïve a mogamulizumab. I risultati…
LeggiChemioterapia più blinatumomab nella leucemia linfocitica acuta a cellule B
Blinatumomab è efficace nella leucemia linfocitica acuta a cellule B recidivante o refrattaria e determina alti tassi di negatività alla malattia minima residua. In uno studio pubblicato dalla rivista The Lancet Haematology, i ricercatori hanno valutato l’efficacia dell’incorporazione di blinatumomab alla terapia di prima…
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