Un’elevata aderenza alla dieta EAT-Lancet è associata a un ridotto rischio di diabete di tipo 2 incidente tra persone con diversi rischi genetici, secondo uno studio pubblicato su Metabolism, e diretto da Shunming Zhang, della Lund University, Malmö, Svezia. “Nel 2019, la Commissione EAT-Lancet…
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Malattia renale diabetica: microbiota intestinale possibile target di nuove terapie precoci
Per gestire meglio la malattia renale diabetica nuovi studi dovranno concentrarsi sul microbioma intestinale e sulla diagnosi precoce della malattia, secondo quanto riferisce una revisione della letteratura pubblicata su Life Sciences. La malattia renale diabetica (DKD) è una delle complicanze più comuni del diabete,…
LeggiLe terapie complesse per il diabete rendono difficile il controllo glicemico
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of the American Pharmacists Association, deprescrivere, aumentare la copertura assicurativa e promuovere l’impegno nell’assistenza sanitaria può migliorare i valori dell’emoglobina glicata tra le popolazioni diabetiche svantaggiate che seguono regimi terapeutici complessi. “Il diabete mellito di tipo 2 e…
LeggiIl microbioma intestinale è legato alla presenza di diabete gestazionale
Nelle donne con diabete mellito gestazionale, il rimodellamento del microbioma intestinale con l’avanzare della gestazione è diverso rispetto alle donne senza diabete in gravidanza, e la fermentazione delle fibre alimentari contribuisce all’influenza del microbioma intestinale sulla regolazione glicemica gestazionale, secondo uno studio pubblicato su…
LeggiMetronidazolo/tetraciclina o levofloxacina/amoxicillina: trattamenti di riferimento per l’eradicazione di Helicobacter pylori
I risultati di uno studio pubblicato su Medicina mostrano che Helicobacter pylori è più sensibile al trattamento con metronidazolo e tetraciclina o levofloxacina e amoxicillina. Pertanto, i medici dovrebbero fare riferimento a questi regimi per eradicarlo nei pazienti con ulcere gastriche e duodenali. “Abbiamo…
LeggiReflusso gastroesofageo: punto della situazione e nuove modalità di trattamento
Una revisione della letteratura pubblicata su Cureus ha raccolto il vasto spettro di modalità di trattamento per la malattia da reflusso gastroesofageo, evidenziando i metodi diagnostici più recenti, l’importanza delle modifiche dello stile di vita, le opzioni per la terapia medica e le tecniche…
LeggiUn nuovo punteggio prevede in maniera precisa la mortalità in caso di sanguinamento gastrointestinale
Il punteggio ABC, un nuovo strumento di punteggio con elevata precisione per il sanguinamento gastrointestinale superiore e inferiore, ha predetto la mortalità a 30 giorni meglio di altri punteggi, secondo uno studio pubblicato su Medicine. Tuttavia, è stato meno accurato nel predire il risanguinamento…
LeggiAlcuni valori di laboratorio sono buoni predittori di mortalità nell’ulcera peptica perforata
Secondo uno studio pubblicato su Surgery Open Science, nei pazienti con ulcera peptica perforata alcuni valori degli esami del sangue effettuati all’ingresso in ospedale, in particolare un livello di creatinina sierica elevato in maniera anomala, sono buoni predittori sia di mortalità che di ricovero…
LeggiBiopsia ecoguidata transvaginale in pazienti con sospetto carcinoma ovarico
La biopsia ecoguidata può essere un metodo fattibile, sicuro e accurato per fornire una diagnosi istologica in pazienti sospette con carcinoma tubo-ovarico avanzato. Lo suggerisce uno studio pubblicato dalla rivista International Journal of Gynecological Cancer. I ricercatori del Policlinico Universitario Agostino Gemelli hanno…
LeggiFitochimici naturali per prevenire gli effetti collaterali nel carcinoma ovarico
Il carcinoma ovarico è tra i tumori maligni più comuni in ginecologia ed è caratterizzato da esordio insidioso, scarsa differenziazione, elevata malignità e alto tasso di recidiva. Numerosi studi hanno dimostrato che i PARP inibitori possono migliorare la sopravvivenza libera da progressione (PFS) nelle…
LeggiCombinazione di niraparib e anlotinib nel carcinoma ovarico resistente al platino
Le pazienti con carcinoma ovarico ricorrente resistente al platino affrontano una prognosi infausta e dispongono di opzioni terapeutiche limitate. Gli antiangiogenici a singolo agente e i PARP inibitori mostrano entrambi alcune attività nelle malattie resistenti al platino. La rivista eClinicalMedicine ha di recente pubblicato…
LeggiCombinazione di brachiterapia interstiziale e PARPi nel carcinoma ovarico
La combinazione di brachiterapia interstiziale ad alto dosaggio e PARP inibitori può essere un’opzione per il carcinoma ovarico epiteliale ricorrente chemioresistente. Lo suggerisce un caso clinico pubblicato dalla rivista Frontiers in Oncology. La chemioresistenza si sviluppa generalmente in pazienti con carcinoma ovarico epiteliale avanzato…
LeggiEtà di insorgenza del tumore ovarico in base al tipo di mutazione BRCA
In uno studio italiano pubblicato dalla rivista International Journal of Gynecological Cancer, i ricercatori hanno valutato l’impatto di diversi tipi specifici di mutazioni nei geni BRCA sull’età di insorgenza del carcinoma ovarico sieroso di alto grado. La coorte multicentrica, internazionale, retrospettiva comprendeva 474 pazienti…
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